mgaphone : nutriscore

Nutri-ScoreI Paesi che hanno adottato il Nutri-Score si alleano. Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera annunciano la creazione di un meccanismo di coordinamento per promuovere e facilitare l’uso della famosa etichetta a semaforo francese. Come spiega il ministero francese della Solidarietà e della Salute, il sistema è costituito da due comitati, uno direttivo e uno scientifico, che si sono già riuniti tra la fine di gennaio e le prime settimane di febbraio 2021.

Il comitato direttivo, costituito dai rappresentanti delle autorità nazionali competenti in materia, ha il compito di coordinare l’implementazione del Nutri-Score mettendo in campo procedure comuni ed efficaci in tutti i Paesi che l’hanno adottato. L’alleanza ha anche l’obiettivo di facilitare l’utilizzo dell’etichetta a semaforo da parte delle aziende, aiutare le piccole imprese e informare i consumatori. Dal canto suo, il comitato scientifico ha lo scopo di valutare future possibili modifiche del Nutri-Score per aumentare la sua efficacia, alla luce delle raccomandazioni alimentari e delle conoscenze scientifiche in campo nutrizionale, che sono in costante evoluzione.

Findus bastoncini Francia Nutri ScoreIl Nutri-Score è l’etichetta a semaforo sviluppata da un gruppo di ricercatori francesi e adottata ufficialmente nel Paese nell’ottobre 2017. Da allora è stata implementata da 415 aziende, che rappresentano circa il 50% del mercato. Il sistema a cinque lettere – da A ed E – e cinque colori – da verde scuro a rosso – fornisce una valutazione nutrizionale di un prodotto alimentare, prendendo in considerazione sia gli aspetti positivi (fibre, proteine, presenza di frutta, verdura e frutta secca tra gli ingredienti), sia quelli da limitare (grassi saturi, zuccheri semplici, sale e calorie).

Numerosi studi scientifici dimostrano l’efficacia di Nutri-Score nel confrontare il valore nutritivo dei prodotti dello stesso gruppo alimentare. Le informazioni sugli imballaggi degli alimenti sono generalmente difficili da capire per i consumatori, Nutri-Score invece permette di vedere e di confrontare facilmente il valore nutritivo di un alimento.

Sulla base di solide prove scientifiche secondo cui Nutri-Score è più efficace di altri sistemi, la Francia ha lanciato e implementato il sistema nell’ottobre del 2017. Successivamente, il Belgio lo ha adottato nell’aprile del 2018. La Spagna ha annunciato la sua intenzione di lavorare con il sistema nel novembre del 2018, Germania e Svizzera sono seguite nel settembre 2019, i Paesi Bassi nel novembre del 2019 e il Lussemburgo nel 2020. L’attuazione del meccanismo di coordinamento transnazionale permetterà una gestione coordinata ed efficiente di Nutri-Score. In Svizzera, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) sostiene Nutri-Score da settembre 2019.

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Pinuccio
Pinuccio
25 Marzo 2021 09:48

Beh anche l’Italia sta trovando alleati per contrastare il nutriscore e in Spagna molti giuristi di diritto alimentare stanno facendo una forte campagna contro, quindi non è così scontata l’adesione di quel paese.
La Svizzera inoltre non fa parte della UE e il suo parere non è vincolante per una decisione comunitaria.
E più si va avanti e più si scopre l’inutilità di un elemento che crea solo confusione e nasce da interessi di parte.
Mettetevi il cuore in pace: l’etichettatura nutrizionale derivante dagli obblighi del reg. 1169/2011 è già abbastanza esaustiva, basterebbe metterla in pratica.

Pasquale
Pasquale
Reply to  Pinuccio
25 Marzo 2021 14:08

Esattamente. Anch’io credevo al NutriScore, ma da quando ho capito che non tiene conto delle porzioni (una pizza e’ meglio dell’olio d’oliva) mi sono convinto che e’ molto scarso e spero non venga adottato. Con cosa lo sostituirei? Non ne ho idea, lo ammetto, ma e’ fuorviante.

Roberto La Pira
Reply to  Pasquale
25 Marzo 2021 14:24

Il Nutri-Score serve se il semaforo viene confrontato con altri prodotti della stessa categoria merceologica, non ha senso fare altri confronti

Pinuccio
Pinuccio
Reply to  Pinuccio
25 Marzo 2021 14:38

Dr. La Pira… ma continuiamo a raccontarci la stessa storiella di sempre: questo lo sa lei che è un addetto ai lavori, non lo sa certamente il consumatore che non fa queste associazione.
E se mette a confronto un panino al prosciutto con un panino con un qualcosa di vegetale dentro che non sa che è ultraprocessato perché non legge gli ingredienti ma guarda il semaforo, sceglie il panino ultraprocessato.
La dichiarazione nutrizionale se scritta bene assolve qualunque compito divulgativo. Perché in America non si fanno le menate per i semafori.
Diciamoci la verità i sistemi a semaforo sono una forma di protezione, non a caso nata con il Nutriscore nelle Università del Nord della Francia che la Dieta mediterranea non sanno neanche che cos’è, per difendere degli interessi di parte. Ma non risolve nessun problema di tipo alimentare, anzi…

Alessandro Mostaccio
25 Marzo 2021 14:39

Sarebbe fondamentale spiegare se questa etichetta supplementare a semaforo sia già ‘trovabile’ sugli scaffali dei negozi italiani o meno e forse anche spiegare che in Europa c’è un’enorme dibattito su questo tipo di etichette supplementari nutrizionali che sfocerà in un apposito regolamento entro il 2022 e che il nostro Paese che non condivide questa ‘etichetta a semaforo’ sta invece proponendo un’altra tipologia di etichetta detta ‘Nutrinform’… che ha le stesse finalità basandosi però su una filosofia completamente diversa. Il Nutri-Score infatti è precettivo: il semaforo serve a quello. L a nutrinform ha invece un approccio educativo/critico nel senso che aiuta il consumatore a capire quanto di un nutriente è contenuto in una porzione di prodotto rispetto alle indicazioni della comunità scientifica sulle dosi giornaliere! della serie: non vieto nulla ma ti aiuto a ragionare!