Hamburger di pesce e cannoli siciliani per posta? Il fenomeno del meal kit spopola: la scatola con tutti gli ingredienti nelle giuste quantità e le istruzioni
Hamburger di pesce e cannoli siciliani per posta? Il fenomeno del meal kit spopola: la scatola con tutti gli ingredienti nelle giuste quantità e le istruzioni
Valeria Balboni 20 Giugno 2019Cucinare richiede tempo e dedizione, e nelle nostre frenetiche giornate il tempo per i fornelli è sempre poco, per questo i piatti pronti, e le insalate già lavate, vendono molto bene. Allo stesso tempo però non sono pochi coloro che, sulla scia dei tanti chef che ci intrattengono dagli schermi televisivi, vogliono mettere il grembiule e provare nuovi piatti.
In questo caso può capitare di scegliere una ricetta troppo complessa o di sbagliare qualcosa nel procedimento; ci si può accorgere sul più bello che manca un ingrediente, che ne abbiamo acquistato poco o invece abbiamo esagerato e ci troviamo il frigo pieno di articoli che non sappiamo come utilizzare. Con un po’ di esperienza e di attenzione questi problemi si possono evitare ma, per facilitare le cose ai meno esperti, alcune aziende consegnano a domicilio ingredienti e istruzioni per preparare manicaretti tradizionali o alternativi.
Questo tipo di servizio – detto meal kit– esiste da alcuni anni e negli Stati Uniti ha avuto un grande successo: l’azienda più famosa, Blue Apron, nel 2017 aveva circa un milione di abbonati e ha incassato 900 milioni di dollari. Da allora però gli affari hanno rallentato, anche perché sono comparse numerose altre realtà che offrono un servizio simile.
Nel nostro Paese, i numeri sono molto più piccoli e il pioniere del settore è Quomi, attiva dal 2016. Si fa l’ordine online, scegliendo fra otto diverse ricette, che cambiano ogni settimana. Per la seconda di giugno (mentre scriviamo) troviamo fra l’altro hamburger di pesce con maionese allo zenzero e patate al forno (indicata come “in famiglia”), straccetti di scottona bio con paprika e mandorle (“bio, pronta in 20 minuti”) e orzo perlato con tonno e verdurine (“superfood”). Per ricevere queste food box è necessario sottoscrivere un abbonamento modulato sul numero di bocche da sfamare: il “piano coppia” prevede porzioni adatte a due adulti, oppure due adulti e un bambino piccolo, mentre il “piano famiglia” è pensato per due adulti e due bambini fino a 10 anni. Il costo finale dipende dal numero di ricette ordinate: per il piano famiglia, due ricette vengono a costare 44 €, tre ricette 54 e quattro ricette costano 64 €.
“Facciamo spedizioni in tutta Italia; – fa sapere il marketing manager Maurizio Porcu – da quando abbiamo iniziato abbiamo servito più di 10.000 famiglie e risolto oltre 160.000 cene. L’interesse è in aumento e il numero di abbonati attivi è pari in media a 1.000-1.500 al mese. È un numero variabile, anche perché lavoriamo con più frequenza nei periodi meno caldi, quando si tende a passare più tempo in casa.”
Funziona in modo analogo SecondChef, realtà attiva dal 2017 che propone ogni settimana sei nuove ricette. L’abbonamento può essere settimanale (una consegna a settimana), quindicinale o mensile e può essere gestito con una certa elasticità. Il prezzo varia in base al numero di porzioni ordinate: si parte da 34 €, costo di due ricette per due persone, fino a 84 € se ordiniamo quattro ricette per quattro persone. Nella stessa settimana troviamo, fra l’altro, tacos di pollo e avocado (classificata come “esotica, golosa”), spiedini grigliati di tofu e zucchine (“vegan, light”) e bucatini all’amatriciana (“bimbi”).
