Il Procuratore generale di San Francisco Dennis Herrera ha avviato una causa contro Monster Energy – il principale produttore americano di energy drink – per avere promosso il consumo di bibite energetiche ad alto contenuto di caffeina, a bambini e adolescenti attraverso la sponsorizzazione di eventi sportivi scolastici e la community “Monster Army”. L’azienda ha provato a bloccare il procuratore appellandosi al primo emendamento della Costituzione americana, che difende il diritto di espressione.
Gli avvocati hanno sostenuto la correttezza del comportamento aziendale visto che le bibite sono sicure e correttamente etichettate, cercando così di invalidare l’iniziativa di Denis Herrera. Ma il tentativo è fallito perchè un tribunale statunitense ha archiviato la denuncia. Se l’azione giudiziaria avrà successo, Monster, oltre a dover modificare le proprie tecniche di marketing, rischia una multa salata e la restituzione dei profitti derivanti dalle pratiche ritenute illegali. Secondo i dati del Dipartimento della Salute americano, le persone ricoverate al Pronto soccorso in seguito al consumo di energy drink sono aumentate di quattordici volte, passando da 1.494 nel 2005 a 20.783 nel 2011.
Beniamino Bonardi
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.