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Intervista manipolata a Silvio Garattini: tecnologia e truffe vanno sempre più a braccetto. Pubblichiamo di seguito un articolo di Maria Cristina Valsecchi comparso su Scienza in rete in cui si spiega come siarticola la truffa che utilizza l’immagine del fondatore dell’Istituto “Mario Negri”.

La truffa con Silvio Garattini

«Il famoso medico Silvio Garattini ha definito idioti tutti coloro che curano le articolazioni con le pillole», il presentatore nello studio televisivo annuncia così una rivoluzionaria scoperta nel trattamento dell’artrite e passa la linea a Silvio Garattini, presidente dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, collegato da quello che sembra l’atrio di una sala per congressi. «Sì, ho dato dell’idiota a chi usa ancora delle pillole per curare i dolori articolari nel 2025. Pensi di essere immortale? Non siate ingenui! Se davvero volete liberarvi dei dolori articolari, ascoltate attentamente. Le persone che soffrono di dolori articolari potrebbero non credermi, ma vi insegnerò un metodo. Se non vi piace, è una vostra scelta. Dopo tutto, siete voi a soffrire di dolori articolari, non io». Certo, la costruzione del discorso è un po’ bizzarra e alcune affermazioni non sembrano in linea con il personaggio, ma è innegabile, osservando la bocca del professore, che quelle sono proprio le parole che sta pronunciando.

La falsa notizia

In sostanza, la notizia è che Silvio Garattini ha messo a punto un trattamento in grado di rinnovare il liquido sinoviale delle articolazioni, eliminare completamente il dolore e la rigidità. Il nuovo prodotto sta battendo i record di vendita e già 100 mila clienti si sono dichiarati soddisfatti. Il video circola su Facebook, condiviso e rilanciato da diversi profili, per lo più di persone anziane, evidentemente affette da artrite. «Se state guardando la registrazione della trasmissione su Facebook, cliccate sul pulsante per saperne di più». Anche questa frase suona un po’ strana da pronunciare nel corso di un’intervista televisiva. Ma, tant’è, non c’è altro da fare che premere il pulsante per saperne di più.

Il link del pulsante rimanda a una pagina in rumeno dal titolo “Ricetta del cocktail purificante per il corpo miracoloso”. C’è una foto di tuorli d’uovo in un frullatore e un testo che pubblicizza la ricetta di un preparato che purifica dalle tossine, venduta da una certa Michelle al prezzo di 149 RON, l’equivalente in valuta rumena di una trentina di euro. Per ricevere la ricetta, bisogna lasciare nome, cognome e indirizzo di posta elettronica e si verrà ricontattati. L’effetto straniante è completo: che cosa c’entra una ricetta con le uova con l’artrite e con Silvio Garattini?

silvio garattini youtube
Lo stesso Garattini ha pubblicato un video in cui mette in guarda da queste truffe online.

«Non ho mai pronunciato quelle frasi e non pubblicizzo farmaci o rimedi», commenta il medico in persona. «Si tratta di una truffa, che danneggia me e ha danneggiato tante persone, cadute nella rete di questi approfittatori. Nonostante il ricorso agli avvocati e altre azioni che abbiamo intrapreso, non riusciamo a bloccarli. I video che vengono diffusi sono ottenuti modificando filmati di mie vecchie interviste. Ricevo tante email di utenti di Facebook che mi chiedono spiegazioni o raccontano di essere stati ingannati. Mi dispiace tanto per loro. Quello che si può fare è diffondere la conoscenza della truffa per mettere in guardia il pubblico. Ci stiamo impegnando in tal senso».

