Il tono delle recensioni è inconfondibile: «Come si fa non volere almeno un po’ di bene a questa trattoria?». Oppure: «L’unica incognita è l’umore dei camerieri, che può essere gioviale, brusco o funere a seconda di chi vi capita». O, ancora, «I ristoranti di Milano sono crepuscolari o alluvionati di luce, senza vie di mezzo». È l’edizione 2011 di PappaMilano, 100 ristoranti di qualità a buon prezzo, di Valerio Massimo Visintin per Terre di mezzo editore (128 pagine, 9 euro).
Giunta alla nona edizione (aggiornata a settembre 2010, quindi davvero freschissima) con oltre 45 mila copie vendute, la guida seleziona trattorie, ristoranti, osterie, enoteche, pizzerie e bistrot che, oltre al requisito della qualità e dell’attenzione per i clienti, permettano di limitare la spesa al di sotto dei 35 euro «confine inviolabile del PappaMilano». Oltre all’elenco dei “piatti forti” del menù, sono utilissimi anche i consigli pratici tipo «andarci coi mezzi pubblici» o «la seconda saletta è più gradevole».
Un capitolo è dedicato a 30 nuovi locali, che si aggiungono agli aggiornamenti dei confermati. Due bollini facilitano la scelta: il primo contraddistingue le insegne garantite dall’autore, il secondo quelle dove si cena a un prezzo davvero stracciato. C’è anche una selezione di ristoranti inavvicinabili di sera che però a pranzo propongono un prezzo speciale, e di locali per il brunch della domenica.
L’autore, il giornalista Valerio Massimo Visintin che recensice locali per Corriere della Sera e Vivimilano, garantisce di aver sperimentato i locali più volte in incognito, ma invita i lettori a inviare commenti e segnalazioni, dei quali tiene conto a ogni aggiornamento.
Mariateresa Truncellito