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bambini scuola mensa I menu delle mense scolastiche statunitensi sono più sani di cinque anni fa, grazie alle linee guida introdotte dall’amministrazione Obama. Ma ora il ministro dell’Agricoltura Sonny Perdue, come aveva preannunciato nel maggio 2017 al momento del suo insediamento, ha deciso di modificarle, introducendo maggiore flessibilità, perché “se i bambini non mangiano ciò che viene servito, non ne stanno beneficiando, e il cibo viene gettato via”.

Con le nuove regole, le mense scolastiche non saranno più obbligate a servire solo cereali integrali ma dovranno farlo solo per la metà delle razioni settimanali. Inoltre, sono stati rinviati e ridotti gli obiettivi di riduzione del sale.

A favore dell’iniziativa del governo si è espressa la School Nutrition Association (associazione dei fornitori di pasti scolastici), secondo la quale da quando sono state applicate le restrizioni volute da Obama c’è stata una diminuzione di studenti che usufruiscono delle mense scolastiche pari a circa due milioni, mentre con le nuove linee guida sarà possibile attirare più studenti a mangiare pasti scolastici sani, che soddisfino i limiti di calorie e offrano frutta, verdura e latte.

“L’amministrazione Trump sta mettendo la politica prima della salute dei bambini in modi peggiori rispetto a quanto previsto”, afferma invece il Center for Science in the Public Interest, che ricorda come, inizialmente, l’amministrazione Trump avesse proposto di ritardare di tre anni la prossima fase di riduzione del sodio, mentre ora è stata rinviata di sette, all’anno scolastico 2024-2025. Peggio ancora, è stata eliminata la terza fase di riduzione del sodio, che avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2022-2023. E questo, osserva l’organizzazione scientifica, nonostante le scuole fossero sulla buona strada per ridurre gradualmente i livelli di sodio nell’arco di dieci anni e sebbene le statistiche indichino che nove bambini su dieci consumano troppo sale e un bambino su sei di età compresa tra gli otto e i 17 anni abbia già la pressione alta.

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ezio
ezio
21 Dicembre 2018 13:37

Prevedibile e scontato, per quella linea di pensiero che ha rovesciato la realtà piegandola al raggiungimento di traguardi economici costi quel che costi, ma che renda utili e posti (di lavoro).
Per i danni causati ci saranno altri affari da fare e la prossima economia da alimentare.

Pier
Pier
31 Dicembre 2018 18:00

Sono senza parole. Spero che gli americani sappiano liberarsi di questo essere volgare, ignorante e avido.