Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Animal Husbandry ezhou allevamento maiali cina intensivo

Presto in Cina sarà operativo il secondo edificio di 26 piani destinato a un allevamento di maiali. La struttura, quando sarà completata, diventerà probabilmente il più grande allevamento di suini al mondo. Il sito pigprogress.net, nel darne notizia, precisa che il primo edificio è già operativo, mentre il secondo è in costruzione. Ogni struttura dispone di una superficie di 400mila metri quadrati. La proprietaria dell’allevamento è la società Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Animal Husbandry, di cui è principale azionista un produttore di cemento locale che conta di utilizzare il calore generato dal cementificio per riscaldare gli edifici.

Il complesso in costruzione sia trova Ezhou, a circa 80 km a sud est di Wuhan, e, una volta completato, sarà in grado di inviare al macello 1,2 milioni di suini all’anno. Nell’edificio attualmente in funzione la sala di controllo è situata al primo piano e coordina l’approvvigionamento di mangime e acqua potabile, oltre che verificare in tempo reale attraverso una rete di sensori temperatura, umidità e concentrazione di gas tossici.

L’allevamento è dotato di un sistema di trattamento dei rifiuti che attraverso una centrale a biogas trasforma il letame dei suini in energia per la produzione di elettricità e il riscaldamento. Secondo l’azienda questo trattamento permette di ridurre l’evaporazione e neutralizzare oltre il 90% dei gas odorosi. gli allevamenti intesivi sono da sempre al centro di diverse polemiche, anche in Europa (leggi approfondimento)

Per guardare il video di presentazione dell’allevamento cinese clicca qui.

maiali
Presto in Cina sarà operativo il secondo edificio di 26 piani destinato a un allevamento di maiali

© Riproduzione riservata Foto: New China TV

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Bernardo
Bernardo
9 Novembre 2022 14:06

Vorrei sentire anche la versione dei maiali, senza considerare chi lavorerà in questo inferno di 26 piani.

Davide Maini
Davide Maini
Reply to  Bernardo
10 Novembre 2022 10:23

Credo lei possa chiedere a tutti i maiali del mondo. Temo però non le risponderanno.

Paolo
Paolo
Reply to  Bernardo
11 Novembre 2022 09:20

Basterebbe avere il coraggio di guardare un maiale (o altro animale) in allevamento per ottenere immediatamente la risposta, è sufficiente un minimo sindacale di empatia e di intelligienza per capire ciò che qualcuno che non può parlare (umano o non umano che sia) vuole comunicare.
Ma non c’è problema, se dopo mucca pazza, aviaria, suina, covid siamo ancora qui ad ammassare animali negli allevamenti e a sprecare risorse agricole per alimentarli, senza contare l’inquinamento che ne deriva, allora probabilmente l’estinzione è la strada migliore. La natura farà il suo corso, che si voglia o no.
Eppure basterebbe un minimo di intelligenza, evidentemente non è nostra prerogativa.

ANTONIO PRATESI
ANTONIO PRATESI
19 Novembre 2022 11:55

Il più grave problema che l’umanità oggi deve affrontare è il riscaldamento climatico cui contribuisce in maniera rilevante il nostro modo di mangiare. Questi allevamenti intensivi sono delle bombe biologiche eticamente insostenibili. È necessario passare al consumo di altri tipi di carne, oppure preferire proteine di origine vegetale (cereali, legumi, noci), perché il rischio BIOLOGICO (spillover) che stiamo correndo è troppo elevato.

Cito: “Negli ultimi 70 anni gli allevamenti di maiali, polli e galline ovaiole sono aumentati sempre più di dimensione per ridurre i costi e aumentare i profitti. I polli sono ammassati in capannoni di 25 mila volatili, gli allevamenti di maiali raggiungono i 6-10 mila capi, mentre gli impianti per la produzione di uova possono arrivare al milione di galline. Questi allevamenti rappresentano un habitat ideale per la replicazione e mutazione virale: i maiali hanno nei polmoni dei recettori sia per virus influenzali di tipo aviario che di tipo umano e quindi li possono albergare al loro interno entrambi questi patogeni che possono scambiarsi pezzi del loro genoma creando nuovi ceppi potenzialmente trasmissibili agli esseri umani.”

https://ilfattoalimentare.it/prossima-pandemia-libro.html

Patrick
Patrick
Reply to  ANTONIO PRATESI
26 Novembre 2022 17:29

Spillover…, la prima cosa che ho pensato appena ho letto il titolo dell’articolo.
Concordo in toto con quanto detto nei commenti.