Le patatine San Carlo pubblicizzate da Carlo Cracco cambiano immagine sul sacchetto. Lo comunica l’azienda in risposta alle perplessità di un nostro lettore
Le patatine San Carlo pubblicizzate da Carlo Cracco cambiano immagine sul sacchetto. Lo comunica l’azienda in risposta alle perplessità di un nostro lettore
Roberto La Pira 16 Maggio 2014Pochi giorni fa abbiamo pubblicato una lettera molto critica sulla pubblicità delle patatine San Carlo Rustica, promosse dal testimonial Carlo Cracco. Secondo il lettore le nuove immagini sul sacchetto risultano ingannevoli, visto che le confezioni contengono la solita patatina “rustica”. Ieri abbiamo ricevuto questa nota dell’azienda che annuncia di voler modificare la presentazione sui sacchetti delle patatine Rustica. È la seconda volta che San Carlo viene incontro alle richieste dei nostri lettori che chiedono maggiore trasparenza. L’altro caso riguardava una dicitura ambigua sulla confezione delle patatine “Più gusto“.
Spett.le Redazione, riscontriamo la comunicazione apparsa sul sito www.ilfattoalimentare.it in data 5 maggio 2014, con cui ci è stata contestata l’ingannevolezza delle immagini riportate sulle nostre confezioni della rivisitata patatina “Rustica – Le Ricette di Cracco”. Un internauta lamentava la triste sorpresa di scoprire che le confezioni che riportavano le immagini di alcune ricette dello chef Cracco contenessero in realtà la “normale patatina “rustica” di prima” e che “le immagini sul sacchetto erano solo inventate”.
Preme anzitutto informare che l’idea “Rustica – Le Ricette di Cracco” nasce dalla nostra collaborazione con lo chef stellato Carlo Cracco e consiste in una serie di iniziative promozionali e di video pubblicitari che hanno al centro la figura dello chef Cracco. L’oggetto della collaborazione consta di una serie di ricette nate dall’estro culinario dello chef, variamente abbinate a una classica patatina “Rustica” di San Carlo, “l’unica patatina ad avere lo spessore e la larghezza giusti per essere usata in cucina” (come recita uno dei messaggi della campagna pubblicitaria).
Spiacenti dell’incomprensione che si è potuta creare e delle infondate aspettative ingeneratesi in un numero pur limitato di consumatori, garantiamo con assoluta certezza la nostra totale buona fede nella messa in atto delle iniziative reclamistiche e mediatiche realizzate nel contesto della campagna “Rustica – Le Ricette di Cracco” e nella realizzazione del packaging creato ad hoc per la nuova iniziativa.
Come giustamente ha indicato l’attento internauta autore della comunicazione in oggetto, nessuna dicitura “al gusto di …” è stata mai da noi impiegata e gli ingredienti previsti dalla ricetta, oltre ad essere indicati chiaramente nelle istruzioni sul retro della confezione come elementi evidentemente da aggiungere e non inclusi nel prodotto, né tantomeno mescolati nello stesso, sono sempre stato raffigurati con intento puramente illustrativo e mai descrittivo.
L’immagine utilizzata è quindi la raffigurazione del prodotto finale, consistente in una patatina Rustica – per la quale non è stato cambiato neanche il nome, trattandosi, come si è testé ricordato, di una consueta patatina Rustica San Carlo – abbinata con il contorno creato grazie alla ricetta di Cracco, realizzabile semplicemente seguendo e rispettando le istruzioni fornite sul retro della confezione.
Non vi è quindi nulla di ingannevole. Nonostante si ritenga di operare legittimamente, al fine di evitare di incorrere in ulteriori contestazioni, ancorché infondate, abbiamo ritenuto opportuno modificare la confezione delle “Rustica – Le Ricette di Cracco”.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Dalla pubblicità, le patatine sembrano anche più grandi del normale… è stata un’impressione solo mia??
Cioè uno pensava di trovare nelle patatine rustiche del finger food invece delle patatine rustiche…e alla San carlo gli danno pure retta? Tristezza…..
Ti consiglio di (ri)leggere l’articolo, mi sa che non ci hai capito nulla.
Mi chiedo che ci fanno su questo sito alcune persone che mancano completamente sia della capacità di afferrare il punto della situazione che di capacità di comprendere la posizione dei consumatori. La sindrome di Stoccolma verso le multinazionali è cosa nota, del resto. Quanta gente è pronta a dire che la Nutella non contiene grassi, è completamente naturale (ahah) “perché è taaaanto buonaaa” o difende Eataly a spada tratta solo perchè fa figo…
Le patatine in questione hanno realmente una confezione ingannevole, ma quale finger food? Hanno tutta l’aria di essere delle patatine aromatizzate e lo dice chiunque le abbia viste sugli scaffali.
Mah a dire il vero mi sembra che sempre piu` spesso fa figo parlare male di Eataly…
“infondate aspettative ingeneratesi in un numero pur limitato di consumatori”: faccio parte anch’io di questo, a Vostro esclusivo parere di cui non si capisce la fondatezza, limitato numero di consumatori.
La foto è evidentemente ingannatrice, altrimenti chiedo cortesemente a San Carlo di aprire la confezione e verificare se il prodotto venduto corrisponde all’immagine proposta sulla confezione.
Cordialmente.
per me è grave il fatto che uno chef che dovrebbe conoscere gli alimenti pubblicizzi delle patatine sapendo cosa accade all’olio in fase di frittura,,,:-(((