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whiskey alcoliciLa Commissione europea ha, di fatto, bocciato la proposta di autoregolamentazione presentata in marzo dalle associazioni europee dei produttori di alcolici sull’indicazione in etichetta degli ingredienti e dei valori nutrizionali delle bevande alcoliche.

Come riferisce l’Ansa, i servizi giuridici della Commissione hanno espresso un parere negativo sulla proposta, che il commissario alla Salute e alla sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, definisce “incoerente”. “Il Commissario non è soddisfatto della proposta perché non è coerente e non affronta alcune questioni circa la corretta informazione ai consumatori”, ha detto all’Ansa una portavoce della Commissione Ue, che ha aggiunto: “La valutazione degli esperti giuridici conferma che ci sono problemi legali. Stiamo valutando come andare avanti, il nostro interesse principale è l’informazione corretta ai consumatori”.

Al sito Euractiv, il commissario Andriukaitis ha anche detto che l’industria del vino ha chiesto all’esecutivo dell’Ue di presentare una propria proposta di legge: “Possiamo valutarlo. In definitiva, non è solo mia la decisione su come andare avanti”, ha commentato il commissario Ue.

Nel marzo 2017, la Commissione Ue aveva presentato una relazione sull’etichettatura obbligatoria dell’elenco degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale per le bevande alcoliche, dando all’industria dodici mesi di tempo per formulare un’ipotesi di autoregolamentazione, annunciando che se la Commissione avesse ritenuto il progetto inadeguato, avrebbe proceduto con una valutazione di impatto, che avrebbe portato a una norma vincolante per tutti.

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La Commissione europea ritiene inadeguata la proposta del settore degli alcolici per l’aggiunta in etichetta di ingredienti e dichiarazione nutrizionale

La proposta di autoregolamentazione dell’industria è stata presentata lo scorso marzo, e prevede la possibilità di scegliere se mettere le informazioni sull’etichetta o limitarsi a indicare il sito web dove trovarle. Viene prevista solo l’indicazione delle calorie totali per 100 ml e non del contenuto di sali, zuccheri, proteine e grassi. Sull’indicazione degli ingredienti c’è stata una spaccatura all’interno del settore vitivinicolo, con le cooperative italiane che non hanno sottoscritto la proposta, perché non prevede l’obbligo di indicare l’eventuale aggiunta di saccarosio nel vino, pratica vietata in Italia ma consentita in altri paesi, con l’eccezione di Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e di alcune aree della Francia. Contro l’indicazione del saccarosio tra gli ingredienti si sono schierati i paesi del Nord Europa.

La proposta dell’industria è stata giudicata negativamente dalle organizzazioni dei consumatori europei riunite nel Beuc, secondo le quali le informazioni devono essere riportate sulle bottiglie, perché è irrealistico pensare che le persone spendano minuti per controllare online quante calorie ci sono in un bicchiere di vino o di vodka. “È inaccettabile che le informazioni nutrizionali e la lista degli ingredienti delle bevande alcoliche rimangano opzionali, mentre sono obbligatorie per tutte le bevande analcoliche come succhi di frutta e bibite. Chiediamo nuovamente all’Ue regole vincolanti e di porre fine ai privilegi di etichettatura del settore alcolico”, dichiara il Beuc.

L’attuale regolamento Ue (n. 1169/2011) esenta le bevande che contengono più dell’1,2% di alcol in volume dall’etichettatura obbligatoria dell’elenco degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale. Alcuni Stati (Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo, Lituania e Romania) hanno mantenuto o adottato disposizioni nazionali che impongono ulteriori prescrizioni di etichettatura degli ingredienti o di determinati componenti, per alcune o tutte le bevande alcoliche. Ora la Commissione europea vuole arrivare a una regolamentazione armonizzata e uniforme per tutti gli alcolici e per tutti gli Stati.

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