In Lituania, il governo ha rinunciato al proposito di introdurre una tassa sulle bevande zuccherate, dopo aver raggiunto un accordo con undici industrie alimentari, nazionali e internazionali, per una riformulazione dei prodotti e una riduzione volontaria del contenuto di sale, zuccheri e grassi. Tra i sottoscrittori dell’accordo figurano Coca-Cola, Nestlé, Mars e Orkla.
Secondo i dati del governo, la popolazione lituana consuma il 40% in più di sale, il 39% in più di grassi, il 29% in più di grassi saturi e il 22% in più di zucchero rispetto a quanto raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità. La riduzione di questi ingredienti, mantenendo invariato il gusto dei prodotti, sarà graduale e secondo le industrie potrebbe comportare un aumento dei prezzi.
Coca-Cola ha annunciato l’impegno della compagnia a ridurre del 15% il contenuto di zuccheri nelle bevande nel paese baltico entro il 2020, ricordando di averne già ridotto la quantità del 12% fino al 2015 e di un altro 12% negli ultimi due anni. Mars si impegna a ridurre il sale del 20% nei propri prodotti entro il 2021 e a ridurre le porzioni e il contenuto di grassi saturi nel cioccolato. Nestlé annuncia una riduzione del 5% dello zucchero in tutti i suoi prodotti e del 10% per il sale e i grassi saturi.
L’annuncio dell’accordo governo-produttori in Lituania arriva mentre nei paesi occidentali, dalla Gran Bretagna al Canada, si registra il fallimento delle strategie basate sugli impegni volontari dell’industria alimentare, sia nel campo della riduzione di determinati ingredienti, sia nel settore della pubblicità mirata a bambini e adolescenti.
© Riproduzione riservata
* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2018. Clicca qui