![Uomo mangia ciambelle o donut glassate alla scrivania davanti al computer: concept: junk food, lavoro](https://ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2017/01/ufficio-dolci-cibo-pasto-Fotolia_107617078_Subscription_Monthly_M.jpg)
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Rientro al lavoro amaro per gli impiegati inglesi, se i datori di lavoro ascolteranno l’invito degli odontoiatri del Royal College of Surgeons a porre fine alla cosiddetta “cultura del dolce” in ufficio. I dentisti britannici intendono portare avanti una vera e propria guerra, iniziata ormai da qualche mese, contro le cattive abitudini alimentari durante le giornate lavorative. L’attenzione è focalizzata sulle pause durante le riunioni (coffee break),e le ricorrenze più o meno frequenti (per esempio compleanni, matrimoni, trasferimenti e così via), sempre scanditi da alimenti a base di dolci.
Gli odontoiatri ricordano che gli zuccheri assunti tra un pasto e l’altro, oltreché contribuire in misura spesso significativa all’aumento del peso, danneggiano i denti, poiché l’acido che si forma, non contrastato da altri cibi né, in genere, da spazzolino e dentifricio, continua a erodere lo smalto per ore, e favorisce la carie.
Se proprio non se ne può fare a meno – suggeriscono i dentisti – sarebbe bene concentrare tutti i festeggiamenti e simili il venerdì, o stabilire comunque un calendario, in modo da verificare la frequenza delle occasioni, e ridurne il numero.
![meno zucchero in ufficio](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2015/12/biscotti-dolci-cioccolato-Fotolia_93917803_Subscription_Monthly_M-1024x683.jpg)
Ma sarebbe meglio abolire la presenza di dolci in ufficio, sostituendo sia il cibo proposto nelle occasioni speciali sia, soprattutto, quello presente nei distributori, con frutta, verdura, noci e simili, o comunque alimenti a basso tenore calorico e alto valore nutrizionale. Nigel Hunt, responsabile della sezione di odontoiatria del Collegio, così ha commentato al The Guardian: “È ora di porre fine una volta per tutte a biscotti e dolci in ufficio, e di favorire attivamente un’alimentazione più sana per i denti, anche in ufficio, perché ormai è lì che si consuma la maggior parte delle extra calorie derivanti dagli zuccheri”.
È necessario seguire l’esempio di aziende come Google, che nella sede di New York ha modificato il packaging degli snack dolci e salati, permettendo solo confezioni opache, di piccole dimensioni, da porre nelle file meno visibili dei distributori, e mettendo in primo piano snack a base di frutta e verdura. Il risultato è stato impressionante: in sette settimane gli impiegati hanno assunto 3,1 milioni di calorie in meno.
Un modello analogo è stato adottato in molti altri uffici negli Stati Uniti e non solo. Se necessario, hanno commentato i dentisti, tutto ciò deve essere oggetto di specifiche normative che prevedano il divieto di pubblicità e di sconti o promozioni dei prodotti troppo calorici e ricchi di zucchero. Si deve anche pensare al posizionamento di alcuni alimenti nelle seconde file dei banconi dei negozi e dei supermercati. La Gran Bretagna prosegue così il percorso verso un ripensamento della dieta, in previsione della tassa sui soft drink, che dovrebbe entrare in vigore definitivamente nell’aprile del 2018.
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Giornalista scientifica
Bravi i dentisti inglesi nella loro lotta al consumo di zucchero !
Anche Pippi Calzelunghe mangiava dolci , ma tutti solo il giorno del suo compleanno.
dottor Giulio Calderoli