Novità in vista in casa Esselunga: da metà ottobre cambiano le regole per l’utilizzo dei punti Fidaty, e anche il loro valore. Fino ad ora i punti ottenuti (due ogni € di spesa oltre la soglia dei 5 €) oltre a essere utilizzabili per ottenere premi e altri beni in offerta, servivano a avere uno sconto immediato alla cassa di circa 10 € ogni 1.000 punti Fidaty. Dal 16 ottobre le regole cambieranno e saranno necessari 3.000 punti, per ottenere uno sconto di 27 €.
L’iniziativa, segnalata da Esselunga sul sito, non ha mancato di scatenare polemiche che si riversano sulla pagina Facebook dell’azienda, facendo spesso riferimento al fatto che con la scomparsa del “patron” Caprotti il clima nei punti vendita appare cambiato. Alcuni commentatori lamentano il fatto che in questo modo per i consumatori soli, specie anziani, sarà più difficile usufruire dei buoni, altri evidenziano che Esselunga ha, di fatto, ridotto il valore dei punti, inclusi quelli già accumulati. Senza contare il fatto che la novità sembra essere poco pubblicizzata, tanto che molti clienti non sono informati e rischiano di perdere la possibilità di usufruire dei buoni da 10 €.
L’azienda ha risposto alle nostre domande dicendo che “in occasione del nuovo catalogo Fìdaty, è stato valutato di intervenire su una dinamica promozionale invariata da più di vent’anni per poter introdurre numerosi nuovi vantaggi legati ad altre iniziative”. Le novità, secondo Esselunga sono state comunicate ai clienti “attraverso un box in home page sul sito a partire dal 20 settembre” (ma almeno a oggi non nella pagina dedicata alla raccolta punti) , e inoltre con una newsletter inviata a oltre 500 mila clienti che avevano dato il loro consenso, e con manifesti e pali cassa presenti in negozio “a partire dal 30 settembre”.
Sta di fatto che le persone raggiunte via mail sono davvero poche rispetto alle carte Fidaty effettivamente circolanti che – in assenza di dati ufficiali forniti dall’azienda – secondo stime accreditate ammontano a cinque milioni. Quanto ai manifesti, da nostre verifiche in alcuni punti vendita milanesi e dalle segnalazioni dei clienti sulla pagina FB sembra che non siano così diffusi e visibili. Senza contare che per dare maggior visibilità all’informazione sarebbe stato possibile inserire la novità anche sugli scontrini, o usare gli spazi dedicati alla promozione di altre iniziative Esselunga come i pupazzetti Wizzis.
La sensazione è che la catena di supermercati non si sia troppo impegnata per diffondere la notizia. E le informazioni scarseggiano anche per i vantaggi derivanti dal catalogo. Esselunga si limita ad annunciare che “saranno presenti premi caratterizzati da una meccanica maggiormente favorevole e che abbiamo studiato con i nostri partner soluzioni ancora più convenienti, come nel caso del buono sconto Q8”. Per sapere se il cambiamento è davvero vantaggioso bisognerà aspettare il 16 ottobre. Intanto, se si vuole usufruire dei buoni da 10 euro non resta che fare i conti dei punti disponibili, e affrettarsi a utilizzarli entro il 15 ottobre.
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giornalista scientifica
Da parte mia aggiungo che rimango sconcertata dalla politica ‘gratta e vinci’ di Esselunga che pavento e temo tornerà a dicembre. Desidero fare la spesa comprando ottimi prodotti al prezzo migliore. Insomma io sono legata a quel ‘Esselunga prezzi corti’ ormai lontano. E non posso credere che a fronte dei pochissimi che vincono, il 99 e più per cento sia disposto, inevitabilmente, a pagar dazio.
Chi vuol sfidare la fortuna ha già – ahi lui – mille e mille occasioni!
Ps: a fronte delle peggiorative condizioni imposte, Esselunga pubblicizzi da subito il contraltare a suo giudizio migliorativo, posto che Esselunga se scegliesse di far un falò di punti e cataloghi, sarebbe bel libera di farlo.
Circa i premi in qualche caso è effettivamente conveniente acquistare in parte coi punti e in parte con denaro, ma nella grande parte gli articoli son proposti all’identico prezzo di normale vendita. Migliorare davvero si può.
Cara Esselunga, buon lavoro!
Resta il fatto, comunque, che Esselunga, rispetto ad altri centri commerciali di pari importanza, è ancora il punto di miglior riferimento per i consumatori. La concorrenza c’è e speriamo che Esselunga sappia continuare la giusta politica che da sempre la contraddistingue.
Ho perso di recente la tessera fidati con quasi 11000 punti che mi caricheranno sulla tessera nuova fra 4 settimane. Tempo veramente eccessivo per il quale non potrò scaricare i punti prima del 15/10/17. Se non sono stati scaricati da altre persone perché non caricarmeli subito sulla tessera nuova?
