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Un fatto curioso sta accadendo negli Stati Uniti e in Canada. Decine e decine di cittadini si vedono recapitare pacchetti di semi dalla Cina che, però, non hanno mai ordinato. E che spesso indicano sull’etichetta un contenuto diverso, come giocattoli o gioielli. Come riferisce Il Postil Dipartimento dell’Agricoltura americano e il suo omologo canadese hanno avvisato i consumatori di non piantare, né mangiare i semini ricevuti: non sapendo di quale specie si tratta (i sacchetti non riportano alcuna indicazione) potrebbe trattarsi di piante aliene invasive oppure potrebbero essere portatori di malattie e parassiti, pericolosi per la flora e la fauna locale.

Non si tratta, però, di un complotto cinese contro le piante e gli animali nordamericani. Tutto fa pensare, spiega molto bene Il Post, che si tratti delle conseguenze di una truffa ai danni dei siti di e-commerce come Amazon, e-Bay e Alibaba, che in gergo viene definita brushing scam, e ha come fine ultimo quello di “gonfiare” le valutazioni dei prodotti in vendita attraverso false recensioni positive.

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Centinaia di cittadini americani e canadesi hanno ricevuto semi dalla Cina che non hanno mai ordinato (@WSDAgov)

Ma pagare qualcuno per pubblicare una recensione positiva non basta. Queste persone, che vengono definite – appunto – brushers, creano dei finti profili utente, che sono associati, però, indirizzi veri di ignari cittadini di qualche paese estero. Quindi il venditore spedisce a questi indirizzi dei pacchi, che però non contengono il “vero” prodotto in vendita sulla piattaforma, ma qualcosa di molto più economico. Come appunto i semi.

Questo stratagemma permette ai venditori di registrare una spedizione (vera) da associare alla recensione (falsa) e aggirare i sistemi di controllo delle valutazioni messi in atto dalle piattaforme di e-commerce, migliorando artificialmente la reputazione del proprio prodotto. Con la conseguenza che, da qualche parte negli Stati Uniti e in Canada centinaia di cittadini confusi si ritrovano a chiedersi cosa ci faccia mai un pacchetto di semi nelle loro buche delle lettere.

Fonte immagine: Washington State Department of Agriculture (@WSDAgov)

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Luciano Corbani
Luciano Corbani
11 Agosto 2020 17:47

Buongiorno,anche a me è successo che le poste
Mi hanno recapitato un pacchetto contenente
Due paia di calzini provenienti dalla Cina
Mai ordinati.

diego
diego
Reply to  Luciano Corbani
1 Settembre 2020 21:54

anche io ho ricevuto un pacchetto cinese con dentro un paio di calzini marchiati “COVERI” palesemente contraffatti.
La società “SERVICE6” che ha gestito la spedizione, e che avrebbe dovuto recapitarmi prodotti “Primigi” che avevo acquistato su un finto sito del noto brand Italiano, ha “recapitato”secondo la tracciabilità il mio pacco in un’altra città; il pacco è partito con china poste e affidato a poste italiane per la parte italiana.
In realtà questa operazione appare come una palese truffa con sito falso e con reindirizzo a pagina internet cinese mascherata.