È passato un anno ma nulla è cambiato: gli ovetti Kinder Ferrero Gran Sorpresa da 41 g , in vendita in quasi tutti i supermercati in occasione della Pasqua 2014, mantengono la pole position nella classifica dei listini prezzo con 94 €/kg. Certo per fare un regalo al bambino bastano 3,85 euro (come scritto sul cartellino), e forse per questo la sensazione dei genitori non è quella di acquistare un prodotto dal costo stratosferico. Il peso dell’ovetto di Pasqua risulta doppio rispetto a quello nella versione classica venduto tutto l’anno, ma il prezzo non è direttamente proporzionale.
Per correttezza va detto che le sorprese dell’intera gamma di uova di Pasqua Kinder Gran Sopresa sono tra le più ambite e molto apprezzate, ma è altrettanto vero che l’ovetto non è tutto di cioccolato come gli altri. La scritta sull’etichetta “Uovo dolce con sorpresa ricoperto di puro cioccolato”, indica un prodotto “ibrido”, ottenuto abbinando un guscio bianco preparato con grassi vegetali, diversi dal burro di cacao, a un secondo guscio di vero cioccolato al latte. I consumatori attenti sanno che il pregio del cioccolato è correlato alla presenza di due ingredienti (il cacao e il burro di cacao). Le materie grasse vegetali che usa Ferrero per la parte bianca dell’ovetto sono considerate di qualità inferiore. Lo stesso discorso si può fare per la Nutella che impiega olio di palma, un olio che non viene venduto nemmeno al supermercato!
Il prezzo record non è un caso isolato nella gamma Ferrero: tutte le altre uova di pasqua Kinder Gran Sorpresa hanno prezzi superiori alla media variabili da 48 a 58 €/kg. Per comprendere il divario basta dire che nei supermercati le uova di vero cioccolato firmate da Bauli, Zaini, Nestlè, Pernigotti ecchanno mediamento prezzi inferiori. Chi ha problemi economici con meno di 3 euro può compra uova di Pasqua da 200g di vero cioccolato al latte, di marche poco note che probabilmente hanno sorprese molto banali, come abbiamo visto in diversi supermercati in questi giorni.
L’ultima considerazione riguarda il prezzo elevato delle uova di Pasqua che spesso ma in modo improprio vengono paragonate alle tavolette. Gli elementi da considerare per capire coem mai il listino lievita in modo strepitoso di 3-5 volte sono diversi: l’imballo vistoso, le spese di produzione e spedizione, le dimensioni, la sorpresa e il ricarico del supermercato che deve predisporre uno spazio molto ampio, sottraendolo ad altri prodotti.
Roberto La Pira
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Beh, a Pasqua (come a Natale) aumenta pure la benzina; è il mercato. Anche la sorpresina ha il suo valore, piuttosto ho qualche perplessità sulla qualità del cioccolato, che non è cioccolato.
Mi riferivo agli ovetti Kinder, naturalmente.
Non solo gli ovetti kinder ma anche le uova pasquali non è cioccolato di qualità.L’aggiunta di grassi vegetali nel cioccolato è irragionevole per una azienda che produce principalmente prodotti destinati ai bambini.
Beh, è chiaro che chi compra l’ovetto kinder non è che cerchi il finissimo cioccolato puro… de gustibus!
Mio figlio ormai ha 23 anni … ne lui ne i miei nipoti da me hanno mai ricevuto queste uova ! la cosa triste e’ che conosco tante e troppe persone che praticamente crescono i figli con queste cose ! Purtroppo , vuoi per disinformazione vuoi per la martellante pubblicità , queste aziende si approfittano dell’ignoranza e buona fede dei genitori convinti di dare una ” cosa ” fatta con “tanto” buon latte ( ?! ) Dico ma voi adulti lo avete mai assaggiato?? E’ così dolce che la gola pizzicaaaa. E comunque riflettete giovani genitori , se l’Italia ha il primato in Europa di bambini obesi e affetti da Diabete alimentare non e’ colpa della Kinder ma di troppe abitudini sbagliate , in primis appunto quella nutrizionale !
Diciamolo una volta per tutte, gli ovetti Kinder sono funzionali alle sorpresine che, in verità, sono fatte bene e sono raccolte da collezionisti accaniti.
Io ho trovato una soluzione: compro degli oggettini a mia scelta (profumini, lucidalabbra, matite, quadernetti, ricariche telefoniche per i più grandicelli…) e delle tavolette di cioccolato al latte o fondente (o degli ovetti o delle praline…) che siano di buona e preparo io stessa, con della carta trasparente, la confezione “a uovo”. Certamente risparmio, la sorpresa non è da due soldi e inutile e il cioccolato di buona qualità. E tutti apprezzano!
Bravissima Lia! Così si fa per una ribellione giusta alla grande industria! In risposta all’articolo vorrei dire che il comportamento della Ferrero risponde ad una parola ahimè vincente nel nostro tempo: Marketing!
La penso ed agisco come te, anche in altre circostanze della vita.
Se tutti fossero come noi il mondo sarebbe, un tantino, diverso e, forse, non ci sarebbe la recessione.
Grazie intanto a Roberto per l’interessante articolo che ho condiviso sul mio account Google plus.
Il punto (triste) secondo me sta nel fatto che non tutti hanno il tempo o la voglia che ha Lia per creare un uovo “sano e creativo”.
Troppe persone sono costrette a orari folli dalle aziende per cui lavorano e si fanno poi abbindolare dai professionisti del marketing di aziende come la Ferrero (ricordo che il Sig. Ferrero non a caso e’ tra gli uomini piu’ ricchi d’Italia)!
I prodotti di alta qualita’ non trovano spazio nei supermercati perche’ le logiche della nostra societa’ consumistica non sono compatibili con le piccole realta’ che puntano alla qualita’ pensando anche al benessere dei consumatori.
A mio parere comunque la scelta finale spetta a noi e con un po’ di impegno possiamo riuscire a cambiare certe abitudini almeno alle cerchie dei nostri amici!
Buona (sana) e santa Pasqua,
Matteo
Ragazzi suvvia! Basta coi boicottaggi! I prodotti Ferrero sono buonissimi e di ottima qualità, come quelli di poche altre marche. Ne mangio da sempre e non ho mai avuto problemi. Poi se mi dite che troppo cioccolato in genere fa male mi trovate pienamente d’accordo. E’ vero anche che “Chi ha problemi economici con meno di 3 euro può compra uova di Pasqua da 200g di vero cioccolato al latte” ma la qualità del cioccolato è spesso molto scadente.
Gentile Signora Elena Le rispondo sull’ottima qualità del cioccolato ferrero,m permetto di farle notare che non si giustifica l’apporto di grassi vegetali nella lavorazione del cioccolato.Non è solo la ferrero che usa questo sistema,il cioccolato di qualità giustifica solo l’apporto del burro di cacao che è un derivato della lavorazione del cioccolato.L’apporto di grassi vegetali migliora la lavorazione dello stesso in quanto amalgama il prodotto ma peggiora la qualità.Mi permetto di farle notore che i grassi vegetali danno all’organismo un apporto di colesterolo 4 volte i burro naturale.i danni dei grassi vegetali sono a lungo termine nell’organismo in special modo nei bambini.Per giunta il costo non giustifica il prodotto.La saluto Mario Russo
Devi decidere, Elena, da che parte stare.
Non conosco i prodotti della Ferrero salvo la Nutella, ma la cioccolata(?) degli ovetti è immangiabile. L’ho già scritto e sono stato censurato.