Pochi giorni fa il commissario europeo Vytenis Andriukaitis ha inaugurato ufficialmente la prima riunione della piattaforma dell’Ue sul benessere degli animali. La piattaforma è composta da 75 membri, scelti con l’obiettivo di assicurare un’equa rappresentanza di diversi settori, attività e provenienze geografiche. Ne fanno parte Ong, esperti scientifici, Stati membri, paesi See (Spazio economico europeo), organizzazioni internazionali e l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare). Il Fatto Alimentare aveva affrontato l’argomento in un articolo di aprile.
La piattaforma si riunirà due volte l’anno e avrà lo scopo di contribuire a migliorare il benessere degli animali mediante la cooperazione delle parti interessate, grazie allo scambio di informazioni e di esperienze. La protezione del benessere animale è un tema che la maggioranza degli europei ritiene molto importante e auspica migliori sempre di più, come è emerso dai risultati del sondaggio di Eurobarometro, pubblicato a marzo 2016.
Al momento la Commissione non sta lavorando su una nuova strategia in materia di benessere animale, ma la priorità è garantire una migliore applicazione delle norme Ue già in vigore. Inoltre, la Commissione mira allo sviluppo del dialogo tra le parti interessate e alla promozione delle norme dell’Ue a livello globale. Tra gli obiettivi vi è anche la designazione di centri di riferimento dell’Unione che affianchino i Paesi Ue durante i controlli ufficiali e forniscano assistenza scientifica e tecnica sulle metodologie per valutare e migliorare il benessere degli animali.
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