Una trappola ben mirata

La truffa delle interviste manipolate, che approfitta dell’immagine di Silvio Garattini e di altre figure note nel campo della salute, tra cui Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri, miete vittime ormai da mesi. «Abbiamo ovviamente sporto denuncia alla Polizia Postale», spiega Daniela Abbatantuono, responsabile della comunicazione dell’Istituto Mario Negri, «e aggiorniamo periodicamente la documentazione, quando entriamo in possesso di nuovi video. È un’attività che procede a ondate: ogni tanto vengono pubblicati nuovi post sponsorizzati, che sono mirati in modo specifico ai profili degli utenti over 60, quelli che presumibilmente soffrono di dolori articolari e sono più ricettivi sull’argomento. Ci arrivano numerose email da parte degli utenti: segnalazioni e richieste di chiarimenti e racconti di esperienze personali.

Ci sono periodi in cui ne riceviamo diverse decine al giorno, poi diminuiscono temporaneamente, quindi aumentano di nuovo». Nel 2024, il link che compariva nei post rimandava a una pagina web dedicata a un prodotto a base di erbe, Hondro Sol, in forma di gel o di spray da applicare sulla pelle in corrispondenza delle articolazioni, che vanta proprietà terapeutiche contro l’infiammazione articolare ma non è registrato come farmaco. La società che lo produce ha sede alle Seychelles. Per ordinarlo bisognava lasciare nome, cognome e recapito telefonico e si veniva ricontattati per telefono da una persona. «Il prodotto ordinato arrivava per posta e si pagava in contrassegno», racconta Abbatantuono. «A chi ci scriveva dicendo di averlo ordinato, abbiamo raccomandato di non pagare e rifiutare la consegna.»

Nell’ultimo aggiornamento della truffa, attivo in questi giorni, il link rimanda invece alla misteriosa ricetta del cocktail purificante. Il meccanismo di acquisto è lo stesso. «Abbiamo girato anche noi dei video in cui il professor Garattini avverte dell’inganno», prosegue la responsabile della comunicazione. «Li abbiamo postati su Facebook, sperando così di raggiungere più facilmente la porzione di pubblico che può essere entrata in contatto con i falsi video».

Organizzazioni criminali impunite

Oggi grazie alle risorse dell’intelligenza artificiale è possibile realizzare dei deep fake, cioè delle immagini, degli audio o dei video contraffatti estremamente verosimili. È quel che hanno fatto gli autori di questi post, manipolando filmati già esistenti così che i movimenti delle labbra di chi parla si accordino alla traccia audio falsa inserita al posto di quella originale.

«È un lavoro svolto da organizzazioni criminali che operano all’estero, in Paesi extra Unione Europea. Realizzano questi prodotti utilizzando strumenti commerciali e, per quelli più sofisticati, sistemi di intelligenza artificiale. Poi li vendono a chi organizza truffe, per adescare le vittime», spiega Alessandro Orlowski, esperto di cyber crime e cyber intelligence, fondatore e amministratore delegato di Wateronmars, azienda specializzata nell’analisi di dati. «Non è impossibile localizzarli, tracciare le carte di credito che usano per promuovere i post sui social media e gli indirizzi da cui si collegano alla rete, ma agire legalmente contro di loro è complesso, perché richiede delle rogatorie internazionali. Da parte dei social media, poi, c’è scarsa collaborazione. Si può ottenere la rimozione di specifici post presentando una richiesta motivata, ma ne compaiono subito altri. Potrebbero implementare degli algoritmi in grado di bloccarli, ma evidentemente non hanno interesse a farlo.»

Nel migliore dei casi, le truffe orchestrate in questo modo si limitano a danneggiare economicamente le vittime che cadono nella loro rete. Nel peggiore dei casi, possono mettere a repentaglio la loro salute, quando spacciano prodotti inefficaci, che distolgono dai trattamenti funzionanti, oppure quando pubblicizzano rimedi tossici. È il caso della “mineral miracle solution”, una soluzione di clorito di sodio, tossica, spacciata come rimedio contro l’AIDS, la tubercolosi, la malaria, l’herpes e l’autismo. Su Facebook stanno circolando post che raccomandano di somministrarla nel biberon ai bambini per “disintossicarli dai vaccini”.