“Abbiamo circa 2.000 clienti continuativi – racconta Giuseppe Plodari, fondatore di SecondChef – e facciamo da 100 a 200 consegne a settimana, in tutta Italia, escluse le isole e la Calabria. Questo per problemi logistici, perché consegnando carne, pesce e altri prodotti freschi, abbiamo deciso di utilizzare un corriere refrigerato. La richiesta non manca e siamo soddisfatti; i clienti sono in buona parte persone che amano cucinare in famiglia, ma hanno poco tempo e temono di sbagliare, quindi il meal kit risolve la domanda “cosa mangiamo stasera?”. Siamo partiti consegnando a Milano e in Lombardia, poi a Roma e Torino, pensando che questa proposta sarebbe stata interessante in particolare per gli abitanti di una grande città – continua Plodari – invece, quando abbiamo allargato il raggio delle consegne, abbiamo avuto un’ottima risposta da parte di città più piccole, distribuite in tutta Italia.”
Sia SecondChef che Quomi inseriscono nella scatola tutto ciò che serve, a parte olio, sale e pepe; la start up My cooking box, invece, che propone prevalentemente kit con gli ingredienti per un’unica ricetta, fornisce anche olio e sale. In questo caso troviamo un “catalogo” di ricette più fornito, ma queste non variano con cadenza settimanale; è come al ristorante: scegliamo la ricetta e ordiniamo il numero di porzioni desiderate. Fra le proposte troviamo piatti regionali, ognuna firmato da uno chef più o meno noto: busiate alla siciliana, risotto alla milanese, pici toscani con tartufo e acciughe, mezzi paccheri campani con ventresca di tonno e pomodoro giallo, ma anche polenta bergamasca, pizza gourmet e dessert ai tre cioccolati. La scatola con gli ingredienti per due porzioni di pici toscani contiene 200 g di pici, 20 g di sale grosso, 18 g di salsa con acciughe e tartufo, 20 ml di olio evo normale e 20 ml di olio evo con aglio, 1 g di origano e 20 g di pangrattato. Costa 20 €, cui bisogna aggiungere circa 6 € di spedizione. Sicuramente è comodo, ma forse non è molto conveniente!
Un’idea molto curiosa è Enjoy cannoli, un kit con tutti gli ingredienti per la preparazione dei cannoli siciliani: cialde croccanti, ricotta di bufala in sac a poche, pronta per la farcitura, e granella di pistacchio (oppure gocce di cioccolato) per decorare.
Un problema che deve risolvere chi si occupa di questi kit è il rispetto della catena del freddo, per gli ingredienti freschi. My cooking box spedisce solo ingredienti a lunga conservazione, come pasta secca e salse in barattolo. SecondChef lavora con un corriere refrigerato, Quomi invece, utilizza un corriere espresso non refrigerato e contenitori isotermici in cui sono inserite buste di gel refrigerante congelato, che mantiene una temperatura tra 0° e 4°C, e lo stesso accade per Enjoy cannoli. È un sistema utilizzato anche per spedire farmaci che, per viaggi di 24-48 ore, offre buone garanzie.
Nel complesso, l’impressione è che nel nostro Paese, in ballo fra la tradizione dei pranzi in famiglia e la modernità che toglie tempo, non saranno i meal kita rivoluzionare il modo di mangiare ma può essere un’idea curiosa, e uno spunto per riprendere a cucinare senza faticare troppo.
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Giornalista pubblicista, laureata in Scienze biologiche e in Scienze naturali. Dopo la laurea, ha collaborato per alcuni anni con l’Università di Bologna e con il CNR, per ricerche nell’ambito dell’ecologia marina. Dal 1990 al 2017 si è occupata della stesura di testi parascolastici di argomento chimico-biologico per Alpha Test. Ha collaborato per diversi anni con il Corriere della Sera. Dal 2016 collabora con Il Fatto Alimentare. Da sempre interessata ai temi legati ad ambiente e sostenibilità, da alcuni anni si occupa in particolare di alimentazione: dalle etichette alle filiere produttive, agli aspetti nutrizionali.
A parte la novità, è davvero singolare che non si riesca a cucinare comprando gli ingredienti al supermercato (nelle quantità indicate esplicitamente in qualsiasi ricetta) e si riesca a diventare chef ricevendoli a casa nelle stesse quantità da chissà dove.
Costano molto di più,e si spreca un’enormità di imballaggi e combustibile per trasporti… 26€ per un pacco con olio, SALE(!), pasta e poco altro…
Resto davvero perplesso come qualcuno possa abboccare a queste americanate…