Mulino Bianco: nella nuova casa non c’è più Banderas e anche il mulino a olio è scomparso, come pure l’olio di palma. Tutto come avevamo suggerito a Barilla
Mulino Bianco: nella nuova casa non c’è più Banderas e anche il mulino a olio è scomparso, come pure l’olio di palma. Tutto come avevamo suggerito a Barilla
Roberto La Pira 15 Giugno 2018Ricordate Antonio Banderas nella pubblicità del Mulino Bianco? Lo spot mostrava un mugnaio che macina grano in un mulino per olive, ricavando farina per biscotti preparati con l’olio di palma. Dopo avere narrato per anni il miracolo del mulino con grandi macine di pietra adatte a schiacciare olive che invece macinano grano, Barilla ha abbandonato le favole. Nella nuova casa Mulino Bianco che sta facendo il giro d’Italia distribuendo tovagliette e merendine a migliaia di visitatori, le macine di pietra sono state sostituite da macine orizzontali adatte a schiacciare i chicchi dei cereali.
Nel 2013, quando abbiamo spiegato all’azienda di Parma che il mulino era sbagliato, non l’ha presa bene. Poco tempo prima Barilla aveva fatto costruire un set cinematografico con un grande mulino a olio dotato di macine di pietra per girare gli spot con Banderas. Scoprire che il set era sbagliato è stato un brutto colpo. C’è voluto un po’ di tempo prima di rottamare il vecchio mulino, ma alla fine la ragione ha prevalso sulla fantasia e gli esperti di marketing hanno cambiato scenografia.
Il risultato è una nuova casa per il Mulino Bianco che gira per l’Italia senza Banderas, senza macine a olio e senza l’olio di palma, ormai bandito da tutte le ricette. Scrivendo l’articolo mi sono ricordato che qualche anno fa, poco dopo avere suggerito ai fratelli Barilla di modificare il mulino, li abbiamo invitati a togliere anche l’olio di palma dai prodotti. Anche in quell’occasione non l’hanno presa bene, ma poi dopo una lunga riflessione si sono convinti che avevamo ragione.
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[sostieni]
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
La pubblicità Mulino Bianco rimane comunque al di là del ridicolo:la coppietta agricola nel casale ristrutturato, il pane fatto a mano dall’attrice , il Pasotti macinatore ahahahaha !!
Beh, lode alla Barilla che ascolta i propri consumatori. Dopo tante figuracce fatte negli anni passati, ha deciso di seguire la strada giusta, capendo che la miglior pubblicità la si fa così: migliorando i prodotti e il modo in cui vengono presentati.
siete sicuri che i consumatori siano esperti e capaci di comprendere appieno tutto quello che la pubblicità anche contro il palma gli propone? mah…..
Mai dai, quella si chiama guerra commerciale. Figurati se ascoltano noi consumatori!!!!
Concordo con l’apprezzabile (finalmente) sensibilità del marketing Barilla verso le preferenze dei clienti consumatori, da non scadere però nel banale fantastico ed irreale, che sortirebbe l’effetto contrario se non condito con un tocco di autoironia.
Ferrero Estathé docet!
mi dispiace constatare che ci sono “consumatori” che pensano di non essere ascoltati … noi abbiamo il coltello dalla parte del manico .. ACQUISTIAMO O NON ACQUISTIAMO un determinato prodotto … e la mancanza di vendite ha dato il proprio risultato …. ne sono convinta LI ABBIAMO TOCCATI SUL FATTURATO E ABBIAMO VINTO … non solo la Barilla ma anche tantissime altre aziende lo hanno abbandonato
Giustissimo Maria Grazia,
non dimentichiamocelo ..il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi….SEMPRE!!!!
Se vogliamo ..boicottando i prodotti..vinciamo sempre noi ed adesso con i social è facilissimo boicottare qualsiasi prodotto!!!!