È ufficiale: il Nutri-Score è l’etichetta nutrizionale a semaforo del Belgio dal 1° aprile 2019. La svolta arriva a meno di un anno dall’annuncio della ministra degli Affari sociali e della salute pubblica Maggie De Block, che alla fine dell’estate 2018 aveva spiegato come l’obiettivo del governo fosse quello di rendere le informazioni nutrizionali più accessibili e facili da comprendere. E dopo una lunga consultazione con esperti del settore alimentare, industrie e associazioni dei consumatori, la scelta è ricaduta sul sistema francese.
Il Nutri-Score è un logo che utilizza cinque colori – dal verde scuro al rosso – e cinque lettere – dalla A alla E – per esprimere in maniera immediata e sintetica la qualità nutrizionale globale dell’alimento. Il giudizio è calcolato su 100 grammi (o 100 ml per i liquidi) di alimento e prende in considerazione sia nutrienti e ingredienti da limitare (calorie, grassi saturi, zuccheri semplici e sale), sia quelli positivi per la nostra salute, come la presenza di frutta e verdura tra gli ingredienti, e il contenuto di fibre e proteine.
Fin dal primo annuncio, la scelta di adottare il Nutri-Score è stata accolta con favore dalle associazioni dei consumatori, ma meno dalle aziende che, rappresentate dalla Federazione belga delle industrie alimentari (Fevia), hanno detto di sostenere un logo comune europeo rispetto ai diversi modelli nazionali. Ma non tutte le imprese sono contrarie: le francesi Danone e Carrefour hanno deciso di adottare l’etichetta a semaforo anche in Belgio, così come hanno fatto le catene di distribuzione locali Delhaize e Colruyt, che hanno iniziato usarlo gradualmente già da diversi mesi.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.