Mani femminili reggono confezione di carne con etichetta in evidenza sopra a banco frigo con altra carne confezionata benessere animale

A partire da oggi, 1° luglio, è in vigore in Svizzera una legge che obbliga a indicare sulle etichette se carne, uova e latte provengono da animali che hanno subito pratiche dolorose senza anestesia. I produttori hanno un periodo di transizione di due anni per adeguarsi alle nuove disposizioni. L’obiettivo della normativa è di informare  consumatori e consumatrici sul reale benessere animale, in modo da poter fare una scelta consapevole.

La legge ha avuto un iter molto lungo: otto anni fa, nel 2017, una parlamentare ha presentato un atto (postulato 17.3967) con cui chiedeva al Consiglio federale di redigere un rapporto sull’indicazione dei metodi di produzione degli alimenti. Nel 2020 è stata presentata la mozione 20.4267, che proponeva di dichiarare il metodo di produzione e la provenienza del prodotto, accolta nel maggio 2021. Dopo altri quattro anni, nel maggio 2025 il Governo svizzero ne ha annunciato l’adozione.

Le nuove disposizioni interesseranno i seguenti prodotti

  • carne bovina da animali che hanno subìto decornazione o castrazione senza anestesia;
  • carne suina da animali sottoposti a taglio della coda, resezione dei denti o castrazione senza anestesia;
  • uova e carne di pollame sottoposto a taglio del becco senza anestesia;
  • latte di vacche sottoposte a decornazione senza anestesia;
  • cosce di rana ottenute senza stordimento;
  • fegato e carne di oche e anatre derivanti da alimentazione forzata (vietata in Svizzera da più di 40 anni).

L’obbligo si applica a tutti gli esercizi commerciali che offrono gli alimenti in questione, compresi ristoranti e negozietti al dettaglio.

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NIcoletta Colombo
NIcoletta Colombo
1 Luglio 2025 13:11

Un passo avanti ? Ma anche con anestesia rimane sempre una mutilazione, gli animali hanno bisogno solo di spazio , l’allevamento intensivo significa tanti animali in poco spazio. Non sono animalista ma pretendo che gli animali vengano allevati secondo delle semplici regole e una è questa: spazi corretti per esprimere il proprio comportamento

Claudio
Claudio
3 Luglio 2025 09:59

Non serve una legge che obblighi a indicare sulle etichette se carne, uova e latte provengono da animali che hanno subito pratiche dolorose senza anestesia, per lasciare al buon cuore del consumatore la scelta consapevole o l’indifferenza.

Serve una legge che vieti l’utilizzo di queste pratiche oltre che misure molto più severe e radicali verso quegli allevamenti intensivi dove vengono ammassati migliaia di animali in condizioni spregevoli.

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