Cestino con uova fresche su un tavolo di legno

Il regolamento europeo 2022/2258 estende la data di scadenza delle uova fresche di categoria ‘A’ fino a 28 giorni dalla deposizione. La novità è che prima le confezioni dovevano essere vendute entro il 21° giorno dalla deposizione, dando così al consumatore una settimana di tempo per cucinarle; adesso invece i negozi possono venderle sino al giorno precedente la scadenza. Questa variazione è stata decisa per ridurre lo spreco visto che le confezioni ritirate dagli scaffali dopo tre settimane sono destinate all’industria pur essendo ancora perfettamente commestibili.

Scadenza delle uova: cosa cambia?

“Per il consumatore non è cambiato nulla – spiega Antonia Ricci direttrice dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie – adesso si possono comprare uova deposte da tre settimane prima e mettere in padella il giorno dopo proprio come prima. La scadenza è importante ma un altro aspetto meno conosciuto riguarda le modalità d’uso. La criticità maggiore nell’impiego delle uova in cucina si riscontra nella preparazione di ricette in cui non è prevista la cottura. Mi riferisco a creme come la maionese preparata con uova crude o di dolci come il tiramisù.  Per questi cibi – continua Ricci – la cosa fondamentale è scegliere uova extra fresche, etichettate così perché sono deposte da meno di una settimana. Poi bisogna avere l’accortezza di mettere questi piatti  in frigorifero subito dopo la preparazione e portarli a tavola poco prima del consumo, soprattutto in estate quando la temperatura sale”.

uova
La qualità delle uova diminuisce col trascorrere del tempo, a causa degli scambi con l’esterno di vapore acqueo e anidride carbonica

Come cambia la qualità delle uova nel tempo?

La qualità delle uova diminuisce col trascorrere del tempo, a causa degli scambi con l’esterno di vapore acqueo e anidride carbonica che avviene  attraverso i pori del guscio. Con il passare dei giorni lo scambio aumenta e anche il volume della camera d’aria interna cresce. Si nota pure la tendenza dell’albume a liquefare e anche il tuorlo si appiattisce (questa variazione si nota facilmente quando si rompe in un piatto un uovo che ha superato da qualche giorno la data di scadenza oppure è stato conservato male).

La data di scadenza è fissata in modo che l’uovo nell’intervallo mantenga le peculiari caratteristiche qualitative. Questo succede se le uova sono conservate in condizioni di temperatura e umidità costanti e senza sbalzi in grado di compromettere la permeabilità del guscio e dunque la sterilità. In virtù di questa regola va bene se dopo l’acquisto in punti vendita che tengono le uova sul bancone a temperatura ambiente  le confezioni  vengono conservate nel frigorifero di casa. La  cosa importante è non sottoporle ad altre variazioni di temperatura. Ugualmente valida è la scelta di tenerle subito dopo la deposizione in frigorifero e di venderle in banchi refrigerati come fanno diversi supermercati per poi conservarle nel frigo di casa.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock

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Sergio Milini
Sergio Milini
31 Marzo 2023 13:40

A mio modesto parere si potrebbe anticipare di una settimana la scadenza di tutti i cibi confezionati mettendo però la seguente indicazione “termine ultimo di vendita” e ” il consumatore ha una settimana ulteriore di tempo per fare uso di questo cibo”. Sarebbe un modo per diminuire gli sprechi

Angelo
Angelo
Reply to  Sergio Milini
3 Aprile 2023 08:05

Buongiorno Sergio,non capisco il vantaggio, dove sarebbe? Se capisco bene si tratta solo di un cambio di nome, che al limite potrebbe generare confusione, oppure no?