Repubblica.it continua con la pubblicità spazzatura “perderai 12 kg in 4 settimane”. Ezio Mauro ha il dovere di rifiutare questi banner. Cosa non si fa per un pugno di euro. Anche Ansa.it pubblica inserti spazzatura
Repubblica.it continua con la pubblicità spazzatura “perderai 12 kg in 4 settimane”. Ezio Mauro ha il dovere di rifiutare questi banner. Cosa non si fa per un pugno di euro. Anche Ansa.it pubblica inserti spazzatura
Roberto La Pira 17 Ottobre 2014Perchè un quotidiano online come repubblica.it ospita banner pubblicitari che promettono di “perdere 5 chili in 7 giorni “? Questa era la domanda che ponevamo a Ezio Mauro il direttore del quotidiano un mese fa. Oggi 17 ottobre il problema si ripropone con un altra pubblicità che promette di perdere “12 kg in 4 settimane”. Questi messaggi una volta venivano ospitati soprattutto sui settimanali popolari, che da tempo hanno rinunciato ai messaggi spazzatura. Anche per repubblica.it dovrebbe essere facile capire che si tratta di pubblicità di dubbia credibilità. Basta digitare il link posizionato in fondo all’annuncio che promette perdite di peso rapide ed efficaci, per trovarsi in un’improbabile pagina (vedi foto in basso) che descrive come ottenere il miracoloso risultato. Il sito propone foto che non è certo necessario commentare per capire il livello della comunicazione.
I siti on line e i giornali vivono di pubblicità e anche Il Fatto Alimentare non si sottrae a questo meccanismo. Però gli inserzionisti si possono scegliere ed è un dovere dentologico rifiutare i messaggi che noi definiamo spazzatura. Le norme deontologiche del giornalismo dicono che il direttore ha l’obbligo di controllare sia gli articoli sia i messaggi pubblicitari del giornale, perché si tratta comunque di annunci su un organo di stampa.
Il direttore del quotidiano ”La Repubblica” Ezio Mauro dovrebbe stare più attento quando sceglie gli inserzionisti pubblicitari. Il controllo va fatto anche come forma di rispetto nei confronti dei lettori, che navigando su repubblica.it si trovano rimbalzati su un sito che non ha proprio tutte le credenziali in regola. L’altra volta il messaggio e sparito dopo 24 ore sia dal sito di repubblica.it che da quelli di altre tre quotidiano on line, vediamo cosa succederà adesso.
Aggiornamento del 20 ottobre. La stessa pubblicità spazzatura viene proposta dal sito on line di Ansa.it salute come mostra la foto sotto e come ci ha segnalato un lettore.
Roberto La Pira
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Foto: iStockphoto.com
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
La cosa che più mi preoccupa è che il responsabile delle inserzioni in “alimenti/salute/nutrizione” non può non sapere che quella pubblcità è spazzatura: o è una persona poco attenta, o è una persona poco preparata.
Lei si lamenta del direttore del quotidiano la Repubblica,dia uno sguardo all’Ansa sezione Salute e Benessere e apra una delle 3 notizie a caso in cima alla pagina,troverà la stessa pubblicità.Le garantisco che c’è da parecchi mesi!
Confermo ciò che ha scritto Diego. Alcuni mesi fa anche sul Vs.sito c’era la stessa pubblicità ed io ve lo segnalai via mail. Non so se eravate consapevoli o se quella pubblicità si era inserita fraudolamente nel sito, ma fatto sta che c’era.
Ce la segnalò un nostro lettore e nel giro di poche ore l’abbiamo rimossa. In quel caso c’era un’impostazione del programma che inserisce la pubblicità che era settato sull’inserimento automatico di pubblicità. Quell’episodio è stato unico e non voluto (e tra l’altro non remunerato).
Ma si rende conto Repubblica che oltre alla dubbia veridicità dell’inserzione, della pericolosità per la salute di una tale velocità di dimagrimento?