La scelta del salmone affumicato è sempre difficile. Nei banchi frigorifero dei supermercati si trovano prodotti con prezzi molto diversi (da 25 a 80 €/kg) e capire quali sono le differenze fra una marca e l’altra è complicato. C’è chi guarda il colore, chi valuta le dimensioni, il metodo di affumicatura e l’origine, anche se poi è a tavola che si può capire se è stata fatta una buona scelta (qui un utile approfondimento). Un lettore ci ha fatto notare che nell’assortimento della catena di supermercati Esselunga ci sono due tipi di salmone affumicato. Il primo è norvegese, è confezionato in una busta di plastica da 200 g, reca sul frontespizio il marchio Esselunga e costa 49,95 €/kg. Nei banchi frigorifero però si trova anche un’altra confezione di salmone affumicato da 200 g della linea Smart, sempre di Esselunga, proposto a 26,45 €/kg. Il costo estremamente basso, praticamente la metà, si allinea con quelli degli altri prodotti della linea Smart della catena che vengono proposti con listini simili a quelli dei prodotti in vendita negli hard discount.
Abbiamo cercato di capire quali sono le differenze leggendo l’etichetta. Il salmone a marchio Esselunga è ottenuto da pesce fresco della specie Salmo salar tipologia Superior, viene lavorato in Norvegia ed è salato a mano oltre che affumicato lentamente con legno di faggio. Oltre a ciò il pesce proviene da allevamenti dove non si utilizzano antibiotici. Sulla confezione compare anche il marchio “Pesca sostenibile”.
Nel caso del salmone affumicato Smart la confezione di plastica da 200 g, contiene pesce della specie Salmo salar (ma non rientra nella categoria Superior) e non viene precisato se si tratta di salmone fresco. L’affumicatura viene fatta con fumo naturale e la salatura probabilmente non viene fatta a mano, mentre la nazione di lavorazione è la Lituania. Da un punto di vista nutritivo il salmone Smart ha qualche caloria in meno (714 Kcal rispetto alle 754 di quello con il marchio Esselunga). Forse sono questi i motivi che giustificano una disparità di prezzo così evidente, oppure se c’è anche una questione qualitativa che però non emerge dalla lettura dell’etichetta. Abbiamo chiesto delucidazioni alla catena dei supermercati senza successo.
Per capire quali sono le caratteristiche salienti che caratterizzano il salmone affumicato abbiamo intervistato Valentina Tepedino, veterinaria direttrice della rivista Eurofishmarket. “Per la salatura, la procedura tradizionale, a secco, prevede che i filetti siano coperti di sale e lasciati riposare alcune ore. In alternativa, questi sono iniettati con una soluzione di acqua e sale, procedimento più rapido e quindi meno costoso. Lo stesso vale per l’affumicatura: può essere effettuata sottoponendo i filetti al fumo ottenuto dalla combustione di legna di particolari essenze (faggio, quercia ecc.) oppure utilizzando aroma fumo. Nel secondo caso deve essere indicato in etichetta l’utilizzo di aromi“.
Queste procedure incidono sul prezzo, perché la lavorazione tradizionale richiede più tempo e influiscono sulle caratteristiche sensoriali del prodotto finito. Se un salmone è stato ottenuto con salatura a secco oppure affumicato con legni particolari, troveremo l’indicazione sull’etichetta. “Il luogo di trasformazione incide in modo importante – fa notare Tepedino – prodotti affumicati in Italia, oppure in Scozia sono più costosi, mentre i più convenienti provengono dalla Lettonia o dalla Polonia, nazioni che non hanno una particolare tradizione su questa produzione, ma in cui i costi di produzione sono inferiori. In questi casi le caratteristiche organolettiche (sapore, consistenza ecc.) possono essere diverse. Altri aspetti che possono incidere sul prezzo sono la scelta dei filetti migliori, la rifilatura a mano con l’eliminazione di tutte le parti scure e come abbiamo visto il tipo di salatura e di legna selezionata.”
