Criticare la Nutella è difficile, perché si tratta di un prodotto cult supportato da numerose campagne pubblicitarie e venduto a un prezzo conveniente. Come accade per la formula della Coca-Cola, anche per la Nutella si parla di una ricetta misteriosa, ma è una leggenda metropolitana, perché è solo una semplice crema al cioccolato. Questa nota non vuole fare cambiare idea alle persone convinte di trovare nel vasetto di vetro la quintessenza del cacao, ma insinuare qualche ragionevole dubbio su un prodotto considerato – forse con troppo zelo – un mito.
In commercio ci sono altri prodotti alimentari cult, come le patatine Pringles, le bibite ACE, l’ovetto Kinder, che – nonostante il successo commerciale – si possono considerare dei surrogati rispetto alle patatine fritte vere, ai succhi di arancia 100% e alle vere uova di Pasqua. Per Nutella un riferimento non esiste, visto che Ferrero ha proposto per primo una versione industriale della crema al cioccolato.
Gli ingredienti della Nutella
Basta però leggere l’elenco degli ingredienti per capire che siamo di fronte a una preparazione con un profilo qualitativo merceologico non proprio eccellente. Se si confrontano le materie prime di Nutella con quelle di altre creme spalmabili presenti sugli scaffali dei supermercati – Magnum Intense, Novi e Lindt – si vede che gli ingredienti utilizzati sono simili, ma cambiano la quantità e il tipo di grassi. Quelli più importanti sono nocciole, cacao e burro di cacao, che rappresentano il 90% circa dei costi delle materie prime.
Le nocciole e il cacao. Nutella contiene il 13% di nocciole, Magnum intense arriva al 20%, Lindt non lo dichiara, mentre Novi raggiunge il 45% (!) ovvero 3,5 volte più rispetto a Nutella. Questo enorme distacco è un elemento sostanziale molto importante a livello qualitativo, ed emerge anche quando si assaggia il prodotto. Il contenuto di nocciole è importante, perché si tratta dell’ingrediente più costoso che caratterizza la crema.
Dov’è il burro di cacao? Nutella usa olio di palma al posto del pregiato e costoso burro di cacao (considerato l’ingrediente principe di tutti i prodotti a base di cioccolato). L’abilità di Ferrero consiste nel rendere piacevole al palato un olio di mediocre qualità come quello di palma attraverso un processo di raffinazione che permette di selezionarne la parte più nobile. L’operazione è possibile grazie a un impianto di frazionamento che possiedono solo sette aziende al mondo. Questa scelta permette di ridurre drasticamente i costi, ma penalizza la qualità nutrizionale essendo gli oli di palma sconsigliati dagli esperti di nutrizione
Lindt impiega grassi vegetali e burro di cacao, e si differenzia dagli altri perché utilizza come ingrediente il 10% di cioccolato al latte. Novi è l’unica crema che usa solo il pregiatissimo burro di cacao. Magnun Intense fa una scelta di compromesso, impiegando grassi vegetali di scarsa qualità e, in minor misura, burro concentrato. Altri ingredienti come il latte scremato, il cacao magro… hanno un valore secondario. Per quanto riguarda le calorie, il livello è abbastanza uniforme e oscilla intorno a 500 kcal/100 g.
L’aroma
Nutella usa come aroma solo la vanillina (questo emerge dall’etichetta della crema venduta negli Stati Uniti). Si tratta di un aroma artificiale, molto utilizzato nell’industria dolciaria al posto della vaniglia naturale che costa uno sproposito). Le altre marche usano aromi, probabilmente vanillina o vaniglia, senza altre specifiche.
La prova sensoriale
Per scoprire qual è la crema migliore bisogna acquistarle e spalmarle su una fetta di pane valutando la consistenza, la fragranza, l’aroma ed eventuali difetti. Il profumo tipico del cacao deve essere persistente e lo zucchero non deve prevalere sugli altri sapori. Ricordo una prova di degustazione fatta da un gruppo di genitori e di ragazzini a Milano, in un incontro promosso da SlowFood.
Sul banco c’erano quattro vassoi con pezzetti di pane spalmati con quattro creme: Lindt, Novi, Nutella, la crema firmata Coop.
L’assaggio era anonimo e, contrariamente a ogni previsione, la Nutella non ha guadagnato la prima posizione. Certo, questa prova non ha nessun valore statistico, ma gli intenditori sanno che per fare buoni prodotti servono buoni ingredienti e nessuno fa i miracoli con grassi vegetali come l’olio di palma, anche se nobilitato, e tanto zucchero.
