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pollo carne tacchinoUna Corte federale dell’Arizona ha condannato un produttore di pollame a risarcire 1,95 milioni di dollari a un bambino di 5 anni e mezzo che nel 2013 aveva subito danni al cervello dopo aver mangiato del pollo contaminato dal batterio Salmonella. Si tratta di una sentenza importante, destinata a fare giurisprudenza, perché stabilisce che i produttori possono essere ritenuti responsabili della contaminazione da Salmonella della carne di pollo cruda, anche se questi batteri possono essere uccisi cucinando la carne e anche se il Dipartimento dell’Agricoltura statunitense non li considera un adulterante nel pollo crudo.

La giuria dell’Arizona ha quantificato in 6,5 milioni di dollari i danni subiti dal bambino e ha attribuito il 70% della colpa, per negligenza, ai membri della famiglia per il modo in cui hanno cucinato il pollo, e il 30% al produttore, che è stato individuato in Foster Poultry Farms, condannato quindi a risarcire al bambino 1,95 milioni.

La compagnia, oltre a contestare la mancanza di prove sull’effettiva provenienza del pollo in questione da uno dei propri stabilimenti di produzione, ha obiettato che la contaminazione da Salmonella della carne di pollo cruda è naturale e non può essere assunta come base di responsabilità. Foster Farms sottolinea anche che dal 2013 ha adottato un piano di controllo per mantenere la Salmonella entro il 5% nel pollo intero e nelle singole parti, un livello al di sotto di quello consentito dal Dipartimento dell’Agricoltura, che è del 9,8% per il pollo intero e del 15,4% per le parti.

La giuria dell’Arizona ha considerato Foster Farms responsabile dei danni al bambino, ritenendo che questi sia stato una delle persone colpite dall’epidemia di Salmonella legata ai polli della compagnia. Il focolaio tra il 1° marzo 2013 e l’11 luglio 2014, secondo i Centers for Disease Control (CDC), ha colpito 639 persone, di cui il 38% ricoverate in ospedale, in 29 Stati Usa.

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