Il dubbio sulla regolarità delle etichette delle patatine fritte Le Contadine sedicenti “fatte a mano” non sussiste, sono ingannevoli e non serve aspettare il parere dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.
Il Ministero delle attività produttive nella circolare del 10 novembre 2003, n. 168 (Etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari) scrive:
“(…) L’uso di diciture quali «lavorato a mano» e simili è ingannevole quando soltanto alcune fasi secondarie e collaterali della produzione sono effettuate a mano.
Nel comparto delle paste alimentari, ad esempio, le diciture «lavorato a mano» e simili potranno essere apposte unicamente qualora le fasi di impasto, trafilatura, taglio ed essiccazione della pasta siano state effettuate in tutto o per la maggior parte a mano e non anche quando la manualità abbia riguardato unicamente fasi secondarie come lo svuotamento dei sacchi di semola, il riempimento delle tramogge, il dosaggio degli ingredienti o il confezionamento“.
Roberto Pinton
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Foto: Amicachips.it, Icafoods.it
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Sig.La Pira dove finisce il limite a cui ci si puo’ spingere per superare la soglia della persona INGANNEVOLE e dove inizia quella del TRUFFATORE?
BASTA FURBERIE CI VOGLIONO LEGGI