Aumentano le notifiche di frodi commerciali, contraffazioni, adulterazioni e allerte alimentari in Unione Europea. Lo rivela il Rapporto sulle allerte di sicurezza alimentare e sulle indagini sulle frodi agroalimentari per l’anno 2023, pubblicato a metà settembre dalla Commissione Europea. Il documento raccoglie i risultati del lavoro della Rete di allerta e cooperazione, attraverso cui gli stati membri condividono informazioni sui controlli ufficiali nella filiera agroalimentare.
Allerte in aumento
All’interno di questo network si inserisce anche il il sistema di allerta rapida per alimenti e mangimi (RASFF), attraverso cui le autorità per la sicurezza alimentare degli stati membri notificano i rischi per la salute di cittadini e cittadine legati ad alimenti, mangimi e materiali a contatto con gli alimenti (MOCA). Lo scorso anno, si è registrato un aumento dell’8% delle notifiche, per un totale di poco meno di 4.700. Il motivo più frequente di notifica è stata la presenza di residui di pesticidi, seguita da rischi microbiologici, in particolare Salmonella, e micotossine. I principali Paesi notificanti sono Germania, Paesi Bassi e Belgio, mentre più frequenti Paesi d’origine dei prodotti oggetto di allerta sono Polonia, Paesi Bassi e Francia per l’UE, e Turchia, Cina e Indi, tra quelli extra UE.
Anche per quanto riguarda le violazioni che non costituiscono un rischio per la salute, notificate attraverso la Rete di assistenza amministrativa e cooperazione, si è registrato un aumento delle notifiche, in questo caso del 24%, per un totale di oltre 3.100. La maggior parte delle notifiche riguardava frutta e verdura non conformi respinte alla dogana (soprattutto per la presenza di pesticidi non autorizzati). Seguono gli animali vivi bloccati per documentazione mancante o impropria, e la categoria degli alimenti dietetici, fortificati e integratori alimentari con problemi di etichettatura.
Crescono anche i sospetti di frode alimentare
Sono in aumento (del 26%) anche le notifiche inviate attraverso la Rete frodi agroalimentari, che raggiungono un totale di 758. Anche se il commercio illegale di animali domestici è il motivo di notifica più frequente, altri casi riguardano la sostituzione di carni, l’adulterazione del miele e l’etichettatura dell’olio di oliva.
Nel 2023, inoltre, sono iniziate le attività della rete fitosanitaria (PHN), che ha raccolto le prime 128 notifiche di piante, prodotti vegetali e altri problemi di salute delle piante
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
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ottimo servizio. Interessante in questo momento che nel mondo anche con IA le frodi sono pericolose.
grande articolo a 360° su frodi alimentari,violazioni, e adulterazioni di ogni tipo e genere.