Nel 2021, nel quadro della strategia ‘Farm to Fork‘, la Commissione europea si è impegnata a proporre una nuova etichetta nutrizionale da adottare in tutti i Paesi entro il 2023. Dopo l’annuncio, alcune lobby alimentari si sono mobilitate per impedire che la scelta ricadesse sul modello di etichetta a semaforo francese Nutri-Score, o quanto meno per ritardarne l’adozione.
All’origine delle pressioni ci sono grandi aziende alimentari, e settori agricoli come quelli del formaggio e dei salumi, oltre a diversi partiti politici ed europarlamentari vicini al mondo agroalimentare. Anche il governo italiano (in particolare dopo le ultime elezioni) ritiene l’adozione dell’etichetta a semaforo Nutri-Score una sorta di complotto dell’Europa contro i prodotti “Made in Italy”.
Nonostante queste pressioni siano basate su argomentazioni prive di fondamento e su fake news, il risultato è che la Commissione europea non ha mantenuto i suoi impegni lasciando intendere che potrebbe scartare l’ipotesi di adozione del Nutri-Score a causa di una situazione ‘complessa’ e troppo ‘polarizzante’.
Per queste ragioni 316 scienziati e professionisti della sanità pubblica si sono mobilitati e hanno diffuso un rapporto scientifico di 61 pagine (con 105 referenze bibliografiche che su può trovare qui) che riassume le argomentazioni a favore dell’adozione del Nutri-Score. Il documento focalizza l’attenzione su sei punti.
- La presenza di un centinaio di studi scientifici realizzati nel corso degli anni in venti Paesi validano il Nutri-Score e dimostrano la sua efficacia;
- Il recente aggiornamento dell’algoritmo ha permesso di correggere alcuni “limiti” dell’etichetta su prodotti come l’olio extravergine di oliva e le bibite con edulcoranti artificiali;
- Le conclusioni del rapporto del Centro comune di ricerca europeo (della Commissione europea (Jrc) secondo cui i consumatori preferiscono loghi semplici, colorati come il Nutri-Score;
- I risultati della consultazione pubblica lanciata dalla Commissione che hanno mostrato come la maggioranza delle organizzazioni dei consumatori, delle Ong, dei cittadini, delle istituzioni di ricerca e delle autorità sanitarie sostengono un‘etichetta a semaforo come il Nutri-Score in grado di fornire informazioni sulla qualità nutrizionale globale degli alimenti;
- Il sostegno da parte di numerose associazioni scientifiche europee, delle associazioni dei consumatori e delle Ong;
- L’adozione e l‘implementazione delle etichette a semaforo in: Francia, Belgio, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Lussemburgo e Svizzera.
Il rapporto fornisce anche risposte a domande legittime, spesso utilizzate in maniera scorretta per screditare il Nutri-Score, come “Perché è calcolato su 100 g/100 ml e non per porzione?”.
Lo scopo del documento è ricordare alle autorità europee che la decisione sull’etichetta a semaforo deve essere basata sulle evidenze scientifiche e nell’interesse della salute pubblica senza cedere alle pressioni delle lobby. Per questo i firmatari (fra cui sette italiani, con in testa Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri) chiedono alla Commissione di proporre al più presto una legislazione (vedi lista completa dei firmatari). Il semaforo aiuterà i consumatori a fare scelte più favorevoli sul piano nutrizionale e a ridurre il rischio di patologie legate all’alimentazione, come l’obesità, le malattie cardiovascolari, il diabete, l’ipertensione e i tumori, che hanno un importante costo umano ed economico in tutta Europa.
La presenza di un logo nutrizionale sulle confezioni non risolverà i problemi legati all’alimentazione, ma si tratta di tassello importante che aiuterà i consumatori a fare scelte migliori nel momento dell’acquisto, e indurrà le aziende a migliorare la qualità nutrizionale dei prodotti.
Clicca qui per leggere il comunicato integrale.
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© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos
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Una buona notizia.
A condizione che il progetto preveda anche la verifica dei risultati attesi; fase progettuale – questa – che recentemente pare si tralasci con una certa frequenza.
Proteggere i consumatori è un giusto scopo. Ha visto fin qui le autorità varie prone alle esigenze economiche della grandi, grandissime industri alimentari Nestlé, Coca- cola, ma anche Ferrero. Adesso sembra che il problema sia il Parmigiano Reggiano, il salumi, il Prosecco e via. Se la vita in Italia una delle più lunghe al mondo vuol dire anche che mangiamo sano.
Una vita lunga non signiflica anche in salute: obesità sovrappeso e malattie cronico-degenerative sono diffuse.
Non sono d’accordo e non faccio parte di alcuna lobby
https://agricolae.eu/nutriscore-e-nutrinform-superati-alimento-semplice-e-quello-salutare-i-sistemi-nova-e-siga-che-restituiscono-dignita-a-carne-latte-e-uova/?print=print
Qualità nutrizionale ( incompleta ), grado di lavorazione ( temperature di lavorazione, numero e qualità di additivi, coloranti, conservanti, adiuvanti e altri ), residui di pesticidi ( anche al di sotto della soglia di legge, effetto cocktail ) sono i parametri principali generalmente riconosciuti come fondamentali per la salute.
————Gli studi epidemiologici hanno confermato l’importanza di ciascuna di queste tre dimensioni, indipendentemente l’una dall’altra, nello sviluppo delle malattie croniche. Così, diversi studi hanno dimostrato che l’effetto deleterio degli alimenti ultra-processati rimane significativo, anche dopo l’aggiustamento per la qualità nutrizionale della dieta.————-
Qui giace un ostacolo insormontabile, che vanifica tutto questo lavoro…………alle QUANTITÀ nutrizionali chi ci pensa? e al loro bilanciamento fine?
La qualità nutrizionale sul singolo cibo è utile o inutile? considerato che è il totale di periodo ad essere determinante.
Avrete certamente la vostra etichetta ma otterrete un qualche risultato considerati tutti gli altri fattori da collegare?
Se ne parla in continuazione ripetendo sempre le stesse cose e come si evince dall’articolo collegato al link le toppe aumentano.
Daccordo se si mantiene la tabella nutrizionale e gli ingredienti soprattutto x gli intolleranti. Esempio: chi deve limitare sale e zuccheri, si può regolare? Come lo capisce dalle lettere?
In Nutri-score è uno strumento addizionale di rapida consultazione per il confronto con altri prodotti della stessa categoria. L’elenco degli ingredienti e la tabella nutrizionale verranno mantenuti. Anzi, i promotori del Nutri-score vorrebbero implementare la legislazione, affinché la tabella nutrizionale sia più esplicita, in particolare che vengano indicati (da parte dei produttori) gli zuccheri aggiunti (diversi da quelli naturalmente presenti negli ingredienti). Per farlo, però, sarebbe necessario cambiare il regolamento europeo 1169/2011 sulle etichette alimentari, inserendo nella dichiarazione nutrizionale anche gli zuccheri aggiunti.