Il prezzo
Nutella è di gran lunga il prodotto leader del settore, ma l’elemento principale che permette a Ferrero di mantenere la posizione è il prezzo estremamente conveniente e non la qualità. Per comprare un vasetto da 200 g in vetro bastano 1,60/1,80 €, per Magnum Intense si arriva a 2,3 €, per Lindt e Novi occorre preventivare da 2,6 a 2,8 €. Le differenze già notevoli rispetto ai concorrenti diventano abissali se si usa come confronto il prezzo del barattolo di Nutella da 750 g, che costa la metà di Magnum e quasi tre volte meno di Lindt e Novi.
Le creme che imitano Nutella hanno scarse possibilità di successo, perché nessuno riesce a produrre una crema altrettanto appetibile a un prezzo così conveniente. Non bisogna dimenticare che più della metà di un barattolo di Nutella è composta da zucchero, il 25% è olio di palma e le nocciole rappresentano solo il 13%.
L’altro segreto che suggella il mito è l’imponente campagna di marketing del gruppo Ferrero che, grazie agli spot di tutti i suoi prodotti (Kinder, Rocher, Mon Chéri, Nutella, Fiesta…) è considerato il primo inserzionista televisivo del settore alimentare, con un budget di spesa milionario. Ma questi discorsi sono solo per intenditori e addetti ai lavori. Nutella è un mito perché oltre a essere un gusto, un sapore, rappresenta un marchio di riferimento per la maggior parte dei consumatori. Ma non è detto che questa situazione resti immutabile.
Forse spiegando che le creme alla nocciola non devono soltanto sciogliersi bene in bocca, essere dolci, spalmabili e zuccherate forse la situazione potrebbe cambiare anche in questo ambito-
Questo articolo è stato fatto un po’ di tempo fa, ma i concetti restano ancora validi. Certo la crema Magnum forse non si trova più, ma nei supermercati adesso è esposta Rigoni Nocciolata che ha un prezzo vicino a Novi e ci sono anche altre creme proposte da catene di supermercati come Esselunga e Coop, che a volte costano meno e reggono benissimo il confronto con Nutella.
Un’analisi interessante sulle “Nutelle” la propone Gunther Karl Fuchs nell’ottimo blog Papille vagabonde con un confronto aggiornato sulle creme alla nocciola presenti sul mercato.
Il test sulle creme al cioccolato prezzi (novembre 2010)
MARCA E PREZZO | INGREDIENTI | Aspetti negativi | Aspetti positivi | PREZZO ORIENTATIVO |
Nutella 200 g (crema da spalmare alle nocciole) kcal: 530
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Zucchero (55%), olio vegetale, nocciole (13%), cacao magro, latte scremato in polvere (5%), lattosio, siero del latte in polvere, emulsionante: lecitina di soia, aromi (vanillina)
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Troppo zucchero, contiene solo olio di palma, poche nocciole | È la meno costosa, si spalma bene, è quasi un mito | 9 €/kg
(si scende a 5 €/kg se la confezione è di 750 g)
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Magnum intense 350 g (crema spalmabile alla nocciola) 350 g |
Zucchero, nocciole 20%, oli vegetali, cacao magro in polvere, latte intero in polvere, siero di latte in polvere, lattosio, burro concentrato, emulsionanti (lecitina di soia), aromi
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Contiene grassi vegetali e in minor misura burro concentrato. Prezzo elevato concentrato |
Ha un contenuto di nocciole maggiore di Nutella e si spalma bene |
11/12 €/kg
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Novi 200 g (crema da spalmare) kcal: 538
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nocciole (45%), zucchero, cacao magro (9%), latte scremato in polvere (5%), burro di cacao, emulsionante lecitina, aromi
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Prezzo elevato |
Ha un ottimo contenuto di nocciole 3,5 volte superiore rispetto a Nutella e usa solo burro di cacao
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13 €/kg
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Lindt 200 g (crema spalmabile con cioccolato al latte)
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Zucchero, grassi vegetali, cioccolato al latte 10% (zucchero, burro di cacao, pasta di cacao, latte intero in polvere, emulsionante: lecitina di soia, latte scremato in polvere, lattosio, burro anidro, estratto di malto d’orzo, aromi, bacche di vaniglia,cacao minimo 35%), nocciole, cacao magro, latte scremato in polvere, lattosio, siero di latte in polvere , emulsionante: lecitina di soia | Contiene una parte di grassi vegetali. Prezzo elevato | Contiene il 10% di cioccolato al latte |
13 €/kg
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24