X me era importante scaricare i punti con la spesa i premi del catalogo non mi sono mai interessati mi costringete a fare la spesa altrove
Una coppia che spende 75€/settimana per arrivare a 3000 punti impiega 20 settimane per avere uno sconto sulla spesa di 27€?i tempi di attesa sono triplicati e il valore ridotto di 3€,creando tacitamente un rapporto quasi forzato tra cliente e supermercato.Cordialmente m.gramola
Io penso che gia’ c’e’ crisi..se poi ci si mette anche Esselunga a dare man forte a chi ci governa..Cercate di aiutare le famiglie,gli anziani,e chi deve davvero tirare la corda..Ma ci andate mai tra i corridoi voi dirigenti a vedere con i vostri occhi??Mi dispiace ma non sono d’accordo con la vostra strategia aziendale,Il vostro Patron non sarebbe d’accordo.Poi la mia opinione non cambia certo nulla,la spesa la dobbiam fare volenti o nolenti.
Certo e’ che il buono spesa di 10 euro portato a 27 euro con 3000 punti mi sembra eccessivo.
Prima di Esselunga sono stato per anni cliente di Carrefour, quando ancora si chiamava Continente, e anche poi di Coop. Tutti con punti e sconti, ma, nel corso del tempo, come sono cambiate le strategie..! Da alcuni anni sono cliente di Esselunga e ti assicuro che c’è una grande differenza in meglio. È chiaro che le strategie di mercato sono quelle che sono, ma dovremmo saper guardare con obiettività e distinguere tra chi propone offerte false e chi ci viene incontro per darci una mano concretamente. Io, quando mi trovo nelle circostanze, amo frequentare, anche solo per curiosità, altri centri commerciali, facendo il paragone con quello di riferimento, e posso dire con tutta obiettività che, fino ad ora, Esselunga è quella più vicina alle esigenze del consumatore che deve arrivare a fine mese.
Io faccio spesa praticamente sempre all’ Esselunga e i motivi sono che si trovano sempre un sacco di prodotti di qualità in offerta e con il servizio Presto Spesa non perdo tempo alla cassa non dovendo maneggiare la merce più volte. Detto questo io non ho mai usato i punti per portarmi a casa oggetti vari in quanto trovo ridicolo dover usare punti per poi dover pagare anche i “finti” regali ad un prezzo da negozio o anche superiore. E’ solo un parere personale ma io ci vedo solo una bella fregatura. Se invece faccio due conti trovarmi 27€ di sconto con 3000 punti è pur sempre un grande vantaggio considerando che li raggiungo con spese che contengono già per la maggior parte prodotti in offerta scontati anche del 40/50 %. Chi era abituato a scalare i punti ogni mille dovrà solo aspettare un pò di più e non sarà una tragedia ottenere 9€ di sconto anzichè 10 con 1000 punti. Non ne farei proprio un caso a meno che non si sia amanti delle polemiche a prescindere.
Giovanni la penso esattamente come te.
Anche noi non prendiamo quasi mai i premi però su questo punto dissento, non sempre sono un pessimo affare, ad esempio i biglietti Gardaland sono vantaggiosi rispetto acquisto
Signor Giovanni certo che non è una tragedia, le tragedie sono altro, resta che Esselunga ha scelto di causare ai proprio clienti un lieve danno – la riduzione del valore di punti già erogati – e una non lievissima complicazione – non per tutti sarà facile raggiungere il traguardo dei 30 euro, e anche fare una spesa che superi questo valore, per chi vive da solo, non è banale. Aggiungerei che tutto questo viene fatto quasi all’insaputa di buona parte dei consumatori. Farlo notare non mi pare inutile polemica, ma rendere un servizio ai consumatori, che è poi quello che cerchiamo di fare qui.
Esse lunga ha preso un’iniziativa da cui trae vantaggio danneggiando i clienti ( tre euro saranno pochi – per chi,poi?- ma moltiplicati per il numero di carte fidaty in circolazione fanno una bella sommetta). E si e’ preoccupata ben poco di informare la clientela della novità…le tragedie sono altre, certo, ma mi sembra una notizia utile per i consumatori, nello spirito de Il Fatto Alimentare…
Con questo cambiamento ,riferito al buono sconto di 10 € sara un bel ricordo come la mitica lira…l’Esselunga ci guadagna 3€ euro questo eh! Cari consumatori
Il “riscatto dei punti” mediante sconto immediato alla cassa era da sempre il piu` vantaggioso con Esselunga(*), alcune catene nemmeno ce l’hanno, altre fanno 7,8 euro per 1000 punti etc…
Col nuovo regolamento ci si allinea al resto del panorama, anzi in qualche caso rimane ancora piu` vantaggioso secondo me.
Certo e` un cambiamento nettamente peggiorativo ma da qui a leggere di gente che cambiera` supermercato per questo motivo mi sembra francamente… ridicolo!
