Ricercatrice o tecnica di laboratorio tiene in mano piastra con pezzo di carne; concept: carne coltivata, analisi, controlli, farmaci

Scientist inspecting meat sample at laboratoryContinuano gli studi per migliorare le caratteristiche organolettiche della carne coltivata, e ancora una volta sono ricercatori israeliani a fare un significativo passo in avanti. Il gruppo di Shulamit Levenberg, ingegnera tissutale del Technion – Israel Institute of Technology di Haifa, che da diversi anni lavora nel campo, ha appena pubblicato su Nature Food la sua soluzione per ottenere una consistenza più simile a quella della carne di manzo: la soia. 

La ricercatrice ha sfruttato un ingrediente messo a punto già alla fine degli anni Sessanta, caratterizzato da una struttura a nido d’ape e ottenuto dai sottoprodotti della lavorazione della soia per fare crescere tre tipi di cellule. Le staminali chiamate satelliti, da cui derivano le cellule muscolari striate (quelle che noi consideriamo “carne”), quelle muscolari lisce, che agiscono da supporto, e quelle endoteliali, che vanno a formare vasi per il trasporto dei nutrienti e dell’ossigeno. Ha poi aggiunto fattori di crescita e ha ottenuto una carne tridimensionale, perché i pori dello scheletro di soia aiutano le cellule a crescere fornendo punti di ancoraggio e non più solo in monostrato, come accadeva alle prime colture. Non solo. La presenza di diversi tipi di cellule favorisce la crescita rispetto a quanto si otteneva con un solo tipo cellulare, perché si tratta di una condizione più simile alla realtà, e anche questo è un vantaggio non da poco, in termini di sostenibilità.

cultured meat making image, lab grown meat concept
Per produrre una carne coltivata dalla consistenza migliore un gruppo di ricerca ha sperimentato uno scheletro di soia

La carne ottenuta è stata fatta assaggiare da tre volontari, che l’hanno giudicata saporita, con il giusto aroma e, soprattutto, con una consistenza molto simile alla carne di manzo. 

La novità è stata considerata un passo in avanti da Mark Post, l’ingegnere tissutale dell’Università di Maastricht, nei Paesi Bassi, che per primo è riuscito a coltivazione carne in laboratorio, nel 2013. Come ha fatto notare al sito Inside Science, non sembra che l’uso di soia permette di avere un prodotto dove la percentuale di carne animale è più bassa e i costi più contenuti. Intanto, Levenberg e i suoi ricercatori del Technion hanno fondato la start up Aleph Farm per continuare a ottimizzare i prodotti.

Tutto questo avvicina la produzione su larga scala della carne coltivata . In Israele il processo è già iniziato attraverso un’altra start up, la Future Meat, di Rehovot, che sta costruendo il primo impianto per realizzare  prodotti ibridi animali-vegetali. Esattamente come la carne cresciuta sulla soia.

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Fernando
Fernando
28 Aprile 2020 13:08

Yes this it’s crazy it’s better to be vegetarian no to copy the God

Mauro
Mauro
30 Aprile 2020 11:47

Sì, poi magari inviamo la carne via mail e la stampiamo a casa in 3D.
Ma smettiamola per favore con queste manipolazioni in laboratorio.
Non lamentiamoci se poi ci arriva qualche strano virus a rovinarci la vita.
Lasciamo che la natura segua il suo corso.
Grazie.