Anche in Estonia il governo ha approvato la tassa sulle bevande dolci con un contenuto di zucchero di almeno 5 grammi per 100 millilitri, o con l’aggiunta di dolcificanti. La “Sugar tax” interessa anche yogurt da bere, kefir e i cosiddetti latti vegetali, come le bevande a base di soia. L’imposta sarà stabilita in base alla quantità di zucchero naturalmente presente o aggiunto.
La norma, in vigore dal gennaio 2018, prevede un periodo di transizione di due anni, per dare tempo alle aziende di modificare le formulazioni dei prodotti nel caso volessero ridurre la quantità di zucchero, e per abituare i consumatori ai nuovi gusti, meno dolci. Potrebbero essere esclusi dalla tassazione le bevande dal sapore dolce a base di latte e i succhi col 100% di frutta e/o verdura. La “Sugar tax” è stata motivo di dibattito all’interno del Riigikogu, il parlamento estone, ed è passata con 52 voti a favore e 37 contrari. In Messico e in altri paesi, la tassa sulle bevande zuccherate sembra essere efficace e i risultati sono incoraggianti.
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