Quando si visita un punto vendita Ikea, per molti è quasi irrinunciabile una sosta al ristorante svedese per riposarsi mangiando le famose polpette… Ma ora è la stessa Svezia, con un tweet dal suo profilo ufficiale, a ‘confessare’ che la pietanza resa celebre in tutto il mondo dal colosso dell’arredamento derivi in realtà da una ricetta importata dalla Turchia.
“Le polpette svedesi in realtà sono basate su un ricetta che Re Carlo XII ha portato a casa dalla Turchia all’inizio del 18° secolo. Atteniamoci ai fatti!” recita il tweet ufficiale. Il sovrano svedese infatti si rifugiò nei territori dell’Impero Ottomano, dopo una cocente sconfitta inflitta dall’esercito russo dello zar Pietro il Grande, e dove visse per cinque anni. E fu così che la ricetta delle celebri polpette arrivò in Svezia, insieme ai chicchi di caffè e agli involtini di cavolo stufato (come ricorda un’altra utente Twitter).
Ma allora le polpette svedesi sono turche? Non proprio. La ricetta, infatti, come spesso accade, è stata adattata ai gusti nordici e oggi sono realizzate principalmente con carne di maiale e servite con il famoso sughetto e la marmellata di mirtilli, mentre il piatto originale turco è preparato con carne di agnello.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Oddìo, adesso la Turchia sicuramente dichiarerà guerra alla Svezia perché si è appropriata di una “tipicità” turca spacciandola per “tradizionale svedese”….
Ma pensa un po’, gli svedesi hanno osato “rielaborare” una tradizione turca… La Turchia, giustamente, dovrebbe cheiedere sanzioni contro la Svezia, chiudere i canali commerciali. Eventualmente, potrebbe chiedere consulenza a noi su come fare: abbiamo una lunga tradizione di strenue battaglie per la difesa delle nostre “tipicità”.