
I prezzi dell’olio extravergine di oliva continuano a crescere, mettendo a dura prova il budget degli italiani. Secondo un’inchiesta appena pubblicata da Altroconsumo il costo ha subito un’impennata significativa negli ultimi tre anni. Nel gennaio 2021 il prezzo medio di un litro di extravergine si attestava sotto i 4 euro, mentre ad agosto 2024 ha superato i 9 euro, con picchi oltre gli 11 euro per alcune marche. Questa escalation è dovuta a diversi fattori tra cui la scarsa produzione, gli aumenti delle quotazioni all’origine e i rincari lungo tutta la filiera.
Perché l’extravergine costa così tanto?
L’aumento del prezzo dell’olio extravergine, come già riportato dalle rilevazioni dello scorso dicembre, è iniziato alla fine del 2022, a causa di raccolti scarsi nei principali paesi produttori come Italia e Spagna. Il prezzo all’origine, cioè quello pagato agli agricoltori, è cresciuto di oltre il 70% in pochi anni: da meno di 4,5 euro al litro nel 2021 a oltre 8 euro nel 2024. Questo ha inevitabilmente inciso sul prezzo finale, rendendo l’olio extravergine uno dei prodotti più cari nel carrello della spesa.

Se un tempo i supermercati offrivano forti sconti sull’olio, oggi le promozioni incidono meno: nel 2021 si risparmiava fino al 30% rispetto al prezzo pieno, mentre nel 2024 lo sconto medio si è ridotto al 15%. Anche i discount, un tempo garanzia di risparmio, hanno visto un rialzo dei prezzi tale da renderli meno convenienti rispetto ai supermercati tradizionali. Nel mese di agosto 2024 il prezzo medio di un litro di extravergine era di 9,12 euro nei discount e 9,56 euro nei supermercati.
Quale olio scegliere?
Di fronte a questi rincari, scegliere un olio di qualità diventa fondamentale. Sempre secondo l’inchiesta di Altroconsumo, sei prodotti hanno ottenuto il titolo di “Miglior Acquisto”, ovvero il miglior rapporto qualità-prezzo. Tra questi De Cecco Olio Extravergine 100% Italiano ha conquistato la vetta con una qualità ottima e un prezzo tra 10,49 e 12 euro al litro, ottenendo anche il bollino di Migliore del test. Bene anche il Monini Classico (8,99-13,80 euro) e il Coop Olio Extravergine (9,20-11,45 euro), che offrono un buon equilibrio tra prezzo e qualità. A seguire tra i prodotti che hanno ottenuto il bollino “Migliore Acquisto” troviamo Bertolli , De Santis e Primadonna della catena di supermercati Lidl.
In sintesi, il mercato dell’olio extravergine sta attraversando una fase complessa, con prezzi in continua crescita. Per risparmiare senza rinunciare alla qualità, è fondamentale confrontare i prodotti, leggere le etichette e approfittare delle (sempre più rare) offerte. L’olio extravergine è un prodotto cardine della dieta mediterranea, ma oggi rappresenta una spesa che pesa sempre di più sulle tasche degli italiani.
© Riproduzione riservata. Foto: Altroconsumo, Depositphotos.com
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
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SIGMA VETRALLA (VT)
Giusto l’aumento per i produttori . Custodire un uliveto costa soprattutto se si offre un’ottima qualità. Le speculazioni sono altro problema, trovare un equilibrio occorre ma non mettendo scarti nelle bottiglie ed etichettandole con ” extravergine “.
Mi piacerebbe sapere a quando risalgono gli acquisti dei campioni di olio Evo testati da Altroconsumo.
Io ritengo risalgano a qualche mese fa, perché dopo il raccolto 2024 si è vista una notevole tendenza al ribasso dei prezzi al supermercato.
Fino agli inizi di dicembre 2024 le migliori offerte di Evo nella GDO sfioravano i 10€ al litro, con rari casi a 8,90€ al litro.
Da almeno un mese i volantini delle varie promozioni nella GDO vedono, almeno qui in FVG, prezzi molto più bassi, che per le offerte più vantaggiose vanno questa settimana dai 5,25€/l a 6,50€/l a seconda dei supermercati. Quindi prezzi più bassi anche del 40% rispetto alla scorsa stagione olearia.
Potete verificare quel che scrivo consultando le svariate app che pubblicano i volantini di tutti i punti vendita della GDO selezionati per la zona geografica di interesse di chi consulta tale servizio.
Riprendo dal testo di Altroconsumo: DATA DI ACQUISTO E DI ANALISI DEI PRODOTTI: I prodotti sono stati acquistati nei mesi di maggio e giugno 2024 e sono stati analizzati a luglio 2024. I prezzi dei prodotti sono stati rilevati a settembre 2024 in 42 punti vendita tra iper, supermercati e discount di quattro città (Milano, Roma, Bari, Palermo).
quando si parla di costi e di promozioni è importante considerare tanti parametri tra i quali la tipologia di cultivar e il periodo di raccolta / spremitura ; un olio in promozione in questo periodo
in genere è annata 23/24 o addirittura 22/23 ma l’esperienza migliore è per ultima annata 24/25
A me sembra che gli oli da 4 euro ora costino 10 euro, mentre quelli da 10 ora costano 12/13. Magari non è così sempre/per tutti, ma nella mia esperienza la scelta è piuttosto semplice.
Sono Francesco, sono anni che vi seguo, grazie per il lavoro di informazione che fate. Continuate così che aiutate molte persone a orientarsi nel mondo dell’alimentazione e sorvegliando i produttori che senz’altro staranno più attenti a produrre con attenzione i loro prodotti.
Grazie.
F.L.
b.giorno preche parlate sempre di grosse industrie di olii ci sono anche tante realta imprenditoriali piccole che offrono prodotti di ottimi livelli.
La grande distribuzione e l agricoltura industriale speculano sulla vita dei contadini fondamento della nostra società.
12/14 € è un prezzo che andrebbe pagato al produttore ed è all origine l acquisto ideale. La gestione di un oliveto è costosa.
La relazione diretta col produttore crea un rapporto di fiducia un prezzo più equo al produttore e garanzia di qualità per il consumatore.