Maria Cristina Valsecchi

© Riproduzione riservata.

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Tonino Riccardi
Tonino Riccardi
18 Marzo 2025 13:40

Giusto. Chi compra un farmaco su internet poi lo da ad un bambino deve essere privato della patria potestà !

luigiR
luigiR
18 Marzo 2025 15:39

personalmente ho cominciato già da un po’ a diffidare di questi post annunciati da personaggi noti ed autorevoli.

Roberto La Pira
Reply to  luigiR
18 Marzo 2025 15:56

Sono truffe

Osvaldo F
Osvaldo F
22 Marzo 2025 09:23

Volevo inviare questo commento sull’articolo “Approvato da Altroconsumo”, ma approfitto di questo, dove è ancora più pertinente e dimostra il mio discorso che segue.
Sono un abbonato “storico” di Altroconsumo, decine di anni. Quando è arrivato il web, si pensava che sarebbe stato uno strumento di verità e trasparenza. Le bugie sarebbero state smascherate. La realtà è risultata diversa: il web è un far west dove perfino truffe come quella di questo articolo non possono nemmeno essere fermate!
Io sono un tecnologico informatico, già da tempo si erano intuiti i rischi di certi potenti strumenti, anche precedenti alla AI che oggi impazza, nel creare foto e video falsi indistinguibili dalla realtà. Pensate all’uso che ne possono fare governi e servizi: si può creare un video falso in cui un dissidente compie un reato ed arrestarlo per questo. Per adesso i video falsi si riconoscono? Solo questione di tempo. Diventeranno perfetti.
In questa situazione, si ragiona da tempo dell’importanza delle FONTI: le persone per difendersi devono abituarsi a distinguere fonti affidabili dalle altre. Non che sia facile. Le persone non mirano a capire davvero la verità: ricerche anche italiane hanno dimostrato che sul web le persone tendono piuttosto a dare credito alle fonti che confermano le proprie convinzioni. Del resto che la ggente (con due gg) abbia dei problemi lo si capisce dai milioni di persone che seguono dal buco della serratura la vita degli altri. Quante riviste di gossip ci sono in edicola? Ma pensate alla vostra di vita.

Ritorno ad Altroconsumo. Non ho conflitti di interesse in quanto scrivo. Anche io ho storto il naso di fronte a certe novità. Tuttavia ritengo abbia ancora una credibilità che mi permette di avere informazioni per me valide. Non è l’influencer che dice che la merendina è buona e sana perché ci prende i soldi… Per questo continuo ad essere abbonato, so dei suoi difetti, posso gestirli. Se propongono un gruppo di acquisto, ci starò se mi conviene, altrimenti la lavatrice la comprerò da me il modello che preferisco.
Grazie buon lavoro

Roberto La Pira
Reply to  Osvaldo F
23 Marzo 2025 11:02

Sono dell’avviso che i bollini non si rilasciano né gratis né a pagamento. Secondo me Altroconsumo lo fa perché poi chi acquista il bollino fa campagne promozionali o publica centinaia di mialgia di volantini e il marchio Altroconsumo viene rilanciato

Osvaldo F
Osvaldo F
Reply to  Roberto La Pira
24 Marzo 2025 06:38

Concordo. Poi però devo decidere se ritengo valido o meno il loro lavoro, e quindi pagare i 230 euro per quota associativa e 3 riviste. Non sono pochi, ma si, mi conviene.
Il motivo per cui lo fanno. Non saprei, una cosa però va detta. Anche una associazione di consumatori per poter fare il suo lavoro ha bisogno di soldi. Quindi di associati, e magari di attività (Altroconsumo invia gratis dei libri su vari argomenti: credo che tali pubblicazioni siano finanziate da fondi UE destinati appunto alle associazioni per attività istituzionali).
Tra le fonti da seguire posso citare anche la rivista Il Salvagente.

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