Patatine fritte in coni di carta di giornale con ketchup e maionese e forchettine compostabili per takeaway o food delivery

Da qualche giorno Burger King ha lanciato anche in Italia le Satisfries, patatine fritte “a ridotto apporto di grassi”, in vendita negli Usa già dallo scorso autunno (leggi qui il nostro articolo). Le Satisfries (*) contengono il 30% di grassi in meno rispetto alle patatine di McDonald’s, per la precisione il 9% contro il 14% del prodotto concorrente: l’azienda propone infatti questo confronto, anziché quello con le proprie patatine fritte tradizionali, perché lo ritiene “più rilevante per i clienti”.

Le Satisfries

Di cosa si tratta esattamente? Le Satisfries, fornite dalla multinazionale delle patate McCain, sono patate coated, hanno cioè un rivestimento che dovrebbe servire ad assorbire meno olio. La ricetta è definita “segreta”, ma dalle schede esposte nei punti vendita (abbiamo fatto una verifica a Milano) si evince che la copertura è a base di amido e farina, con coloranti naturali. Per la frittura la catena di fast food usa olio vegetale non meglio identificato. Se confrontiamo le Satisfries con le patatine classiche di Burger King, il dato più rilevante è la minor quantità di sale (l’ufficio stampa precisa che volendo si può chiedere il prodotto senza sale aggiunto).L’ultimo appunto da aggiungere è che Burger King propone l’abbinamento con la salsa Tomato Ketchup Heinz in versione light, a ridotto contenuto di sale e zucchero.

burger king patatine satisfries1

Per quanto riguarda le calorie, il confronto è soprattutto teorico perché non è semplice paragonare le porzioni, visto che i formati sono molto differenti tra loro (guarda tabella). Le Satisfries apportano 208 calorie per 100 grammi di prodotto, mentre le french fries classiche, sempre di Burger King arrivano a 273 calorie per la stessa quantità.

Resta il fatto che le patatine fritte non potranno mai trasformarsi in un prodotto light, anche se lo sforzo di Burger King è apprezzabile, soprattutto per quanto riguarda la riduzione del contenuto di sale. L’unica accortezza è di accontentarsi di una porzione piccola, mentre la presenza di una versione “King size” sembra fatta apposta per indurre i consumatori ad abbondare in quello che è presentato come un prodotto a “ridotto apporto di grassi”.

(*) Un gioco di parole tra “soddisfa” (Satisfies) e “patatine fritte” (fries) tabella confronto patatine burger king mcdonalds satisfries

Paola Emilia Cicerone e Valeria Nardi

© Riproduzione riservata Foto: Bk.com, Mcdonalds.it

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Alessandro Minelli
Alessandro Minelli
27 Marzo 2014 17:26

L’elenco degli ingredienti delle patatine di McDonald’s risulta molto diverso da quello diffuso dalla stessa azienda lo scorso anno, vedi http://www.dissapore.com/grande-notizia/nelle-patate-fritte-mc-donalds-ci-sono-17-ingredienti/, forse la differenza è relativa alla versione italiana/europea rispetto a quella americana?

Valeria Nardi
Reply to  Alessandro Minelli
27 Marzo 2014 17:51

Anche noi abbiamo letto quell’articolo, ma penso che la differenza sia da ricercarsi proprio nella provenienza dei dati. Quelli in tabella ce li ha forniti un responsabile dell’ufficio stampa di McDonald’s Italia, e sono validi per l’Italia.