Bottiglie del vino intelligenti, etichette del latte che avvisano sulla scadenza: i nuovi materiali futuristi per il packaging sono realtà
Bottiglie del vino intelligenti, etichette del latte che avvisano sulla scadenza: i nuovi materiali futuristi per il packaging sono realtà
Agnese Codignola 4 Maggio 2017Il cartone del latte che avvisa, tramite sms, che la data di scadenza si avvicina. La bottiglia di vino che segnala quando la temperatura e l’ossigenazione raggiunte sono ideali. L’etichetta che diventa rossa quando l’umidità di un cibo confezionato non è quella giusta. Il display che fa il countdown dei giorni che restano per essere sicuri che una verdura mantenga tutti i suoi preziosi componenti non degradati. Il tutto grazie a chip stampati su un substrato sottile ma in grado di rimanere stabile nel tempo, economico e molto versatile. Sono molti gli esempi che si potrebbero ipotizzare già oggi di impieghi del nuovo materiale di dimensioni nano e, soprattutto, binarie realizzato dai ricercatori del gruppo AMBER del Trinity College di Dublino, in Irlanda. Perché per la prima volta, dopo trent’anni di studi, il team di fisici è riuscito a ottenere un nanomateriale stampabile e bidimensionale, le cui applicazioni potenziali potrebbero essere numerosissime a cominciare, appunto, dal packaging alimentare.
Da molti anni sono presenti sul mercato i fogli di nanotubi di carbonio, ma si tratta di un tipo di composto nel quale non è possibile inserire transistor perché ha una sua instabilità intrinseca e perché è monodimensionale. I ricercatori irlandesi sono riusciti invece a realizzarne uno del tutto diverso, e non a caso la scoperta ha trovato spazio sulle pagine di Science. Il segreto sta negli elementi chimici scelti per mettere a punto il nuovo materiale: non solo carbonio, e quindi grafene, ma anche nitruro di boro e diselenide di tungsteno, ovvero sostanze che, per le loro caratteristiche chimico-fisiche, conferiscono appunto stabilità e permettono di avere un materiale a due dimensioni nel quale è possibile stampare dei chip. E, di conseguenza, ottenere confezioni (o, per esempio, documenti di identità e dispositivi di vario tipo) intelligenti e capaci di interagire.
Secondo gli autori nei prossimi anni questo prodotto si diffonderà ovunque, anche perché è facile da assemblare e non è costoso, e potrebbe consentire risparmi significativi in molti ambiti quali quello alimentare, con il contenimento degli sprechi.
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Giornalista scientifica
impatto ambientale? meditate