Sono un consumatore di infusi aromatizzati Pompadour e ho un dubbio sull’etichetta che a parer mio risulta ingannevole. Il prodotto “Tentazioni al Mirtillo” (anche se il nome è di fantasia) richiama un prodotto al mirtillo (sollecitato dall’immagine), ma dentro la scatola si trova principalmente ibisco e frutta, mentre i mirtilli sono solo l’1%.
La stessa cosa se consideriamo l’infuso “Mora Lampone” dove i principali ingredienti sono ibisco, rosa canina, aromi, mele, scorza d’arancia e alla fine lamponi e, dopo, i mirtilli e le more, sebbene la confezione indichi “Infuso ai frutti di bosco con more e lamponi” (vedi foto a sinistra).
Angelo Fusari
Risponde il marketing manager di Pompadour.
Siamo dispiaciuti del fatto che la grafica della nostra confezione di infuso Tentazioni al mirtillo e di Mora e Lampone sia stata percepita come ingannevole, in quanto non è mai stata nostra intenzione raggirare i nostri consumatori. Al contrario, teniamo molto a dare informazioni precise e tutte le nostre confezioni sono sempre realizzate nel pieno rispetto delle norme in vigore (Decr. Lgs. 27.1.92 n. 109). Nel nostro assortimento sono presenti diverse linee di prodotti: le tisane funzionali, gli infusi classici e gli infusi aromatizzati.
L’infuso Tentazioni al mirtillo fa parte della linea di infusi aromatizzati e per questo abbiamo selezionato attentamente gli ingredienti, per offrire una bevanda dal profumo dolce e intenso. Per poter dare un gusto forte di mirtillo all’infuso, la scelta è ricaduta inevitabilmente sugli aromi, in quanto è impossibile da un punto di vista tecnico ottenere un risultato simile mettendo in infusione i mirtilli essiccati. Ci teniamo a precisare comunque, che il testo presente sulla confezione, e in particolare la denominazione del prodotto sopra la lista ingredienti, ribadisce chiaramente che si tratta di un mix alla frutta, arricchito dal gusto della vaniglia e dei mirtilli.
Lo stesso discorso vale anche per l’infuso mora e lampone. Per quanto riguarda la rappresentazione grafica sul pacchetto, essa non si discosta dalle grafiche abitualmente utilizzate nel settore dei tè. Se pensa, ad esempio, a una qualsiasi confezione di tè freddo alla pesca, il frutto è raffigurato sulla confezione e messo in evidenza sebbene sia presente in minima parte all’interno della bevanda, che chiaramente è a base di tè.
Marketing Assistant Pompadour Tè
Il Fatto Alimentare condivide la risposta dell’azienda
© Riproduzione riservata
Molte aziende operano nel rispetto delle normative, per cui Pompadour a livello normativo ha ragione; senza nulla togliare alla qualità del prodotto, perchè non chiamare l’infuso Tentazione all’Ibisco se è quello la componente principale? Forse perchè il mirtillo richiama alcune proprietà che il consumatore ha ben stampate in mente?
*
Per quel mi riguarda resto dell’idea che se le aziende vogliono fare la cosa giusta debbano dare la massima trasparenza e chiarezza ai consumatori.
*
Ho incontrato spesso etichette a norma, ma che mi hanno, di fatto, ingannato.
*
Skipper Vitalitas al pompelmo rosa: http://paoblog.net/2011/01/14/lketichettaskipper-vitalitas/
*
Valfrutta Fragola e Mirtillo: http://paoblog.net/2009/05/10/etichetta-ingannevole/