“Non lo mangio perchè è buono, lo mangio perchè è sano”. È l’ultimo spot di 15 secondi delle merendine Flauti firmate Mulino Bianco Barilla. La frase è molto efficace anche perchè viene detta da una bambina al suo amichetto mentre addentano la golosa merenda. Anche l’ambientazione è impeccabile come pure la scenografia (Barilla non delude mai!). C’è però un particolare sfuggito agli autori. La normativa europea vieta qualsiasi riferimento tra un alimento e la salute in assenza di valide argomentazioni scientifiche. La norma è stata varata per impedire alle aziende di attribuire ai prodotti caratteristiche salutistiche inesistenti, come è avvenuto in passato per integratori e altri prodotti zeppi di vitamine e minerali o di sostanze esotiche.

 

Il regolamento CE n.1169/2011 prescrive che nella pubblicità qualsiasi espressione anche solo velatamente suggestiva dell’esistenza di un legame tra il consumo del prodotto alimentare e la salute, debba essere accompagnata da un claim nutrizionale o salutistico, conforme alle prescrizioni del regolamento stesso e precisamente riportato in etichetta.

 

Barilla sostiene di avere ridotto nella ricetta dei Flauti la quantità di grassi di almeno il 10%. Ma questa riduzione non è sufficiente per  giustificare la frase “Non lo mangio perchè è buono, lo mangio perchè è sano”, pronunciata dalla bambina nello spot. I Flauti sono merendine come le altre, tanto che anche nell’assortimento Barilla si trovano prodotti come il Trancino con un contenuto calorico del tutto simile.

 

Ma la lista dei diciture nutrizionali ammesse dall’UE nella pubblicità e sulle etichette non comprende casi di riduzione marginale delle calorie o dei grassi rispetto alla ricetta tradizionale.

 

Se si vuole dire che un prodotto è “sano” perchè ha meno: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri, sale… si devono rispettare condizioni ben precise:

– il paragone va fatto in relazione alle caratteristiche nutrizionali dei prodotti in commercio della stessa categoria (es. le 10 merendine più vendute),

– la riduzione, per quanto attiene le calorie e i macro-nutrienti, deve arrivare almeno al 30%.

 

C’è un altro aspetto da considerare, il regolamento CE 1924/2006, dice che la pubblicità non deve “dare adito a dubbi sulla sicurezza e/o sull’adeguatezza nutrizionale di altri alimenti”. Affermare che i Flauti sono merendine “sane” può ingenerare il dubbio, nelle persone con scarse cognizioni di nutrizione, che le altre non lo siano.

 

Invitiamo Barilla ad interrompere subito la campagna o a modificare il messaggio fiduciosi di ricevere al più presto una risposta.

 

Aggiornamentodel 28 settembre 2012

Non avendo ricevuto risposte abbiamo inviato al Giurì della pubblicità e all’Antitrust la richiesta di censurare il messaggio.

 

Roberto La Pira e Franco Gentile

Foto: Mulinobianco.it, Youtube.com

 

Tabelle Nutrizionali dei Flauti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tabella nutrizionale dei Trancini

 

 


 

 


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LOREDANA
LOREDANA
25 Settembre 2012 14:10

BRAVI SONO D’ACCORDO CON VOI BASTA CON QUESTI MESSAGGI DISTORTI POI SIAMO NOI MAMME A DOVER LOTTARE CON I NOSTRI FIGLI PER CONVINCERLI A MANGIARE COSE DECISAMENTE PIU’ SANE DI QUESTE.

Marcello - Naturopata
Marcello - Naturopata
25 Settembre 2012 14:11

E’ una evidenza scientifica l’influenza che ha il cibo sulla salute, sull’umore e sul comportamento. La Medicina cinese l’ha capito 5000 anni fa. Le case produttrici persistono nei loro comportamenti di frode perchè vendere cibo che danneggia l’organismo è una frode. A questo punto chi protegge i bambini e mi chiedo se sia il caso di proporre le pubblicità ingannevoli interpretate da bambini. Inoltre, nei supermercati il cibo spazzatura viene esposto ad altezza bambino e nei pressi delle casse dove si assistono i migliori pianti inattesa che le mamme facciano la fila per pagare. Grazie

riccardo rossi
riccardo rossi
25 Settembre 2012 13:56

Il maggior problema di Barilla è che ha sviluppato un mktg diventato esso stesso prodotto da vendere (e che si vende da solo in modo autoreferenziale, distaccandosi dalla "realtà"). Purtroppo tale mktg risente della storia e dell’indirizzo storico(la "genesi"). Negli anni’70 quando Mulino Bianco si affacciava sul mercato, mostrando come "sani, genuini, salubri…" prodotti industriali, poco si sapeva in termini di salute pubblica quel che si sa oggi su zuccheri, grassi saturi, etc, ma oggi sarebbe ora di prenderne atto una volta per tutte- dal punto di vista del mktg significa avventurarsi su percorsi nuovi.

Viviana
Viviana
25 Settembre 2012 11:11

Questa pubblicità mi indigna! Apprezzo la vostra iniziativa e Vi stimo!

Romina
Romina
25 Settembre 2012 09:13

Segnalai qualche giorno fa i miei dubbi in merito alla pubblicità in questione e sono felice che sia stato scritto questo articolo.
Vi ringrazio per l’informazione che sempre offrite.

Diego D'agostino
Diego D'agostino
25 Settembre 2012 22:15

Da tempo io provo a dire che la pubblicità ormai è "corruzione" e mistificazione. Vengono utilizzate tutte le tecniche possibili per istigare al consumo anche con parole immagini totalmente false, che sono verità fino a che il garante non le proibisce con delle sanzioni ridicole. E che dire poi degli artisti, degli sportivi e personaggi vari che si prostituiscono per soldi per pubblicizzare qualsiasi prodotto, anche fortemente dannoso alla salute dei bambini o come il gioco d’azzardo per fare l’esempio di calciatori osannati e miliardari che occupano spazi pubblicitari in TV, sui giornali, alla radio, su Internet? Molta gente divora spot pubblicitari vedendoli come se gli fosse offerto un piccolo show gratis di qualche personaggio, solo i venditori di spazi pubblicitari si rendono conto di quanto funzionano. Ripensando a spot con cioccolato e bambini, io ritengo molto dannoso anche quello di quella presentatrice di "Alle falde del Kilimangiaro".

Satangai
Satangai
26 Settembre 2012 10:37

Articolo impeccabile. Scandaloso comportamento di queste aziende multinazionali che non sanno applicare la legge. Barilla abbia almeni il coraggio di replicare.

giorgia
giorgia
26 Settembre 2012 13:57

Mi associo : bisognerebbe cominciare a chiamare questi prodotti " cibo spazzatura " come si fa’ nei paesi anglofoni …… E,poi, la Barilla , che in un altro spot confonde la macina con un frantoio !!!! ……..

eli
eli
26 Settembre 2012 14:38

La pubblicità con la bambina spocchiosa e salutista…su di me ha l’effetto contrario, mi fa scappare dal prodotto!

Federica Buglioni
Federica Buglioni
27 Settembre 2012 07:04

Vi segnalo il punto di vista dell’Associazione Bambini in Cucina per quanto attiene al messaggio diseducativo di questo spot: http://www.bambiniincucina.it/blog/97-non-lo-mangio-perche-e-buono

Tommaso
Tommaso
27 Settembre 2012 23:32

Ambientazione e scenografia non sono poi così impeccabili: macinano il grano con una macina da olive… lo si vede meglio nello spot delle Macine (biscotto). Perdono l’errore perché "è un mondo fantastico"…

carodiavolo
carodiavolo
28 Settembre 2012 06:02

Sano: in senso figurato riferito a cosa: intatto o che comunque non presenta difetti tali da pregiudicarne la funzionalità
Salubre: che fa bene alla salute

La pubblicità parla di prodotto sano, non di bambino sano e non dice che il prodotto sia salubre, almeno questo è il mio punto di vista….

Lauretta
Lauretta
28 Settembre 2012 12:48

e in tutto questo mettiamoci che in Italia viene soppresso l’ INRAN!!!

Xana
Xana
30 Settembre 2012 10:12

Proprio qualche giorno fa ho espresso i miei dubbi su questa pubblicità…e continuo a definirla "ingannevole"! grazie per l’articolo!!!

silvietta
silvietta
30 Settembre 2012 11:09

La merendina penso che ogni tanto si possa anche dare ai bambini, soprattutto di questa tipologia, quello che sarebbe auspicabile è un incremento della loro attività fisica, perchè è lo stile di vita globale che conta. In generale però sono d’accordo che molto spesso la pubblicità sia ingannevole e che occorra prestare molta attenzione ai termini scelti.

Caro
Caro
1 Ottobre 2012 09:01

Non darei una merendina ai miei eventuali figli per nessun motivo al mondo. Come si fa a leggere la tabella nutrizionale di questi prodotti senza farsi venire un colpo??? Leggerezza, menefreghismo o semplice ignoranza? mah…

Livio
Livio
1 Ottobre 2012 21:23

Non confidiamo sempre e solo sulle Authorities di controllo: basterebbe un po’ di buon senso, logica e un pizzico di sana diffidenza per evitare queste insidie. Chi produce DEVE vendere e questo, purtroppo, vale anche per gli alimenti e i farmaci.

Sara543
Sara543
3 Ottobre 2012 10:15

ell’articolo: corretto e chiarificatore, ma anche belli i numerosi commenti. Mi fa molto piacere che i consumatori stiano diventando ogni giorno più coscienti di cosa ci promettono rispetto a cosa ci vendono.

Pampurio
Pampurio
26 Novembre 2012 07:52

non capisco il problema, ma chi è lo stolto che compra una qualsiasi merendina pensando che sia sana??? La compra perchè gli piace (poveretto). dicano quello che vogliono nelle pubblicità, tanto chi ha un po’ di sale in zucca non gli crede…anzi, non le guarda neanche le pubblicità!!

misschanel
misschanel
4 Dicembre 2012 20:48

siete esagerati..quante cose fanno male….ma per favoreeeeeeeeeeeeee