A metà novembre, avevamo segnalato al Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria un articolo ambiguo comparso sul sito del quotidiano il Giornale.it, che secondo noi rappresentava un tipico caso di pubblicità mascherata. Il pezzo, titolato “Un nuovo alleato nella «lotta» al colesterolo”, era interamente dedicato all’integratore Multicentrum cardio. La nota descriveva con accuratezza i benefici del prodotto che, grazie alla presenza di 1,0 g di fitosteroli (oltre alle vitamine e ai sali minerali), sarebbe stato in grado di “aiutare a mantenere cuore e livelli di colesterolo sani”.

L’articolo concludeva con un rimando per ulteriori informazioni e avvertenze al sito dell’azienda (già multata nel 2006 per pubblicità ingannevole).

 

Di fronte all’evidente ambiguità abbiamo chiesto un parere al Giurì. L’articolo 7 del Codice di Autodisciplina dice che “La comunicazione commerciale deve essere sempre riconoscibile come tale”, e questo si ottiene utilizzando caratteri tipografici differenti, scritte o altri accorgimenti. Nel caso in questione questa differenza non si avverte e non ci sono avvisi per segnalare la natura commerciale del messaggio.

 

Il Comitato di controllo ha accolto la nostra richiesta e ha invitato l’editore a correggere il testo inserendo gli elementi informativi necessari ovvero una dicitura come: “informazione pubblicitaria”. Il quotidiano il Giornale.it ha prontamente rimosso la pagina web specificando che l’errore derivava da un’errata conversione del messaggio pubblicitario, dalla versione cartacea a quella digitale.

 

Si tratta di una distrazione, ne siamo convinti. Tuttavia sfogliando giornali, siti e riviste si trovano di frequente redattori distratti che dimenticano di specificare quando il messaggio non è un articolo ma una pubblicità.

 

Valeria Nardi