La vera storia della mela e della cera, intervista a Martin Siller e Alessandro Pulga. Stop alle bufale in rete sui prodotti biologici
La vera storia della mela e della cera, intervista a Martin Siller e Alessandro Pulga. Stop alle bufale in rete sui prodotti biologici
Roberto La Pira 20 Febbraio 2015Il video della mela biologica che contiene all’esterno uno strato di cera (guarda video) gira da mesi in rete. Si tratta di una bufala che però continua a macinare migliaia di visualizzazioni. Nel filmato il “presentatore” gratta dalla superficie di una mela biologica Esselunga una sostanza biancastra che a prima vista sembra cera. Dopo averne raccolta un po’ decide di bruciarla, sottolineando lo strano odore di paraffina e lasciando intendere strani trattamenti realizzati dopo la raccolta per migliorare l’aspetto del frutto.
Abbiamo già pubblicato due articoli con il parere di agronomi ed esperti che spiegano perché alcuni tipi di mele hanno naturalmente uno strato di cera all’esterno.Adesso vi proponiamo un video girato alla fiera del BioFach in Germania da Biobank , dove Martin Siller, fondatore e socio di Bioexpress spiega in modo semplice la vera storia della cera prodotta dalla mela stessa per “proteggersi”.
In rete si trova anche un altro filmato dove Alessandro Pulga, responsabile del Comitato di certificazione del biologico ICEA, spiega tutti i falsi misteri della cera presente sulle mele.
https://www.youtube.com/watch?v=I5yXpSrbJko&feature=youtu.be
Sara Rossi
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Il Fatto Alimentare e Great Italian Food Trade hanno lanciato una petizione per chiedere che sulle etichette dei prodotti alimentari rimanga l’indicazione dello stabilimento di produzione
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Mio nonno, melicoltore dall’epoca che qui in Trentino comandava Francesco Giuseppe, avrebbe saputo dire le stesse cose. Invece di bufala, avrebbe detto Quatsch!