“Ceniamo insieme” è lo slogan del nuovo spot Coca-Cola ambientato in una piazza di Napoli, dove un gruppo di persone canta e balla intorno a una tavola imbandita insieme ad un testimonial di grido (Simone Rugiati, chef e conduttore del programma di successo Cuochi e fiamme in onda su La7). Il problema dello spot non è la regia o la scenografia, che anzi trasmettono poeticamente l’allegria e il piacere dello stare assieme in una cena tra amici, ma il messaggio che veicola. Per soddisfare la felicità dei commensali occorre consumare litri di bevanda zuccherata durante il pasto.
Siamo di fronte al tripudio del cattivo gusto e all’incongruenza gastronomica ma soprattutto all’ennesimo messaggio disastroso che propone bibite zuccherate a tavola, una pessima abitudine americana che Coca-Cola cerca in tutti i modi di trapiantare e inculcare anche in Italia. Soprattutto se si considera lo stretto legame, ormai assodato, che esiste tra il consumo di bevande gassate e sovrappeso.
Le censure precedenti
Non è la prima volta che l’azienda ci prova: nel 2011 la pubblicità “La formula della felicità” invitava le mamme a fare pasteggiare i bambini con la bibita a base di caramello. Allora lo IAP censurò il messaggio e la Coca-Cola si era prontamente impegnata a non ripetere l’errore. Nei mesi successivi la società venne censurata una seconda volta per una pubblicità mascherata apparsa sulla rivista Donna Moderna (un finto articolo con le foto di Lorella Cuccarini in cucina alle prese piatti imbanditi e bottiglie di Coca-Cola protagoniste delle immagini).
Nel nuovo spot ambientato a Napoli, Coca-Cola propone ancora un modello alimentare scorretto avvallato da uno chef di grido. Premesso che ci piacerebbe sapere quante sono le persone che nei ristoranti dove lavora Simone Rugiati pasteggiano con bibite zuccherate, abbiamo inviato una segnalazione di censura all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria e all’Autorità garante della concorrenza e del mercato auspicando un rapido intervento.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
A chi afferma che Simone Ruggiati è uno chef di successo.
Simone Ruggiati è presentatore televisivo di successo e cuoco. Chef di successo è un’ altra cosa. Se uno dirige una cucina è uno chef. Non mi sembra che Ruggiati diriga una cucina in qualche ristorante. E se lo ha fatto in passato, lo ha fatto per poco tempo e con risultati anonimi. Se Ruggiati è uno Chef di successo allora Scabin e Bottura cosa sono Dei?
Mi meraviglio che Simone Rugiati si presti a veicolare un messaggio così fuorviante. E’ notorio che le bibite gassate non facciano certo bene. Pecuni non olet, naturalmente ! E poi, pasteggiare a Coca Cola è veramente orrendo !
Appena visto una vecchia puntata di cuochi e fiamme… Simone sostiene che è meglio l’acqua calda rispetto al brodo di dado. Simò, non sarebbe meglio applicare lo stesso consiglio alla coca?!?
Concordo con Roberto La Pira. Giorgia.
Anche Estathe ha fatto la stessa campagna suggerendo per chi mangia naturale di bere naturale con l’estathe. E’ ancora nella home page del sito!!!
x Ary
Fammi indovinare, ti piace tantotantotanto Rugiati perchè è taaanto bello in tivvù!
Scusa ma lascia questo sito a chi è appassionato di cultura dei consumi e comunicazione onesta al consumatore, se preferisci L’isola dei famosi credo ci sia un sito per quello.
ma che palle, possibile che pensiate che chi guarda le pubblicità debba per forza essere tutelato perchè incapace di scegliere?
io l’ho vista e non mi ha assolutamente condizionata, non mi ha ipnotizzata e non mi ha mandato alcun messaggio subliminale. Io ragiono con la mia testa. E’ ora di finirla di dare la colpa ai messaggi pubblicitari o ai film o ad altro, tornate ad usare il cervello e godetevi il bello della vita. Se non volete essere condizionati: non guardate la tv, voi e i vostri figli, andate al parco come si faceva una volta!!!!
chef di grido?chi?Rugiati?meglio parlare di bevande zuccherate..
Ma IL PARADOSSO DEI PARADOSSI E CHE IL BUON Simone Rugiati chef del Gambero rosso durante le sue ricette sul canale sky combatte una battaglia personale contro l’utilizzo dei dadi per insaporire le pietanze!!
C’è una sola soluzione: impedire che i produttori di cibo spazzatura possano influenzare i desideri della gente, in particolare dei minori.
Bisogna PROIBIRE LA PUBBLICITA’ di cibo spazzatura diretta ai BAMBINI.
Vi stimo per la segnalazione che avete fatto. E’ assurdo ipnotizzare gli ignari telespettatori giocando furbamente con questi messaggi subdoli ma soprattutto di una stupidità disarmante: comprare la felicità da una bevanda!
E’ vero che si tratta di lavoro, ma Simone Rugiati è un chef di successo (io lo ammiro molto) e non credo gli manchino le migliaia d’euro di compenso per questa pubblicità . Ad un certo punto, nella vita delle persone, quando si raggiunge il successo e una certa ricchezza, dovrebbero contare anche dei principi. Ricordo, in una puntata cuochi e fiamme, mentre stava dando una ricetta di un risotto, ha accennato alla buona abitudine di non usare assolutamente brodi vegetali in polvere. O lo si fa artigianalmente, altrimenti meglio usare solo acqua calda. Credo che un brodo vegetale, magari senza glutammato, sia nettamente più sano di un litro di coca cola. Epic fail di Simone Rugiati, che si è venduto anche lui clamorosamente per il vile denaro.
In italia, per fortuna, abbiamo anticorpi a sufficienza per difenderci da questi attacchi. Col buon vino che abbiamo, ma chi è lo stolto che si berrebbe una coca?
…e non solo: la Coca Cola Company sembra che ami prendere per i fondelli il garante e i consumatori, dopo le sanzioni perchè non potevano pubblicizzare che doveva essere portata in tavola per la "ricetta della felicità " hanno pensato bene di scrivere "BUON APPETITO CON COCA COLA!" su ogni bottiglia, continuando di fatto a diffondere la cultura del pasteggiarci.
caro rugiati stavolta ai toppato…ma per soldi se fa tutto…
Mi dispiace che Simone Rugiati,abbia partecipato a questo spot,perchè è una persona che rispetto,una volta addirittura aveva consigliato di fare le torte in casa,invece di utilizzare le buste già pronte con relativi conservanti.Anche se qualcuno dice sostiene che non condiziona,io sostengo il contrario;perchè spendere soldi in pubblicità per niente?Queste compagnie studiano attentamente il comportamento di noi consumatori,poi c’è quello più debole che si fa condizionare e quello più forte che riesce a resistere,una cosa è certa gli adolescenti sono facilmente influenzabili.La cosa più scandalosa di tutto ciò è promuovere la Coca Cola come una bevanda da bere a tavola.
Siimone conduce la battaglia contro i dadi perchè nessuna casa lo ha ancora chiamato per fare la pubblicità …
se c’è un Ordine degli Chef,direi che il signore in questione venga radiato senza pietà ;poi vada pure in tivù a far programmini per i fedelissimi…
è vergognoso che si facciano certe pubblicità !che peraltro la dicono lunga su quanto siano gli impunibili!!!!!!!ogni pubblicità andrebbe controllata PRIMA perchè POI è TROPPO !!!!!!TARDI!!!!!!