over-packaging gran biscotto rovinati stinco

Stinco Gran BiscottoUn lettore ci scrive per segnalare quella che, a suo parere, è una cattiva pratica, ancora troppo frequente nell’ambito packaging alimentare: l’eccesso di imballaggi senza una vera e propria ragione. Di seguito la lettera giunta in redazione sul caso dello stinco Gran Biscotto Rovagna.

Quando si parla di spreco nell’imballo! La confezione in cartone dello stinco da 1 kg marca Gran Biscotto è alta il doppio del prodotto contenuto. Probabilmente per far credere al consumatore che lo stinco da 1 kg sia enorme in confronto a quelli solitamente commercializzati, che superano di poco i 500 grammi, e che sono confezionati in scatole più piccole sia in altezza che in larghezza. Che spreco! Con una confezione adatta potrebbero evitare il consumo di moltissimo cartone e farne stare di più all’interno dei camion che li trasportano. Il risultato? Un camion carico di bancali con questo prodotto trasporta il 50% di stinchi ed il 50% di aria! E chissà quanto questo incide nel costo finale del prodotto!
Filippo

© Riproduzione riservata Foto inviate dal lettore

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federico
federico
17 Novembre 2022 10:42

sarebbe interessante capire come lo imballerebbe il cliente.

Enrico
Enrico
Reply to  federico
17 Novembre 2022 12:56

Sicuramente in una scatola più piccola, più adatta e meno ingannevole… e di conseguenza utilizzando meno cartone!
Serve un disegno?!!

Ennio
Ennio
Reply to  federico
17 Novembre 2022 13:33

Non date tutto per scontato, a volte creare una scatola “su misura” può costare più che adattare una scatola già esistente.

Matteo
Matteo
18 Novembre 2022 15:13

Stiamo parlando di Rovagnati, certo non un’azienda casalinga che deve utilizzare i cartoni che trova.
Le scatole, questa in particolare di forma normale, sono vendute a prezzi irrisori (per le quantità richieste da un colosso) di qualsiasi dimensione.
Concordo con chi ha scritto la lettera.
Anche io ho comprato questo prodotto e sono rimasto esterefatto quando ho tirato fuori il pacchetto minuscolo dalla scatola gigante.
Da Rovagnati pretenderei un comportamento più corretto.

Alex
Alex
Reply to  Matteo
4 Dicembre 2022 11:41

Tutto sta nella coscienza del consumatore….se si evitasse di consumare questi prodotti sarebbe anche meglio!!!!

Benedetta
Benedetta
18 Novembre 2022 18:55

Perché avete mai visto i detersivi per lavaggio in lavatrice? Io ne compro circa 6 per volta, a casa li apro tutti e ne prendo uno per riempire gli altri 5 flaconi. Alla fine della procedura il sesto è vuoto. Uno spreco di plastica e una spesa inutile di trasporto e carburante.

Venanzio
Venanzio
19 Novembre 2022 10:21

Buon giorno, a proposito di spreco nei volumi di contenitori ed imballaggi, vorrei segnalare una questione che mi cruccia da parecchio tempo:
qualche anno fa era possibile trovare sugli scaffali di ESSELUNGA dei fantastici flaconcini di prodotti per la pulizia della SUTTER (sgrassatore, vetri e pavimenti) e forse di qualche altro produttore “Bio”, che opportunamente diluiti in acqua tiepida, consentivano di riempire nuovamente un contenitore anche spray ormai esaurito.
Posso testimoniare che da quando li ho scoperti ne ho fatto costante uso con soddisfazione per diverso tempo, ma ormai sono diventati introvabili.
Chissà per quale ragione non si dà impulso commerciale a tali soluzioni, considerando che con volumi ridotti ad un decimo dei contenitori originali e senza la necessità di smaltimento per acquistarne ogni volta di nuovi, si potrebbero avere significativi vantaggi economici per i consumatori e sicuro miglioramento della sostenibilità ambientale.

io
io
Reply to  Venanzio
6 Dicembre 2022 11:38

Li avevo visti anche io e sono anche di buona qualità. Purtroppo non li ho più trovati.