(*)Considerate inoltre che pagando con Fidaty oro i 2 punti si hanno con 90cent (3 pt invece di 2 in una promozione a tempo che, vado a memoria, dovrebbe durare ancora fino alla prossima primavera) danno grossomodo 10e di sconto ogni 300 euro di spesa (500 senza promozione e fidaty oro). Dal 16 Ottobre serviranno 900 euro di spesa per avere 27e di sconto, cioe` 333 circa per 10 euro con un peggioramento del 11% circa. Idem senza promozione e senza fidaty oro in quanto serviranno 1500 euro di spesa per avere lo sconto di 27e cioe` 555 euro per 10 euro di sconto. Se ho fatto bene i calcoli ovviamente…
Io quello che ho notato è che ultimamente al banco della gastronomia Esselunga i prezzi sono molto più alti della concorrenza, il roast-beef addirittura 38 euro al Kg, circa il doppio che presso altre strutture della mia città.
Ovvio che, così facendo, Esselunga non è più il mio unico riferimento ma il naso (e il carrello) lo vado a portare altrove.
Stasera per la prima volta mi è capitato di vedere un signore, un anziano distinto, chiedere di pagare con i punti una spesa che superava di pochi spiccioli i dieci euro. Quando la commessa gli ha detto che non era più possibile perché avrebbe dovuto raggiungere i 3000 punti, è rimasto interdetto, poi ha pagato. Per fortuna aveva i soldi. Ma continuo a pensare che tutto questo sia profondamente scorretto.
Aggiungersi che è molto più scorretto e grave il fatto che una persona anziana, fragile e bisognosa, debba fare affidamento sulla possibilità del buon cuore di un centro commerciale, anziché su uno Stato, la sua Patria, a cui si è affidato dalla nascita e dalla quale si è sentito sempre più spremuto come un limone, fino all’ultima goccia…
Signor Ettore, lasciando da parte le valutazioni politiche, qui non si tratta di buon cuore, ma di regole stabilite e poi disattese da Esselunga. Che ha dato ai suoi punti un loro valore e poi l’ha diminuito , togliendo valore ai punti già acquisiti.
Non dimentichi che nulla è eterno, e quello che si decide in casa propria dura finché si vuole e lo si può cambiare quando si ritiene opportuno. Noi consumatori possiamo guardarci intorno e fare le nostre scelte, rivolgendoci a chi meglio ci soddisfa. All’esselunga non ci vuole tantissimo tempo per arrivare a 3000 punti e quando ci si arriva 27€ sono un discreto premio che, trovarlo presso altri centri commerciali è impossibile. Per non parlare di quelle strategie commercialmente scorrette, talvolta truffaldine, in cui un occhio un po’ distratto può facilmente incorrere. Non so se a lei è mai capitato, a me sì.
Per una persona sola non ci vuole poco a raggiungere 3000 punti, e una spesa da 30 euro può essere poco pratica. A parte questo, e’ vero che a casa propria ciascuno fa quello che vuole, però io trovo scorretto cambiare valore a punti già acquisiti. D’altronde le polemiche ci sono state, credo che il mega investimento pubblicitario di Esselunga in questi giorni sia mirato proprio a riconquistare consensi. A parer mio, avrebbero fatto meglio a venire incontro ai consumatori, ma dubito di riuscire a incrinare la sua granitica fiducia nel supermercato.
Mi creda, la mia fiducia nel supermercato Esselunga non è granitica, e quando vado a far la spesa mi porto sempre gli occhiali per vedere da vicino quelle scritte piccole piccole vicino ai prezzi. E il peccato insopportabile che hanno tutti i centri commerciali, Esselunga compresa, è quello di far l’altalena con i prezzi che cambiano da una volta all’altra, impedendo quella serenità a cui avrebbero diritto tutti quelli che vanno a fare la spesa, che comprano le cose di sempre e vorrebbero non dover stare a guardare il prezzo ogni volta, senza neppure avere la certezza poi che quel prezzo esposto sia davvero quello che risulterà alla cassa. Tanti anni fa nei supermercati il prezzo di ogni prodotto era stampigliato sulla confezione con etichette adesive che la cassiera batteva tale e quale. Poi qualcuno penso’ di staccare l’etichetta da un prodotto mettendola in un altro per avere il prezzo più conveniente… Così si sono inventati il codice a barre, presente su ogni prodotto e a cui si può associare qualsiasi informazione, prezzo compreso!
Nel mio piccolo piccolo, io cerco di esercitare il mio diritto di libera scelta pensando che le scelte di ognuno di noi non debbano essere utili solo a noi stessi, ma anche agli altri. E se un prodotto è troppo caro, anche potendomelo permettere, lo evito, per una questione di giustizia. Mi fermo qui perché mi accorgo che sto diventando noioso. Guardiamoci sempre intorno…!