L’Oms raccomanda: le calorie da grassi saturi devono essere meno del 10%. Consultazione pubblica sulle nuove linee guida per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
L’Oms raccomanda: le calorie da grassi saturi devono essere meno del 10%. Consultazione pubblica sulle nuove linee guida per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari
Beniamino Bonardi 10 Maggio 2018Per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, le calorie provenienti da grassi saturi non devono superare il 10% di quelle assunte complessivamente ogni giorno, sia dagli adulti che dai bambini. La raccomandazione è contenuta nelle prime linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sugli acidi grassi, che fanno seguito a quelle sull’assunzione di sodio, potassio e zuccheri. Sulle nuove linee guida è stata avviata una consultazione pubblica sino al 1° giugno e la pubblicazione dovrebbe avvenire entro l’anno.
Gli acidi grassi saturi si trovano in alimenti di origine animale come burro, latte, carne, salmone e tuorli d’uovo e in alcuni prodotti di origine vegetale come cioccolato e burro di cacao, olio di palma e olio di palmisti. L’Oms raccomanda anche di sostituire i grassi saturi con quelli polinsaturi, più salutari, come quelli contenuti nell’olio di oliva.
Le nuove linee guida sono finalizzate a ridurre le malattie non trasmissibili, che nel 2016 hanno causato 54,7 milioni di morti in tutto il mondo, il 72% delle quali, cioè 39,5 milioni, sono dovute a malattie cardiovascolari, in molti casi prima dei 70 anni.
© Riproduzione riservata
[sostieni]
“Gli acidi grassi saturi si trovano in alimenti di origine animale come burro, latte, carne, salmone e tuorli d’uovo”.
Che stanchezza…nulla di nuovo, l’ennesima riconferma che una dieta sana deve essere fatta con un sacco di frutta, verdura e legumi ogni giorno, e ogni tanto ci si mangia carne (di qualità), pesce (di qualità, non certo i salmoni di allevamento) e latticini.
Se ci fate caso tutti questi studi arrivano a questo. Che è poi quello che l’uomo ha involontariamente fatto fino a una sessantina di anni fa, più o meno.
Fino a una sessantina di anni fa quando la lunghezza vita media era molto più corta di oggi. Il corpo umano ha fabbisogni di grassi carboidrati e proteine ben definiti…… qualsiasi dieta a base di frutta e verdura non ti permetterà nemmeno di alzarti dal letto se ne usufruirai per un lungo periodo!
Infatti non mi sembra di avere escluso carne e pesce, e nemmeno il pane….ho solo scritto di variare la dieta e seguire le stagioni.
Poi, prima la vita era più corta innanzitutto perchè la medicina era meno avanzata e pochi se la potevano permettere. E le condizioni di lavoro erano diverse.
Aggiungo una nota di dubbio sulle qualità di alcuni saturi, come quello del salmone e del cocco oggi in rapida crescita d’utilizzo in sostituzione del palma in molte formulazioni.
Spesso il mondo “scientifico” si divide e non sa decidere in modo univoco su molte questioni discordanti.
Se non teniamo conto del contesto d’uso tradizionale di molti alimenti in discussione (i salmoni nel nord freddo, il cocco ed il palma non raffinato nel sud caldo), queste controversie rimarranno irrisolte ancora per molto tempo.
Domanda a FTV:” qualsiasi dieta a base di frutta e verdura non ti permetterà nemmeno di alzarti dal letto se ne usufruirai per un lungo periodo!” ha degli esempi di questa affermazione? perchè allora i campioni vegani mondiali di vari sport, tutte le persone vegane da anni, io stessa vegana da 10 anni, come stiamo facendo a vivere ?
Carla
Fammi il nome di un vegano dalla nascita che ha raggiunto la pensione…… guarda che anche il latte materno è cibo di derivazione animale!
Perchè si dopano(primo)e integrano ciò che gli servirebbe dalla carne con integratori alimentari sintetici,esempio? la creatina e altri BCAA normalmente presenti in uova e latte
te lo dice uno sportivo(non vegan) ma che conosce parecchi atleti vegan.
Ma io non conosco tutti gli esseri viventi apparsi sulla terra dal primo uomo ad ora!
La mamma di ogni spece animale produce latte per soddisfare le esigenze nutrizionali dei suoi neonatii fino a quando sono in grado di nutrirsi da soli, dopodiche non si nutrono più con il latte.
L’uomo però è un animale “intelligente” e da sempre beve latte anche dopo lo svezzamento