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inquinamento pesticidiI pesticidi non sono necessari per garantire l’aumento della produzione agricola per una popolazione in crescita, mentre causano 200.000 morti all’anno nel mondo per avvelenamento acuto, quasi tutti nei paesi in via di sviluppo, dove la salute, la sicurezza e l’ambiente sono meno tutelati. Lo sostiene un rapporto dei relatori speciali dell’Onu per il diritto al cibo, Hilal Elver, e per le sostanze tossiche, Baskut Tuncak, presentato al Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, in cui chiedono un nuovo trattato internazionale per regolare ed eliminare progressivamente l’uso di pesticidi pericolosi in agricoltura, muovendosi verso pratiche agricole sostenibili.

L’uso eccessivo di pesticidi è molto pericolose per la salute umana e per l’ambiente, ed è fuorviante affermare che i pesticidi sono vitali per garantire la sicurezza alimentare”, affermano i due relatori speciali dell’Onu in una dichiarazione congiunta al Consiglio per i diritti umani a Ginevra. La denuncia continua  evidenziando le grandi differenze di standard tra i vari paesi, per quanto riguarda la produzione, l’uso e la protezione dai pesticidi pericolosi, che sta avendo un grave impatto sui diritti umani. Inoltre, dichiarano i due relatori dell’Onu, “è tempo di sfatare il mito secondo cui i pesticidi sono necessari per sfamare il mondo e bisogna creare un processo globale per passare ad una produzione agricola e alimentare più sicura e sana”.

pesticidi
I pesticidi causano 200.000 morti all’anno nel mondo per avvelenamento acuto

I due relatori speciali delle Nazioni Unite puntano il dito contro le tecniche di marketing aggressive e senza etica dell’agroindustria, che nega la pericolosità e gli impatti di alcuni pesticidi. L’industria chimica attribuisce la colpa dei danni all’uso improprio che ne fanno gli agricoltori,  e spende enormi quantità di denaro per influenzare i decisori politici e contestare le prove scientifiche.

In Italia, Agrofarma, l’Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica, ha replicato al rapporto dell’Onu, affermando che “gli agrofarmaci sono strumenti indispensabili per ottenere livelli di produttività delle coltivazioni sufficienti a sostenere la crescente popolazione mondiale; sforzi per una migliore distribuzione degli alimenti e per la riduzione degli sprechi sono doverosi, ma senza l’impiego degli agrofarmaci non si avrebbe abbastanza cibo per tutti. L’esempio virtuoso dell’agricoltura italiana ed europea conferma che l’agricoltura integrata, che prevede l’utilizzo della chimica, può essere pienamente sostenibile; il problema non sono dunque i prodotti fitosanitari in sé stessi, ma il loro corretto utilizzo”.

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Paolo Subiaco
14 Marzo 2017 18:49

Agrofarma dice una falsità: non è vero che con la difesa integrata si va verso una riduzione dell’uso dei pesticidi.
Provincia di Treviso, anno 2013: consumati 3.159.489 kg di pesticidi
Provincia di Treviso, anno 2014, entrato in vigore l’obbligo della difesa integrata: consumati 4.121.822 kg di pesticidi!
Evidentemente non ci sono controlli sufficienti, ed inoltre più pesticidi si usano, più si risparmia (almeno sulla manodopera). Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che, dopo lo zolfo e il rame, il principio attivo più utilizzato è il glifosato che “serve” per il diserbo chimico: troppa fatica effettuare il diserbo meccanico?
Eppure la difesa integrata prevede che “Ai metodi chimici devono essere preferiti metodi biologici sostenibili, mezzi fisici e altri metodi non chimici se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi.”
Il diserbo chimico dovrebbe pertanto essere, implicitamente, vietato nella difesa integrata. Invece è molto utilizzato.
Fonte dei dati: http://movimento5stelle.qdp.it/progetti/ambiente-e-salute/53-consumo-di-fitofarmaci-in-provincia-di-treviso

ezio
ezio
15 Marzo 2017 12:00

Agrofarma è l’ultima a potersi permettere di commentare lo studio e le osservazioni della commissione ONU, in quanto il suo conflitto d’interesse è grande come la sua imprudenza e mancanza di scrupoli verso i danni provocati da questi trattamenti.
Citiamone solo uno per tutti: gl’interferenti endocrini, di cui i pesticidi fanno parte in buona compagnia con altre sostanze chimiche, risulta che stiano causando infertilità ed alterazioni sessuali nel 50% dei giovani occidentali.

Claudio B.
Claudio B.
23 Marzo 2017 12:15

Basterebbe leggere qualche libro in più (es. quelli della scienziata indiana Vandana Shiva) per rendersi conto della realtà: non è accettabile che, a fronte di certezze (o anche solo ad una minima percentuale di dubbi) si consenta ad una corporation più che discussa di proseguire imperterrita le sue pratiche di avvelenamento globale. Si deve impedire questo scempio una volta per sempre; si faccia tutto ciò che è possibile, o anche l’impossibile per salvaguardare la biodiversità, la qualità dei prodotti e la salute umana almeno sul territorio italiano.

Claudio B.