“Latte con tossine cancerogene” così hanno titolato pochi giorni fa molti giornali, leggendo il comunicato dei Nas di Udine su un’associazione a delinquere che adulterava il prodotto e lo commercializzava in diverse regioni del nord. Nella vicenda erano coinvolti il Consorzio Cospalat e 17 allevatori. L’adulterazione era semplice. Diluire latte con elevati livelli di aflatossine ad altre partite, abbassando la concentrazione delle sostanze tossiche e rendendo il prodotto idoneo a superare i controlli. Una parte della materia prima veniva anche utilizzata per produrre il formaggio Montasio DOP. La notizia è preoccupante ma non bisogna creare allarmismi. È vero che le aflatossine sono considerate cancerogene, ma è anche vero che l’allerta scatta solo quando si superano certi livelli.
Il problema è ben conosciuto dagli addetti ai lavori che fanno controlli frequenti e molto scrupolosi. Per rendersi conto basta dire che un test sulla presenza di aflatossine nel latte, condotto su 42 marche nel 2012 e ripetuto nel 2013 dall’associazione di consumatori Altroconsumo, non ha evidenziato anomalie. Tutti i campioni rientravano nei limiti di legge.
Ecco il video del programma di Consumi&Consumi di RaiNews24, a cura di Vera Paggi in cui Roberto La Pira approfondisce la questione delle problematiche più frequenti di latte e formaggi.
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