“L’indicazione “superior” confonde il consumatore – continua Tepedino – perché riportata accanto alla specie, sembra suggerire che si tratti di un prodotto “superiore” o di una specie particolare. In realtà “superior” è una definizione commerciale tra produttori e distributori per classificare un salmone che non ha difetti, soprattutto di natura esteriore. Dunque non è una informazione che ha senso riportare in etichetta in questo modo. Va inoltre precisato che il salmone di provenienza norvegese è tutto classificato come superior perché la Norvegia esporta in Italia esclusivamente salmone che rientra in questa categoria!”
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Buongiorno,
ma non è più facile – giacché la catena di supermercati non ha fornito chiarimenti in merito alle differenze tra il prodotto di alta gamma e quello di primo prezzo – effettuare una prova di assaggio, magari coinvolgendo qualcuno che commercia o lavora per abitudine questo tipo di prodotto, ed un’analisi di laboratorio, per valutarne anche la qualità microbiologica?
Chi conosce il prodotto saprà certamente riconoscere alla vista, all’olfatto e al gusto le qualità di entrambi!
Grazie.
Personalmente ho provato entrambe le versioni di salmone, Esselunga e Smart, e la differenza da un punto di vista organolettico è evidente. In questo specifico caso il prezzo vale anche la qualità, almeno quella sensoriale. Lo Smart è molto più grasso e di aroma decisamente meno allettante dell’altra versione. In generale non ho assolutamente niente contro le linee economiche delle varie catene di grande distribuzione, ma ripeto, per questo prodotto la differenza è evidente.
Ciò non toglie che chi l’acquisto lo fa di “portafoglio” per spendere meno è consapevole di cosa compra, acquistando Smart.
La linea Smart di Esselunga rientra nella fascia primo prezzo tipica dei discount e per molti aspetti i prodotti sono molto più convenienti anche di quei discount (vedi Eurospin) premiati da un’associazione consumatori come i più convenienti, anche se questo accadeva mesi fa (e nel frattempo molti prodotti sono aumentati anche da Eurospin).
Ciò non toglie che se parliamo di qualità merceologica la proposta di Esselunga è pienamente legittima, senza derivare tuttavia in prodotti scadenti ed eccessivamente industrializzati, perché Esselunga ha un controllo della filiera su tutti i prodotti a marchio proprio. E accanto a articoli prodotti in altri paesi europei ce ne sono molti prodotti in Italia.
La forza politica di Esselunga è tale da poter diversificare talmente l’offerta (a differenza dei discount) tanto da avere negli stessi punti vendita, sia i prodotti a marchio, che quelli a marchio proprio: la linea Smart che sostituisce la vecchia “Fidel”, il marchio Esselunga (diciamo normale) e il marchio Esselunga top di gamma e premium.
Chi acquista di portafoglio e non solo, trova prodotti di fascia merceologica diversificata per soddisfare tutte le esigenze.
Alla veterinaria delle Esselunga però non è stato chiesto riguardo l’uso degli antibiotici che secondo me è quello che fa tutta la differenzia,del mondo. Però vorrei sottolineare che c’è un salmone affumicato pescato (non allevato )color Rosso senza striature di grasso all’Ins, al chilo costa sui 50 EUR , equilibrato e costa meno di qualsiasi altra catena. Cerchiamo di prediligere pesci pescati non solo salmone ,comunque pesci pescati e non allevati
Il salmone a marchio esselunga riporta la scritta “proviene da allevamenti dove non si utilizzano antibiotici”. Il salmone non allevato presente sul mercato è veramente poco e, probabilmente, è ottenuto da pesce pescato e poi surgelato
C’è il tuo può darsi questo non è specificato sulla confezione .Comunque rimane una qualità buona e sicuramente a un prezzo molto competitivo ,io ,dovessi acquistare il salmone,sceglierei quello piuttosto che quello Smart dell’ esselunga