Dovrebbero incentivare questi prodotti con sgravi fiscali e invece probabilmente sono spariti perchè sono meno visibili sugli scaffali e quindi vendono meno (mia ipotesi).

L’idea era geniale, su tutti i prodotti per pulizia il primo ingrediente è l’acqua e appare sempre la dicitura “tensioattivi <5%" o "15%", quindi facendo calcoli larghi con altre sostanze se va bene l'80% è acqua.

Giorgio D.A.
Giorgio D.A.
20 Novembre 2022 00:35

Il bello è che risparmierebbero su cartone, stampa, trasporto e stoccaggio.
Oltre a risparmiare risorse preziose per il futuro dei nostri figli e nipoti, potrebbero girare una parte dei risparmi ai clienti, rendendo il prodotto più accessibile.
Probabile che per il produttore nessuno di questi fattori rappresenti una priorità.

Manuele
Manuele
Reply to  Giorgio D.A.
6 Dicembre 2022 09:21

Non sempre quello che sembra logico per il consumatore rispecchia quello che è pratico e conveniente per il produttore. Fare una scatola su misura, spesso, costa molto di più, anche il doppio, rispetto ad una scatola formato standard fornitagli dallo scatolificio: con conseguente risparmio di risorse, costi di produzione, energia per modificare le fustellatrici.
Sempre a puntare il dito sui produttori senza nemmeno immaginarvi cosa c’è dietro…

Maurizio
Maurizio
26 Novembre 2022 12:06

Acquistata ieri in farmacia una confezione di un gel per gli strappi muscolari: il tubetto all’interno era la metà esatta dello scatolino.
Ho voluto controllare persino se le quantità indicate coincidessero perché pensavo fosse una truffa della farmacia…

giova
giova
6 Dicembre 2022 09:18

Tutto quello che ricevo di acquisti on line – a parte rare inspiegabil eccezioni – è imballato in modo spropositato e immotivato. Forse un modo per ridurre gl’imballaggi potrebbe essere quello dei distributori alla spina.

rolf250
rolf250
6 Dicembre 2022 11:14

Ma non c’è una normativa che proibisce di ingannare il consumatore con scatole grandi e contenuto piccolo?

Roberto
Roberto
Reply to  rolf250
19 Dicembre 2022 09:20

Immagino sulla scatola ci sia il peso del prodotto che si acquista… Tra l’altro io guardo sempre il costo al kg dei prodotti che acquisto, informazione presente su tutte le etichette, e li confronto.

Se uno si fa ingannare dalle dimensioni delle scatole, è proprio uno sprovveduto. Chissa quanti altri tipi di inganni subisce.

giovanni giorietto
giovanni giorietto
6 Dicembre 2022 13:23

sono d’accordo con Ennio, l’azienda avendo in stock questi cartoni inutilizzati, anzichè distruggerli, cerca di riuttilizarli in questa maniera, evitando uno spreco di cartoni che andrebbero al macero con la conseguenza di ordinare altri cartoni nuovi.
tutto sommato trovo intelligente questa decisione dell’azienda.

Gianfranco Maltese
Gianfranco Maltese
6 Dicembre 2022 13:30

Negli USA il corretto dimensionamento degli imballi al fine di non renderli ingannevoli è normato dall’FDA. Questo il riferimento normativo
https://www.accessdata.fda.gov/scripts/cdrh/cfdocs/cfcfr/CFRSearch.cfm?fr=100.100
Forse il caso di seguire l’esempio?

Francesca
Francesca
6 Dicembre 2022 13:31

Nonostante il discorso riguardo alla sostenibilità ambientale (giustissimo), spesso gli astucci hanno formati che coprono diverse pezzature di prodotto (magari inserendo in etichetta il peso del prodotto interno), perchè le cartotecniche fanno prezzi favorevoli per un numero molto alto di astucci in stampa, dello stesso formato.
Anche il packaging fa parte di un meccanismo molto complesso BtoB.

io
io
Reply to  Francesca
7 Dicembre 2022 10:13

Non potrebbero risparmiare soldi della cartotecnica con meno camion mezzi vuoti?