Un lettore ci scrive per chiedere delucidazioni sulla corretta informazione della scadenza di un prodotto in versione monoporzione: la maionese. Di seguito la lettera, la risposta dell’esperto in diritto alimentare Roberto Pinton* e la nota di un rappresentante di un lettore che dopo la pubblicazione dell’articolo ci ha gentilmente indicato l’esatta posizione della data sulla confezione di maionese.
Ogni tanto mi capita di pranzare nei fast food Five Guys, tra i condimenti disponibili liberamente sugli scaffali del ristorante, ci sono anche le monoporzioni di maionese. Pare che Five Guys si faccia produrre da Heinz una ricetta speciale di maionese, in effetti ha un sapore particolare e diverso dalle solite.
Per curiosità, ho letto tutto quello che c’era scritto sulla confezione ma, ad un certo punto, mi sono chiesto se questa ricetta prevedesse anche la durata illimitata. In effetti loro scrivono che una scadenza ci sarebbe e si leggerebbe sul “lato”.
Come potete vedere dalla foto di queste due monoporzioni (una poteva sembrare un caso unico), non si legge alcuna data di scadenza, c’è solo un codice stampato vicino alla saldatura frastagliata, ma non sembra proprio essere una data di scadenza. Possono mettere al consumo un prodotto senza tale data? Fabio
Risponde Roberto Pinton
L’allegato X del regolamento UE n.1169/2011 richiede che “la data di scadenza è indicata su ogni singola porzione preconfezionata”, senza indicare espressamente nulla in relazione al termine minimo di conservazione.
Essendo lo scopo della normativa quello di garantire un elevato livello di protezione degli interessi dei consumatori in materia di informazioni sugli alimenti, ritengo tuttavia che anche il termine minimo di conservazione dovrebbe trovare spazio nelle singole porzioni.
In sua assenza, infatti, è negata l’informazione non tanto su un eventuale pericolo immediato per la salute (che si può escludere: nel caso di alimenti altamente deperibili che potrebbero porre questo rischio l’obbligo dell’indicazione della data di scadenza è inderogabile), quanto sul mantenimento delle proprietà specifiche del prodotto, che senza dubbio rientra tra gli interessi del consumatore tutelati dal regolamento.
Gli unici prodotti per i quali non è richiesta l’indicazione del termine minimo di conservazione (reg. UE n.1169/2011, allegato X) sono:
- ortofrutticoli freschi, comprese le patate, che non siano stati sbucciati o tagliati o che non abbiano subito trattamenti analoghi; la deroga non si applica ai semi germinali, ai germogli di leguminose e ai prodotti analoghi;
- vini, vini liquorosi, vini spumanti, vini aromatizzati e prodotti simili ottenuti a base di frutta diversa dall’uva, nonché le bevande fermentate gassate ottenute da uva o mosto di uva;
- bevande con un contenuto di alcol pari o superiore al 10% in volume;
– prodotti della panetteria e della pasticceria che, per loro natura, sono normalmente consumati entro le ventiquattro ore successive alla fabbricazione; - aceti;
- sale da cucina;
- zuccheri allo stato solido;
- prodotti di confetteria consistenti quasi unicamente in zuccheri aromatizzati e/o colorati;
- gomme da masticare e prodotti analoghi.
Parrebbe abbastanza illogico sostenere l’obbligo del termine minimo di conservazione per un tubetto di maionese da 140 grammi (che in ogni caso si consuma a porzioni, non certo tutto insieme) e l’esenzione per la stessa maionese già confezionata in singole porzioni.
L’azienda, peraltro, pur omettendo una stampigliatura o punzonatura, indica su ogni bustina “Da consumarsi preferibilmente entro il: vedi lato”, dicitura del tutto inutile e ridondante nel caso intendesse sostenere la non obbligatorietà dell’indicazione della data.
Mettiamola così: per un errore in fase di confezionamento è saltata la fase di indicazione.
Aggiornamento del 12 settembre 2023
Dopo la pubblicazione dell’articolo un lettore ci ha scritto precisando che il termine minimo di conservazione sulle monoporzioni di maionese c’è e si trova sul bordo laterale come risulta dalla foto allegata (vedi sotto) anche se poco visibile. Tuttavia, nelle foto inviate dal primo lettore (vedi sopra) la data di scadenza non sembra essere presente nemmeno in quella posizione, forse per un errore in fase di confezionamento, come ipotizzato inizialmente dall’esperto.
* L’azienda Heinz non ha risposto alla nostra domanda.
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Buongiorno, la scadenza è regolarmente riportata lateralmente come indicato sulla confezione.
“* L’azienda Heinz non ha risposto alla nostra domanda.”
Due parole non si negano a una testata giornalistica che evidenzia un problema di un proprio prodotto. Evidentemente per alcuni i consumatori contano solo quando arrivano alla cassa.