Bambina con vassoio tra i tavoli di una mensa scolastica

Un’operazione del Carabinieri per la Tutela della Salute (Nas) e del Ministero della Salute su circa mille aziende di ristorazione collettiva che gestiscono mense nelle scuole di ogni ordine e grado ha scoperto irregolarità in oltre un quarto dei casi. Tra le ditte controllate, infatti, 257 erano irregolari.

I Nas hanno quindi accertato 361 violazioni penali e amministrative e hanno irrogato sanzioni per 192mila euro. Hanno inoltre deferito all’autorità 18 gestori dei servizi mensa, ritenuti responsabili di frode ed inadempienza in pubbliche forniture. I Nas hanno anche sospeso l’attività di 13 aree cucina e depositi di alimenti, in alcuni casi anche con il sequestro, per gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, muffe, insetti ed escrementi di roditori.

Carabinieri Nas nel corso di un'operazione

La maggioranza delle irregolarità riguardavano carenze strutturali e gestionali nella preparazione dei pasti, la mancanza della tracciabilità degli alimenti e l’omessa comunicazione degli allergeni. Complessivamente i Nas hanno sequestrato oltre 700 kg di alimenti senza tracciabilità, scaduti o conservati in ambienti inadeguati. Si trattava prevalentemente di carni, formaggi, pane, pasta e acqua minerale.

In particolare, i Nas di Brescia hanno chiuso un centro di cottura per gravi carenze organizzative, strutturali e igienico sanitarie, oltre a mancanze nella rintracciabilità e nella conservazione degli alimenti. Il Comando di Parma, invece, hanno rilevato gravi carenze igienico-sanitarie in uno stabilimento di preparazione pasti. Nell’impianto erano infatti presenti blatte morte ed escrementi di roditori, nonché pavimentazione danneggiate e tubature divelte nel reparto di lavorazione carni.

I Nas di Caserta, invece, hanno individuato due laboratori cucina presso altrettante scuole per l’infanzia sprovvisti di autorizzazione (quindi abusivi). Anche la mensa di un asilo nido chiusa dai Nas di Taranto è risultata priva di autorizzazione. E non solo: i Carabinieri hanno scoperto anche che l’acqua utilizzata non era idonea all’uso alimentare.

© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock

Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.

Dona ora

5 2 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Marcello
Marcello
2 Dicembre 2023 08:33

Egregi signori, circa un mese fa vo ho parlato delle problematiche delle carni trasformate meccanicamente.
Non ho avuto nessuna risposta da parte vostra, chiaramente non pretendo una risposta a livello recnologico, già che il tema e altamente specifico e specializzato.
Il problema è molto specializzato e se non si è integrato da anni direttamente con il comparto e difficile conoscere i problemi. S
Marcello Quadrana.

giova
giova
2 Dicembre 2023 10:42

Sembrano ancora poco diffuse le accortezze in materia d’igiene degli alimenti e di sicurezza del cibo e dei luoghi dove si permane per ristorarsi.
Non si sottolineerà mai abbastanza il valore e il signifcato sociali della ristorazione collettiva, in ogni ambiente (scolastico e lavorativo). Sconforta rilevare la superficialità e gli errori gestionali in materia.
E’ proprio di ieri la notizia, che si aggiunge a quelle riportate nel redazionale, di un altra ispezione a Milano, in un C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio).