nanoparticelle biossido di titanio

nanofood 2019 convegno nanomateriali nanoparticelle iss ministero saluteI nanomateriali possono essere una grande opportunità per la ricerca nel settore alimentare. Ma possono rappresentare anche un rischio per la salute umana, come dimostrano le controversie che circondano l’additivo alimentare biossido di titanio, che si trova in forma di nanoparticelle nel cibo. Per questo motivo, il prossimo 18 febbraio 2019, l’Istituto superiore di sanità terrà a Roma NanoFood 2019, il terzo convegno nazionale sulle nanotecnologie e i nanomateriali nel settore alimentare e loro valutazione di sicurezza dell’Istituto superiore di sanità.

Il convegno è rivolto a membri di istituzioni sanitarie e di ricerca che si occupano di salute pubblica, nutrizione e sicurezza alimentare, e a tutti gli interessati ai problemi che derivano dall’applicazione di nanotecnologie e nanomateriali nel cibo. Al termine della giornata, a chi ne farà richiesta, sarà consegnato l’attestato di partecipazione.

L’evento si terrà nell’Aula Pocchiari della sede Iss di viale Regina Elena 299 a Roma il 18 febbraio, dalle 9.00 alle 16.00. Sono disponibili 200 posti e l’ingresso è gratuito e su prenotazione: per partecipare è necessario compilare la domanda di iscrizione (disponibile a questo link) e inviarla via fax oppure via e-mail all’indirizzo della segreteria organizzativa (nanofood2019@iss.it) entro l’11 febbraio 2019.

Il convegno è organizzato dal Dipartimento di sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria dell’Istituto superiore di sanità, insieme alla Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (Dgisan) del Ministero della salute.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa ai numeri 06 49902540 e 06 49903009 oppure all’indirizzo nanofood2019@iss.it.

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ezio
ezio
25 Gennaio 2019 12:41

Consiglierei agli organizzatori dell’evento, di aprirlo con un argomento molto attuale come la scoperta recente del problema molto impattante su tutto l’ambiente terrestre rappresentato dalle MICROPLASTICHE invasive ed indistruttibili, ormai facenti parte anche del nostro organismo ed in quello degli alimenti e l’acqua di cui ci nutriamo, oltre che a tutta una serie di presidi cosmetici ed ausiliari casalinghi d’uso globale ed esteso.
Penso che le NANOPARTICELLE a composizione stabile e non degradabili, faranno e stanno già facendo la stessa strada delle prime e si aggiungeranno amplificando il problema già ingestibile per l’impatto raggiunto dalle microparticelle.
Con un aggravante in più, rappresentato dal possibile/probabile passaggio diretto, senza possibilità di filtrazione delle barriere intestinali umane ed animali, entrando direttamente nel flusso sanguigno e passando di conseguenza anche le barriere emato-encefalica ed emato-liquorale del cervello.
Se il Fatto riuscirà anche ad informarci sui risultati di questo convegno sulla sicurezza delle nanoparticelle anche in campo alimentare, potrà essere di grande stimolo alla prevenzione e vigilanza, prima che i problemi divengano irrisolvibili quando diffusi.