Nella settimana n°19 del 2017 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 86 (17 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende quattro casi: intossicazione alimentare (da istamina) probabilmente causata da tonno refrigerato sottovuoto dalla Spagna (leggi approfondimento); istamina in tonno pinne gialle (Thunnus albacares) refrigerato sottovuoto dalla Spagna; mercurio in squalo azzurro congelato dalla Spagna; mercurio in filetti di squalo azzurro congelato (Prionace glauca) dal Portogallo.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: mercurio in Pagello fragolino (Pagelus Erythrinus) refrigerato dalla Spagna; etichettatura insufficiente per gallina affumicata congelata dalla Francia con imballaggio difettoso; mercurio in carpaccio di pesce spada refrigerato (Xiphias gladius) proveniente dalla Spagna; cadmio in calamari congelati eviscerati (Illex argentinus) provenienti dall’Argentina; istamina in tonno pinne gialle in confezioni sottovuoto decongelate dalla Spagna; intossicazione alimentare probabilmente causata da lombi di tonno decongelati dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala migrazione di cromo da coltelli; mercurio in ricciola refrigerata (Seriola dumerili) dalla Grecia; presenza di tossina di Shiga, prodotta dal gruppo Escherichia coli, in carne bovina congelata dal Brasile; assenza di certificati sanitari per semi di sesamo bianco dall’India; aflatossine (B1) in arachidi dall’India; cadmio in mix di frutti di mare congelati dal Vietnam; infestazione parassitaria di Anisakis (larve vive nei muscoli e cavità celomatica) in rana pescatrice (Lophius piscatorius) congelata dal Regno Unito; aflatossine (B1) in mandorle sgusciate dagli Stati Uniti.
Questa settimana non ci sono esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare
Giusto e encomiabile il vostro lavoro , ma la denuncia non basta , a lungo andare il lettore si sente stressato e depresso, col rischio che vi abbandoni. Non avete pensato di aggiungere la soluzione alle vostre denunce? Mi rendo conto che può essere un lavoro rischioso e pieno di pericoli. Ma può essere anche una fonte di guadagno a patto che sia gestita con correttezza e onesta e non presentata come pubblicità ma come un contributo all’informazione di chi vi segue e vi apprezza. Cordiali saluti e buon lavoro.
Il Rasff “Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi” è una struttura coordinata a livello europeo. Molti Stati pubblicano i nomi delle marche i cui lotti sono oggetto di ritiro, richiamo o allerta. L’Italia non è tra questi; cioè neanche a noi è dato sapere di che prodotti si tratta. Abbiamo chiesto più volte alle catene di supermercati e al Ministero che questi dati fossero resi pubblici. La nostra intenzione non è di allarmare, ma di creare consapevolezza nei consumatori: anche facendo conoscere il rasff, le tipologie di alimenti, e i motivi di richiamo, si può aumentare la conoscenza del sistema di sicurezza alimentare europeo e italiano.
Petizione: https://www.change.org/p/il-ministero-della-salute-e-i-supermercati-devono-pubblicare-la-lista-dei-prodotti-alimentari-pericolosi-ritirati-dagli-scaffali