Il secondo elemento critico riguarda la scritta “40% in meno di grassi”. La dicitura lascia spazio a facili considerazioni sulla leggerezza, che però non corrispondono alla realtà. La presenza di grasso è in effetti ridotta, ma questo elemento non comporta una diminuzione consistente delle calorie come verrebbe spontaneo ipotizzare. La tabella nutrizionale indica 424 kcal per 100 g, un valore di poco inferiore ai Rigoli della linea Mulino Bianco, che arrivano a 457 kcal per 100 g (8% di calorie in più), oppure delle Primizie 469 kcal (10% calorie in più).
Considerando anche anche il peso, possiamo dire che facendo colazione con 5 biscotti Fiori di latte o con 5 Rigoli, si ingeriscono le stesse calorie. Chi preferisce altri biscotti come le Primizie o le Macine a parità di peso l’incremento di calorie oscilla dall’8 al 15%.
Un altro elemento da considerare riguarda il tipo di grassi utilizzati, è vero che sono di meno ma di mediocre qualità. Barilla per la linea Mulino ha scelto l’olio di palma, un grasso responsabile della distruzione delle foreste in Malesia e in altre zone tropicali, che ha invaso il panorama alimentare italiano essendo presente in quasi tutti i prodotti da forno. Questo particolare contrasta con l’immagine salutistica del biscotto semplice e leggero che Barilla presenta ai consumatori negli spot. Nell’elenco degli ingredienti si trova anche l’olio di semi di girasole ma la quantità è minima.
Alla fine la delusione per i biscotti descritti come leggeri, naturali e cotti a vapore è grande. Gli ingredienti sono pressoché uguali a quelli degli altri frollini Mulino Bianco, i grassi sono di mediocre qualità, la leggerezza è un sogno e poi il prezzo è decisamente esagerato. Il listino nei supermercati Esselunga indica 7,6 €/kg, ovvero più del doppio rispetto al prezzo degli altri frollini come le Macine, i Galletti e i Rigoli.
Biscotti Mulino Bianco linea Verde |
Ingredienti |
Fiori di Latte Biscotti frollini ricchi di calcio con Latte Scremato e Riso -40% di grassi |
Farina di frumento , Zucchero , Grasso vegetale di palma, Latte scremato in polvere 5,1% , Amido di frumento , Olio di semi di girasole, Farina di riso 3,2%, Miele, Agenti lievitanti (carbonato acido d’ammonio, carbonato acido di sodio), Minerali concentrati di latte, Burro, Emulsionante: lecitina di soia, Aromi (latte), Sale, Può contenere tracce di: arachide, frutta a guscio, sesamo e uova |
Roberto La Pira
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Informazioni nutrizionali | Per 100g | Per biscotto (8g) | % GDA (1) per biscotto |
---|---|---|---|
Energia | kcal 424 | 34 | 2% |
kJ 1788 | 143 | 2% | |
Grassi | g 10,9 | 0,9 | 1% |
di cui Acidi Grassi Saturi | g 3,8 | 0,3 | 2% |
Carboidrati | g 71,4 | 5,7 | 2% |
di cui Zuccheri | g 20,0 | 1,6 | 2% |
Fibra (2) | g 3,3 | 0,3 | |
Proteine | g 8,5 | 0,7 | 1% |
Sale g | g 0,800 | 0,064 | 1% |
Calcio | 300 mg / 37% VNR (3) | ||
(1) GDA= consumi di riferimento per un adulto medio (8400 kJ/2000 kcal) | |||
(2) somma dei metodi AOAC 985.29 e 999.03 | |||
(3) VNR= valori nutritivi di riferimento |
Quasi OTTO euro al chilo per comunissimi biscotti industriali composti in stragran parte da farina, zucchero, grasso di palma e latte in polvere. In qualsiasi hard discount i concorrenti equivalenti non superano i TRE euro al chilo. I cinque euro di differenza? marketing e pubblicità, cioè le illusioni a caro prezzo che consentono di vendere lo stesso prodotto a quasi il triplo.
Consiglio alla Barilla di mettere nella qualità del prodotto i soldi della pubblicità .
Questi sono gli stessi che ci vengono a insegnare cosa bisogna o non bisogna mangiare (beh, lo fanno con la fondazione, ma che iniziassero ad applicare a casa loro quel che dicono!)
Invece, come spesso accade, quelli che si prodigano a dare buoni consigli non disdegnano di dare anche il cattivo esempio…
Una considerazione e una domanda, ho lavorato 20 anni in una azienda di biscotti a lavorazione industriale dal 1985 e gli ingredienti erano esattamente gli stessi di quelli proposti da Barilla nel 2015, alla fine quindi siamo in presenza di un prodotto con una innovazione tecnologica pressochè inesistente a fronte di un prezzo assolutamente fuori da ogni logica se non quella dello specchietto per le allodole derivato da un marketing e da una pubblicità che definire fuorviante è fare un esercizio di morigeratezza.
La domanda invece è tecnica: che significa all’atto pratico la dicitura “minerali concentrati di latte”? Personalmente mi pare un obbrobrio linguistico e una palese violazione della chiara e trasparente informazione al consumatore richiesta dalla nuova legge sull’etichettatura degli alimenti. Avete anche voi questa sensazione di “cono d’ombra”?
Buongiorno, grazie per questa utile informazione.
Mi è capitato di acquistare altri biscotti della linea verde, i chicchi di cioccolato e le gemme di grano: qual’è la situazione in questo caso?
Ogni volta che leggo questi articoli, sono sempre più felice del fatto che a casa mia si consumano biscotti fatti da me. Una bontà assoluta. Anche se, devo confessare di avere anche io commesso l’errore di consumarli in grande quantità. A mio discapito posso dire che ero molto giovane e 40 anni addietro non esistevano le informazioni di oggi.
Pertanto, consiglio a tutti di prepararli in casa o leggere bene le etichette.