Mentre a New York il sindaco cerca in tutti i modi di vietare la vendita delle maxi porzioni nei fast food, a Milano Ferrero invade la città con maxi manifesti che invitano a fare la scorta di Nutella comprando barattoli da 630 g, 825 g o da 1 kg. Di fronte a queste campagne pubblicitarie risultano pressochè inutili le iniziative per convincere i giovani a nutrirsi correttamente evitando snack dolci, salati e bibite zuccherate.
Purtroppo i barattoloni di Nutella in formato familiare, che richiamano alla mente il bicchierone gigante di crema al cioccolato del film di Nanni Moretti, avranno un buon successo.
L’aspetto assurdo della vicenda è che Ferrero fino a pochi mesi fa proponeva alle famiglie spot con Tata Lucia che dispensava consigli per una colazione intelligente ed equilibrata. La formula era molto semplice: una fetta di pane ricoperta da 15 g di crema alle nocciole (una porzione), un bicchiere di latte e frutta.
Dopo la saggezza di Tata Lucia arrivano ora i barattoloni da 1 chilo per tutta la famiglia, che non sono certo un invito alla moderazione e all’equilibrio.
“….quanti dobbiamo essere in famiglia per consumare 1 kg di nutella a colazione? …… Da una parte Ferrero sostiene le piccole porzioni dall’altro propone formati da 1 kg…..Se fossimo negli anni ’50 sarebbe “addescamento nutelloso”.
Il testo conclude con una riflessione “ Cercate di capire io ho 4 figli adolescenti se metto in tavola 1 kg di nutella, come posso spiegare a loro il significato della parola porzione? I barattoloni sono un invito implicito a consumare più Nutella, ma allora a che serve scrivere sull’etichetta la porzione ?”.
La tendenza ad esagerare con le dimensioni non è una novità per le aziende alimentari. Coca Cola propone con successo la bottiglia da 1,5 e da 2 litri, McDonald’s raddoppia la grandezza del panino e le calorie agli avventori disposti a spendere un euro in più, i produttori di patatine hanno creato buste gigantesche per non parlare dei bicchieroni stratosferici di pop corn serviti nei cinema.
Adesso anche Ferrero ha capito che la moderazione non è proprio la virtù delle aziende del cibo supercalorico e propone per la famiglia vasetti con 65 porzioni. Complimenti.
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
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ROBERTO ANGILERI
1 Giugno 2013 12:01
RISPARMIO O MAGGIOR CONSUMO ?
Fate un po’ la prova.
Una famiglia ha in dispensa un barattolo da 500 gr.
Un’altra famiglia ha in dispensa un barattolo da 1 kg.
La seconda famiglia non consumerà mai nel doppio dei giorni della prima famiglia, ma molto prima.
Quindi, effetto iniziale, RISPARMIO in proporzione al peso, effetto finale MAGGIOR CONSUMO e maggiore spesa.
Spero di trovarVi d’accordo.
RISPARMIO O MAGGIOR CONSUMO ?
Fate un po’ la prova.
Una famiglia ha in dispensa un barattolo da 500 gr.
Un’altra famiglia ha in dispensa un barattolo da 1 kg.
La seconda famiglia non consumerà mai nel doppio dei giorni della prima famiglia, ma molto prima.
Quindi, effetto iniziale, RISPARMIO in proporzione al peso, effetto finale MAGGIOR CONSUMO e maggiore spesa.
Spero di trovarVi d’accordo.