Red Bull, per promuovere un evento che si terrà all’Idroscalo di Milano, Flugtag, ha tappezzato alcune fermate della metropolitana con decine di manifesti e striscioni lunghi 5-6 metri. L’occasione è divertente perché si tratta di un gioco dove si vola per qualche metro e poi si finisce in acqua. Lascia perplessi la scelta di utilizzare per la campagna pubblicitaria disegni di personaggi simili a quelli dei cartoni animati, che inevitabilmente catturano l’attenzione dei ragazzini.

 

Red Bull è però una bevanda energetica sconsigliata ai più più giovani, per l’elevato tenore di caffeina pari a quello di una tazzina di caffè, e non solo. Viene allora spontaneo chiedersi perchè la società ha deciso di utilizzare disegni per “bambini” se il destinatario è un giovane che ha raggiunto la maggior età.

 

Red Bull è una bibita chiacchierata perché spesso viene utilizzata per allungare i superalcolici e cercare di attenuare l’effetto sonnolenza dovuto all’alcol.

Proprio per questo motivo la società ha dovuto pagare una multa di 80 mila euro stabilita dall’Antitrust perché in un messaggio incoraggiava a utilizzare la lattina per fronteggiare stati di sonnolenza mentre si guida l’automobile e si è molto stanchi.

 

C’è di più, il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (CNSA) ha appena redatto un documento abbastanza critico sugli energy drink che verrà pubblicato prossimamente.

Considerando questi elementi, perché Red Bull sceglie una campagna pubblicitaria in grado di catturare l’attenzione dei ragazzini più piccoli? Certo il giochino del tuffo è divertente ma è un motivo sufficiente? La società troverà dei validi argomenti per ribattere, ma quest’iniziativa mi ricorda i produttori di sigarette che negli anni ’70 promuovevano, con il loro logo, i concerti frequentati dai giovani di tutte le età.

 

Roberto La Pira

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maria
maria
28 Maggio 2012 21:08

non solo disegni, in un film per ragazzini si vedeva il padre proporre red bull al figlio dodicenne, nella pubblicità in tv c’è un ragazzino che la propone al padre, e avanti così: penso sia una strategia precisa e quantomeno scorretta.