Tracce di fenilbutazone sono state trovate in hamburger e polpette contenenti carne di cavallo non dichiarata, venduti dal gruppo francese Auchan in Portogallo nella linea Polegar (si tratta dei prodotti più economici proposti con il marchio del supermercato nei suoi punti vendita).
L’Autorità per la sicurezza alimentare ed economica portoghese (ASAE) ha dichiarato che le quantità riscontrate “non rappresentano un rischio per la salute pubblica”, ma l’espisodio resta comunque grave. Il fenilbutazone è una sostanza antinfiammatoria utilizzata per i cavalli sportivi che, essendo stati trattati più volte nel corso della carriera con questo farmaco, non possono essere macellati. Il riscontro analitico avvalla l’ipotesi di un commercio fraudolento a livello internazionale di carne di cavalli sportivi, macellati e destinati a produzioni alimentari (una tesi che Il Fatto Alimentare porta avanti da settimane e che dopo l’Inghilterra e la Francia adesso trova un nuovo riscontro in Portogallo).
Per il momento in Italia non si registrano casi di positività al fenilbutazone, anche se le analisi sono appena cominciate. I prodotti invece che sono risultati positivi alla presenza di carne di cavallo non dichiarata in etichetta sono una decina.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24