Poke aqua cultured foods

Secondo le stime, circa il 90% del pesce selvatico è sovra-sfruttato (per un totale di 2,2 milioni di tonnellate di pescato in eccesso ogni anno e 2.270 specie minacciate) e 170 Paesi non riescono a soddisfare già oggi una domanda che, nei prossimi anni, dovrebbe salire del 30%. In più il pesce selvatico è ormai a elevato rischio di contaminazione da micro e nanoplastiche e da metalli pesanti. Bastano queste informazioni a spiegare il grande interesse che stanno suscitando le alternative, sia vegetali che a base di pesce coltivato, i cui progressi sono seguiti costantemente da FoodNavigator.

Per esempio, un articolo pubblicato a metà aprile 2023 illustra un progetto tutto europeo, basato su una materia prima che presenta enormi vantaggi: le alghe. Queste, infatti, oltre a non richiedere alcun tipo di allevamento particolare, e quindi a non consumare suolo né acqua dolce o salata, mentre si sviluppano catturano CO2, assorbono nitrati e fosfati, rallentando l’eutrofizzazione del mare, e costituiscono una barriera naturale verso le maree e un rifugio per numerose specie marine. In più alcune di esse hanno profili nutrizionali eccezionali, essendo ricche di fibre, sali minerali, proteine e di grassi benefici come gli omega-3 (la cui domanda è in aumento esponenziale), ma povere di calorie. E, da ultimo, hanno già un retrogusto ‘marino’ che ne facilita la trasformazione in surrogati del pesce. 

salmone affumicato di alghe algama
Il sostituto del salone affumicato a base di alghe sviluppato dall’azienda francese Algama

Per questi motivi nel 2021 l’Unione Europa ha finanziato il progetto Seafood Alg-ternative con 2,8 milioni di euro (di cui 2 milioni ottenuti dallo European Maritime and Fisheries Fund). Il progetto è guidato dalla francese Algama, in partnership con Seafood Reboot, anch’essa francese, che insieme hanno già depositato dieci brevetti in 31 Paesi. Le due aziende hanno raggiunto un livello organolettico e nutrizionale considerato ottimale e stanno quindi lavorando con le autorità sanitarie europee per ottenere le ultime autorizzazioni e avviare così la produzione di scala necessaria per immettere sul mercato i loro sostituti di salmone affumicato, tonno in scatola, caviale e taramosalata (crema spalmabile a base di uova di pesce tipica della cucina greca) come primi prodotti.

Punta invece sulla fermentazione microbica la Aqua Cultured Foods di Chicago, che realizza così alternative a base di funghi a gamberi, tonno, calamari e coregone privi di allergeni e ricchi di nutrienti, che possono anche vantare un procedimento naturale e l’assenza di derivati animali o alterazioni genetiche, perché la texture voluta è data dal micelio. Al momento la start up ha tre tipologie di brevetti – per il procedimento, per il suo uso nei sistemi alimentari e per il micelio – e dovrebbe essere anch’essa vicina alla commercializzazione. La conferma è l’accordo che ha già siglato con l’azienda della Gdo elvetica Migros, nel 2021. È invece già sul mercato la svedese Hooked Foods, con diversi prodotti che ricordano il tonno, il salmone e il pesce bianco e che sono realizzati con basi più classiche dei prodotti vegani come la soia, miscelati però, anche in questo caso, con alghe.

sashimi branzino micelio AquaCultured Foods
Sostituto del pesce ottenuto per fermentazione microbica dall’azienda americana Aqua Cultured Foods

Lavorano poi al pesce coltivato, ottenuto in modo del tutto analogo a quanto accade con la carne, la Shiok Meats di Singapore, che è anche la prima ad aver iniziato a coltivare carne di crostaceo ed è quella più avanti, in Asia Sudorientale. C’è poi la Avant Meats di Hong Kong e, quindi, la prima cinese, con tutte le potenzialità del caso. Prima di queste è partita la californiana Finless Foods, che oltre al pesce coltiva anche i molluschi, studia anche sostituti vegani e, visti i recenti via libera della Fda alla carne do pollo e di manzo, confida di essere presto sul mercato.

Pensare di sostituire la carne di allevamento con il pesce di allevamento o pescato non è una soluzione praticabile, visti i danni ambientali e per la salute umana associati a entrambe le pratiche. Per questo si stanno cercando attivamente alternative sostenibili, come i sostituti a base di alghe e il pesce coltivato.

© Riproduzione riservata Foto: Algama, Aqua Cultured Foods

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davis13
davis13
21 Aprile 2023 20:15

interessante: a Londra ho mangiato il quorn ed era buonissimo…

carola
carola
Reply to  davis13
14 Maggio 2023 11:20

C’era anche in italia ma poi non vendeva purtroppo invece era un prodotto molto valido